L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] o] atona finale erano – e normalmente sono tuttora – pronunciati con [u] finale: [ˈtrenu] «treno», [ˈkilu] «chilo», ecc.; i sempre in piemontese, la sostituzione di [s] con [ʧ] in tutta una serie di parole (come [sərˈke] «cercare» → [ʧerˈke], ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] favissa «cella sotterranea», mantis(s)a «giunta», persona, qualche da Ascoli, soprattutto per l’anteriorizzazione galloromanza di /ū/ > /y, i/, integrata poi con 22-24 ottobre 1998), a cura di P. Cipriano, R. d’Avino & P. Di Giovine, Roma, ...
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Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] e un vocalismo atono saldo, che in posizione finale unifica -u e -o latine; diversamente da quasi tutto il resto dell’ e talora anche dopo r, anche in fonotassi): dente > [ˈdεnde]; e l’affricazione di s > ts dopo n, l, r (quest’ultimo arriva ...
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Le comunità serbocroate molisane (o slavomolisane), tutelate dalla legge 482/1999 come minoranza linguistica (➔ minoranze linguistiche; ➔ legislazione linguistica), risiedono in tre comuni della provincia [...] brata «del fratello» oltre che brata, s nožem «con il coltello» e mai time. Diachronic semantics from different points of view, edited by R. Eckardt, K. von Heusinger & C. Schwarze, , hrsg. von M. Okuka & U. Schweier, München, Sagner, pp. 1 ...
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La varietà algherese del catalano è parlata ad Alghero (in catalano L’Alguer o, con nome storico vezzeggiativo, Barceloneta), città nella Sardegna nord-occidentale. La popolazione di Alghero, frazioni [...] e la neutralizzazione di /o/ e /u/ atone in /u/. A differenza di quelle, presenta la di [l] seguita o preceduta da consonante in [r], e di [r] seguita da consonante in [l] ([ˈvira] «vita e [ɲ] finali o seguite da [s] ([bel] «bello», [ka’vals ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] (ad es., uscire > [uˈʃːiːre]), mentre la variante allofonica gt; [kuˈβɛrta]; nelle stesse aree /b/ preceduta da /r/ > [v]: ad es., carbone > [kar per le affricate si avrà invece /ʦ ʣ/ > [s z] e /ʧ ʤ/ > [ʃ ʒ].
Ogni variante fricativa ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] : l’accento grave si colloca su a, i e u (per esempio in parole come verità, così, virtù) nel corpo della parola l’accento non s’usava quasi mai, l’accento più frequente e di ortografia, Torino, E.I.A.R.
Castellani, Arrigo (1995), Sulla formazione ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] ) indica la presenza di /i/ e /u/ toniche – causata dall’influsso del consonantismo seguente nel suo Vocabolario Cateriniano (Gigli s.d.: passim) in merito ai Bologna, il Mulino, 1998).
Palmer, Leonard R. (1954), The Latin language, London, Faber ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] distintiva, come nel cremonese [tus] «tosse» ~ [tuːs] «tosato» (Loporcaro 2009: 91). L’allungamento in sillaba the 7th International phonology meeting, edited by W.U. Dressler, M. Prinzhorn & J.R. Rennison, Torino, Rosenberg & Sellier, ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] latino esisteva un unico segno ‹v› sia per [u] che per [w] semivocale e di conseguenza sibilante apicale sorda [s] o quando si trova ] o [v] in posizione intervocalica, seguito dal suono [r] o in posizione iniziale senza contesto di RFS, come in ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul tema; quindi: indic. pres. èsco, èsci, èsce,...