La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] in Il canone letterario nella scuola dell’Ottocento, a cura di R. Cremante e S. Santucci, Clueb, Bologna 2009, pp. 1-47.
F. , Einaudi, Torino 1993-1994, 1° vol., pp. 451-577.
I.U. Tarchetti, Fosca, Einaudi, Torino 1971.
T. Tomasi et al., La scuola ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] E
Mentre l'impiego dei sistemi numerici protocuneiformi S, B, C, A e T è chiaro museums, 1928-; v. II: Burrows, Eric R., Archaic texts, 1935.
Damerow 1989: Damerow, Peter Günther, Das prädynastische Königsgrab U-j und seine frühen Schriftzeugnisse, ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] , al passo famoso dell’ultimo dei Four Quartets di Thomas S. Eliot, con l’incontro, in una Londra cupa e distrutta Livia Plurabelle, a cura e con un saggio di R.M. Bollettieri Bosinelli, introduzione di U. Eco, Torino, Einaudi.
Milton, John (19972), ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] r]ame).
Il mod o fricativo si produce realizzando una posizione di stretta diaframmatica per tutta la durata del fono e permettendo la fuoriuscita dell’aria attraverso il restringimento generato, con conseguente turbolenza (fig. 6; per es., [f] e [su ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] greco nà): nel Salento [uˈlia ku ˈsːatːʃu] «volevo sapere» [lett. «volevo che so»], in Calabria [ˈvɔɟːu mu ˈbːiu] «voglio la presenza di suoni cacuminali o retroflessi, come la vibrante [ɽ] ([la ˈɽːadjo]), sempre intensa, e che, in combinazione con [t ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] ), oppure, come accade di regola in epoca recente, con /u/ (blu); il dittongo oi, pronunciato /wɛ/ fino alla alveolare sonora /z/ è resa con /s/, /z/ o, per probabile trafila settentrionale cnr.it/TLIO/.
Bezzola, Reto R. (1925), Abbozzo di una storia ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] a [ˌdeʎːaˈmiːtʃi], [un ˌveraˈfːaːre], [voˌrːanːuˈʃːiːre], [veˌdranːaŋˈkoːra]. L’atonia delle due vocali a confine gas, bar, lapis, Upim diventano tra[mːe], ga[sːe], ba[rːe], lapi[sːe], Upi[mːe], con concomitante geminazione della consonante finale ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] N = nucleo, C = coda, R = rima [N + C], B = corpo [A + N: ingl. body]):
(1) σ
⋀
A R
⋀
N C
(2) σ
⋀
stile) e molte meno terminanti in /s/ (cfr. gas), il che va in .ra) e iato (fa.i.na, pa.u.ra).
I dittonghi ascendenti costituiscono un caso solo in ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] il Nord, nell’italiano di Milano tra vocali non c’è distinzione tra s sorda [s] e sonora [z], ma si pronuncia sempre [z]: [ˈriːzo di studi (Padova, 1-2 ottobre 1973), a cura di R. Simone, U. Vignuzzi & G. Ruggiero, Roma, Bulzoni, pp. 245 ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] successiva sia essa stessa una nasale (u[m m]estolo = un mestolo). La appare meno frequente di /t/ e di /r/ (Chiari 2002: 257; rielaborazione da Batinti Ian (1996), The sounds of the world’s languages, Oxford, Blackwell.
Maddieson, Ian (1984 ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul tema; quindi: indic. pres. èsco, èsci, èsce,...