neurilemmoma
Neoplasia benigna (detta anche neurinoma o schwannoma) che origina dalla cellule di Schwann del neurilemma. Può interessare nervi cranici (più frequentemente) o altri nervi periferici che [...] che origina dall’angolo ponto-cerebellare ed è formato da cellule di Schwann e da fibroblasti; provoca diminuzione dell’udito, disturbi dell’equilibrio, cefalea. N. multipli si osservano in malattie a carattere familiare, come la neurofibromatosi di ...
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Chirurgia
James V. Bono e Eduardo A. Salvati
Renato Frezzotti e Aldo Caporossi
Carlo Zini
Ignacio Ginebreda Martí e José María Vilarrubias Guillamet
Nicolò Scuderi
Raphael Cherchève
Italo Serafini
Artroprotesi [...] , le condroprotesi possono essere a forma di chiodo, a T, a L: i migliori risultati funzionali, e cioè il recupero uditivo totale su tutte le frequenze, li abbiamo sempre ottenuti con le protesi a T, forma che riproduce più efficacemente il movimento ...
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Strumenti per la percezione: i sensori
Arnaldo D’Amico
Corrado Di Natale
Giulia Mantini
La possibilità di interagire con il mondo nel quale viviamo ci è fornita dagli organi di senso. Il ruolo di [...] stimoli esterni e interni in impulsi nervosi, che poi vengono trasmessi al sistema centrale. I cinque sensi, la vista, l’udito, il gusto, il tatto, l’olfatto, sono tutti coinvolti in questo tipo di interazione.
Il funzionamento degli organi di senso ...
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astinenza (astinanza)
Luigi Vanossi
Nel significato corrente di " astensione " volontaria da cibi a scopo di penitenza o di purificazione, ricorre in Cv IV XVII 4 (la Temperanza... è regola e freno... [...] le cose che conservano la nostra vita), in Fiore CIV 12, nelle parole di Amore a Falsembiante: Predicar astinenza i' t'ho udito, corrispondenti a " Tu vas preschant astenance " (Roman de la Rose 11232), e, con scambio di suffisso conforme al francese ...
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telerecettore
Esterocettore, attivato da forme di energia che hanno la loro origine a distanza dall’organismo (t. auditivi, t. olfattivi e t. visivi). Il ruolo integrato dei t. è fondamentale per acquisire [...] l’organismo e della natura della sorgente di energia che viene emessa dall’oggetto identificabile. In caso di lesione (della vista o dell’udito), l’integrazione dei dati ottenuti da t. funzionanti può supplire in parte il deficit che ne deriva. ...
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Anatomia comparata e umana
Canale a pareti proprie che dà passaggio a un liquido organico. D. cistico Canale che collega la vescicola biliare o cistifellea al dotto epatico (➔ fegato). D. (o canale) [...] interno dei Mammiferi, connesso al sacculo, rappresentante la cavità della chiocciola e la sede dell’organo proprio dell’udito (organo del Corti). D. eiaculatore Nell’apparato genitale maschile convoglia verso l’esterno del corpo il liquido seminale ...
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GIOVANNI Diacono
MicheIangelo Schipa
Cronista napoletano, vissuto nella seconda metà del sec. IX e nei primi anni del X. Fu rettore della diaconia di S. Gennaro. Un agiografo di poco posteriore narrò [...] sancte Neapolitane sedis diaconus, che, irrisore di quanti glorificavano i miracoli di S. Agnello, ne fu punito con la perdita dell'udito; pentito e implorante perdono, poté risanare; ma è dubbio se si tratti del cronista. Più probabile è che a lui ...
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POLITZER, Adam
Agostino Palmerini
Otorinolaringoiatra, nato il 1° ottobre 1855 ad Alberti (Ungheria), morto il 10 agosto 1920 a Vienna. Si laureò a Vienna nel 1859; nel 1861 conseguì la libera docenza [...] ebbe la cattedra di otoiatria a Vienna.
Per i suoi studî sull'anatomia, la fisiologia e la terapia degli organi dell'udito è fra gli autori moderni più importanti della scuola viennese. Lasciò un classico trattato e una pregevole storia della sua ...
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MORFEO (Μορϕεύς, Morpheus)
Angelo Taccone
È uno dei mille figli di Ipno (il Sonno), fratello di Fantaso e di colui che gli uomini chiamano Fobetore e gli dei Icelo. Mentre Fantaso fa apparire al dormiente [...] le forme di animali, Morfeo invece assume forme umane: egli è dotato di ali, con cui si avvicina senza essere udito. È adunque una divinità dei sogni, interpretazione questa che gli antichi diedero per aver connesso il nome suo con μορϕή "forma ...
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CORTICELLI, Ulisse
Michelangelo Pascale
Nacque a Ravenna il 30 genn. 1821 da Mariano. Le condizioni della famiglia erano disagiate, e solo per l'interessamento dello zio materno Diego Mattia, che era [...] delle lettere e successivamente quello della musica nella quale si mostrava particolarmente dotato. Si racconta che Rossini, avendolo udito suonare il pianoforte, lo avesse incoraggiato a proseguire lo studio. Lo zio lo mandò a perfezionarsi al ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...