È la parte anteriore del corpo degli animali che hanno una complessa organizzazione somatica; in quelli a stazione eretta, come l'uomo, la parte più elevata.
Già negl'Invertebrati a organizzazione complessa [...] l'encefalo, rivestito dalle meningi, e da cui partono le paia dei nervi encefalici; gli apparati della vista, dell'udito, dell'olfatto, del gusto, oltre che organi destinati all'equilibrio del corpo, alle sensazioni tattili, onde, eccezione fatta per ...
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Genere di roditori scoiattoliformi (famiglia Aplodontidae, Thomas 1897), che presentano caratteri molto primitivi e sono considerati come sopravviventi di epoche passate. Il genere Aplodonte (lat. Aplodontia [...] di dimensioni moderate; processo coronoideo alto; formola dentale
Sono scavatori, coloniali, erbivori, notturni, dotati di vista e udito deboli, ma di olfatto e tatto acutissimi; prediligono le contrade ricche d'acqua. Hanno distribuzione geografica ...
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labirinto
labirinto [Der. del lat. labyrinthus, dal gr. laby´-rinthos] [LSF] Con signif. mutuato dall'originario termine indicante la nota mitica complessa costruzione dell'isola di Creta, termine per [...] comunicanti (propr., l. osseo) che costituisce l'orecchio interno dell'Uomo e dei Vertebrati ed è la sede del senso dell'udito e del senso dell'equilibrio; contiene una serie di sacche membranose, di forma e dimensioni diverse (l. membranoso); fra il ...
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Processo infiammatorio dell’orecchio a decorso acuto o cronico, determinato da germi patogeni diversi che possono localizzarsi in corrispondenza dell’orecchio sia direttamente sia per il propagarsi di [...] di o. esterna, di o. media e di o. interna. L’o. esterna si presenta con un’infiammazione, diffusa o localizzata, del condotto uditivo, che è arrossato e dolente; è per lo più provocata dai comuni piogeni e può essere dovuta al diffondersi di una o ...
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Processo fisiologico per cui si produce un suono o un rumore per mezzo degli organi vocali.
Fisiologia e medicina
Concorrono nella f.: a) un meccanismo vibrante, rappresentato dalle corde vocali vere; [...] nervoso interviene nella f. svolgendo un’azione di coordinamento dei vari arti motori, e una di controllo per mezzo dell’udito. La corrente aerea subisce un aumento di pressione a livello della trachea, durante l’emissione della voce, per effetto del ...
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recettore
Particolare sito della membrana cellulare o delle strutture subcellulari in grado di reagire specific. e di riconoscere molecole e strutture che hanno la funzione di segnali, combinandosi con [...] ‘linguaggio’ del sistema nervoso, cioè in variazioni di potenziale di membrana dei neuroni. Oltre che per i cinque sensi (vista, udito, tatto, gusto e olfatto) esistono r. anche per altre sub-modalità sensoriali: nel tatto, per es., sono presenti r ...
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HAYAKAWA, Sesshu
Dario Tomasi
Hayakawa, Sesshū (noto in Occidente come Sessue, propr. Kintarō)
Attore, regista e produttore cinematografico e teatrale giapponese, nato a Nanaura il 10 giugno 1889 e [...]
Di famiglia aristocratica, dopo aver frequentato i corsi dell'Accademia navale di Etajima, a causa di una parziale perdita di udito abbandonò la carriera militare e si trasferì negli Stati Uniti, dove si laureò in scienze politiche all'Università di ...
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leucodistrofia
Degenerazione progressiva della sostanza bianca cerebrale, dovuta a perdita della mielina. La maggior parte delle l. è ereditaria, per alterazioni metaboliche (deficit enzimatici) che [...] e nei tessuti e causano una demielinizzazione progressiva. I sintomi sono iperattività, instabilità dell’umore, diminuzione della vista e dell’udito, convulsioni; la forma più comune (80%) esordisce tra i 4 e gli 8 anni e progredisce rapidamente fino ...
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localizzatore
localizzatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. di localizzazione] [LSF] Apparecchio o complesso di apparecchi usati per: (a) localizzare una sorgente di energia o un oggetto; (b) limitare [...] per localizzare oggetti mediante un fascio di onde radio; lo stesso che radar. ◆ [ACS] [FME] Potere l. dell'udito: la capacità dell'udito umano di localizzare la posizione di una sorgente sonora, che è mediocre per la distanza della sorgente, ma ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] Fra le lesioni acquisite come cause di un disturbo o arresto nell’evoluzione del l. sono da ricordare: a) la perdita dell’udito che, quanto più è precoce, tanto più condizionerà una perdita rapida e completa del l. locutorio; b) l’afasia propriamente ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...