Famiglia di Mammiferi Carnivori con dimensioni variabili (gli appartenenti alla famiglia dei F. si dicono felini). Hanno corpo robusto e agile, muso breve e naso nudo; lingua con superficie ruvida, provvista [...] per lato, i superiori rudimentali o mancanti. Partoriscono da 2 a 5 piccoli. Provvisti di ottimi sensi, vista e udito fini, sono predatori generalmente solitari, di abitudini spesso notturne, cacciano all’agguato o inseguendo la preda. Di preferenza ...
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VOLPE (dal lat. vulpes; lat. scient. Vulpes Frisch, 1775; fr. renard; sp. zorro; ted. Fuchs; ingl. fox)
Oscar De Beaux
Genere della famiglia dei Cani, caratterizzato da testa leggiera, fronte bassa e [...] relegate nel regno della favola. In realtà esse sono di indole generalmente guardinga, sospettosa e dotate di olfatto e di udito acutissimi, nonché di vista buona; ma sotto gli stimoli della fame o dell'amore e nello spavento per sorpresa, perdono ...
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HENSEN, Victor
Arturo Castiglioni
Fisiologo, nato a Schleswig il 10 febbraio 1835, morto a Kiel il 5 aprile 1924; studiò a Würzburg, a Berlino e a Kiel ov'ebbe la laurea nel 1859, si dedicò allo studio [...] , poi rettore dell'università, pubblicò una serie di studî sull'acqua del mare. I capitoli che trattano la fisiologia dell'udito e la fisiologia della generazione nel grande Trattato di fisiologia di L. Hermann sono a lui dovuti.
Bibl.: G. F ...
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VECCHI, Orazio Tiberio
Sauro Rodolfi
VECCHI, Orazio Tiberio. ‒ Nato a Modena da Giovanni e da Isabetta Garuti, fu battezzato il 6 dicembre 1550 nella parrocchiale di S. Giovanni Evangelista.
Allo stesso [...] di Essenga si concluse il 31 maggio 1575 – il frate tornò poi a Modena entro l’aprile del 1576 (Colombini, in Theatro dell’udito, 2010, p. 33) –, quello di Vecchi era cessato il 30 aprile 1574 (D’Accone, 1997, p. 748), forse a causa di un urgente ...
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nicchiarsi
Antonio Lanci
Verbo intransitivo pronominale; compare in rima, in If XVIII 103 Quindi sentimmo gente che si nicchia / ne l'altra bolgia. Gl'interpreti antichi e moderni (Buti, Benvenuto, [...] , da un supposto latino nidiculare, " star nel nido ", " far l'uovo ", giustifica tale interpretazione. Il Foscolo aggiunge di averlo udito a Camaldoli " per esprimere rammarichio di bambini e di donnucce ritrose ". Casini-Barbi precisano che " l'uso ...
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IENA (dal gr. ὕαινα; latino scientifico Hyaena Brisson, 1872; fr. hyène; ted. Hyäne; ingl. hyaena)
Oscar De Beaux
Genere tipico della famiglia omonima (Hyaenidae Gray, 1869). Le iene sono carnivori Viverriformi [...] desertiche o steppose, preferibilmente rocciose e cespugliose con vegetazione poco fitta. Sono assai sveglie, hanno olfatto ottimo, udito e vista buoni. Sono d'indole generalmente paurosa, ma possono divenire aggressive anche di fronte all'uomo per ...
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viso
Domenico Consoli
Il vocabolo è presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nella Commedia. Ha due valori fondamentali: " vista " e " faccia " . Di solito la bipartizione del [...] invece sussidi testuali per Pg XXVIII 148 Io mi rivolsi 'n 'dietro allora tutto / a' miei poeti, e vidi che con riso / udito avëan l'ultimo costrutto; / poi a la bella donna torna' il viso: qui davvero le due accezioni concorrono e si fondono insieme ...
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ALBERTI (Albertis), Domenico
Guido Piamonte
Compositore, clavicembalista e cantante. Nato a Venezia circa il 1710 (o, secondo alcuni, nel 1717), fu allievo di Antonio Buffi per il canto e di Antonio [...] et moderne, III, Paris 1780, pp. 161-162), nel 1736, quando vi giunse il celebre sopranista Farinelli (Carlo Broschi), che, udito il giovane veneziano, avrebbe esclamato: "Per fortuna si tratta solo di un dilettante, altrimenti avrei in lui un rivale ...
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triegua (trieva)
Andrea Battistini
Il termine compare nel significato di " sosta ", " riposo ", " temporanea interruzione ". Nel D. canonico, sempre in rima: la forma plurale in Rime C 30, If VII 88 [...] XIV 136 come da lei [la voce] l'udir nostro ebbe triegua. La chiosa del Torraca (" non era stata udita senza pena: perciò l'udito ebbe triegua ") non è forse necessaria.
Più saldamente vincolato alla sfera semantica della guerra, in If VII 88 Le sue ...
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ingegnere dei tessuti
loc. s.le m. Specialista di biotecnologie che si occupa della ricostruzione o della riparazione dei tessuti organici.
• l’uomo non riesce a rigenerarsi. Ma restano nel suo corpo [...] di lavorare come un fegato o un rene, telecamere microscopiche e ricetrasmittenti computerizzate per riacquistare la vista o l’udito. Poi le cellule staminali hanno rivoluzionato i piani della ricerca e gli ingegneri dei tessuti si sono sostituti ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...