BRUGNOLI (Brognolo, Brognoli, Brognolus), Candido
Antonio Rotondò
Nacque a Sarnico, nel Bergamasco, il 13 genn. 1607. Nel 1625 entrò nell'Ordine dei frati minori francescani e vi prese il nome di fra' [...] , desiderio, gaudio, odio, fuga, tristezza, speranza, audacia, timore, disperazione), facoltà sensitive esteriori (vista, udito, gusto, parola, odorato, tatto), facoltà vegetative (nutrizione, crescita, generazione). Primo compito dell'esorcista è di ...
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ZEBRA (da voce africana; lat. scient. Hippotigris Smith 1841 e Dolichohippo Heller 1912; fr. zèbre; sp. cebra; ted. e ingl. Zebra)
Oscar De Beaux
Sotto il nome volgare si riuniscono le specie di 2 sottogeneri [...] bene adulti; di spirito sveglio, ma piuttosto confidente, sono dotate di vista indubbiamente buona, di olfatto acutissimo e di udito fino. Sono ugualmente in moto di giorno e di notte, ma preferiscono recarsi all'abbeverata a sera inoltrata, di ...
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Nacque probabilmente nel 1303, a Finstad nell'Uppland, di cui suo padre Birger Persson era governatore; sua madre fu Ingeborg Bengtsdotter, discendente dalla stirpe reale dei Folkunghi. Ambedue i genitori [...] consapevolezza di vedere Cristo che le parlava e fu sua cura di mettere in iscritto o di dettare ciò che aveva udito. Tale redazione era originalmente in svedese; ma venne subito tradotta in latino dal priore Petrus d'Alvastra, suo confessore, e da ...
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IRRITABILITÀ
Silvestro BAGLIONI
Luigi MONTEMARTINI
. Nelle scienze mediche e biologiche indica la proprietà degli organismi viventi di reagire agli stimoli; in senso lato è sinonimo di eccitabilità [...] la stessa forma di attività, che è quella propria sua naturale (l'organo della vista con sensazioni luminose, dell'udito con quelle sonore, il muscolo con la contrazione, la ghiandola con la secrezione, ecc.). Un ulteriore progresso consistette nella ...
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TOPORAGNI (lat. scient. Soricidae Gray 1821; fr. musaraignes; sp. soricidos; ted. Spitzmausartige; ingl. shrews)
Oscar De Beaux
Famiglia d'insettivori di statura variabile tra quella di un piccolo ratto [...] animale che riescano a sopraffare coi loro attacchi furiosi e spesso temerarî. Hanno vista debole, ma olfatto, udito e tatto sensibilissimi. Vanno soggetti a morte fulminea per contraccolpo di perturbazioni esterne. Durante tutta la buona stagione ...
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PERRAULT, Claude
Pierre FRANCASTEL
Edoardo ZAVATTARI
, Architetto, fisico, naturalista, poeta, archeologo, nato il 25 settembre 1613 a Parigi, morto ivi il 9 ottobre 1688. Fu indotto a fare progetti [...] 'anatomia comparata sezionando animali e illustrando reperti anatomici di grande interesse. Importante soprattutto lo studio sull'organo dell'udito. In questi studî, come appare dal titolo dell'opera sua principale De la mécanique des animaux (t. III ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le origini della neurofisiologia
Guido Cimino
Franco A. Meschini
Le origini della neurofisiologia
La tradizione classica, medievale e rinascimentale
di [...] , la circolazione sanguigna, ecc.; una facoltà sensitiva ‒ o 'anima sensitiva' ‒ che regola le funzioni sensoriali, quali la vista, l'udito, il gusto, l'odorato e il tatto; e una facoltà intellettiva ‒ o 'anima intellettiva o razionale' ‒ che rende ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] arcano in quella specie di vuoto silenzio che lo ha preceduto. E qui il passaggio dal verbo narrativo della prima persona («ho udito», «ho sentito») alla terza («spesso è battuta un'ora») isola quel suono con uno spontaneo rilievo e gli dà lo spicco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Esperienze sonore nella preistoria: nuove prospettive dell'archeologia musicale
Graeme Lawson
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo studio [...] , dalle pianure boscose del Nord Europa, dalle coste dell’oceano Atlantico e dalle steppe asiatiche? Se mai essi avranno udito tali musiche, devono aver percepito l’eco di qualcosa di completamente diverso: senz’altro qualcosa di primitivo e non ...
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GHETTI, Andrea (Andrea da Volterra)
Guido Dall'Olio
Nacque a Montecatini Val di Cecina, presso Volterra, intorno al 1510. Del padre si conosce soltanto il nome, Jacopo. Nel 1524 o 1525 entrò nel convento [...] Ercole Gonzaga informazioni sul G., che era stato chiamato a predicare nella capitale estense per l'anno successivo. Lo scrivente aveva udito voci inquietanti sul conto del G.: "Pare che si sia levato romore fra alcuni di questa città, che il detto ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...