Nome di un genere della famiglia dei Macropodidi (lat. scient. Macropodidae Waterhouse 1841; fr. kangourous; sp. canguros; ted. Springbeutler, Känguruhs; ingl. kangaroos). I Macropodidi sono Marsupiali [...] un certo accanimento. Sono di abitudini piuttosto diurne nelle grosse specie, piuttosto crepuscolari e notturne nelle piccole. Hanno udito fine, ma intelligenza scarsa. La reazione motoria alle impressioni esterne è rapida e violenta. Sono quasi muti ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] e la verbalizzazione). Se lo stimolo esterno fosse emesso in un'altra modalità, per esempio mediante il tatto o l'udito, è prevedibile che il tasso di errore e lo scaglionamento temporale dei vari tipi di risposta risulterebbero diversi da quelli ...
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Neuroscienze. Coscienza
Giulio Tononi
La coscienza si può definire in modo intuitivo come ciò che scompare quando dormiamo un sonno senza sogni, oppure quando siamo sottoposti a un'anestesia generale [...] sia dotato (il secondo problema della coscienza). La nostra coscienza, è costituita da diverse modalità (per es., vista e udito), ciascuna suddivisa in sottomodalità (per es., forma e colore), a loro volta suddivise in numerose dimensioni. Che cosa è ...
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senso
Alfonso Maierù
Il termine in D. designa innanzi tutto la facoltà sensitiva, mediante la quale l'uomo coglie il mondo esterno; di conseguenza designa i singoli s.; indica anche, più generalmente, [...] . anche GIUDIZIO).
Con riferimento ai singoli s., il termine è usato in Pg X 59, dove i due mie' sensi sono l'udito e la vista, in contrasto tra loro di fronte alla rappresentazione in rilievo sul marmo (nella prima cornice) del corteo che accompagna ...
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bello
Lucia Onder
Nell'opera dantesca il termine b., pur con alcune alternanze che sono prova di un uso ancor vario e incerto, non presenta variazioni morfologiche notevoli rispetto all'uso moderno: [...] " di s. Agostino (Civ. XXII 19). L'aggettivo definisce ciò che desta nell'animo un'impressione esteticamente gradevole attraverso il senso dell'udito (Cv I V 13 dicemo bello lo canto, quando le voci di quello, secondo debito de l'arte, sono intra sé ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire da alcune allusioni bibliche e soprattutto dalle apocalissi apocrife, tra cui spicca per importanza [...] fare esperienza dell’aldilà: san Paolo racconta nella Seconda epistola ai Corinzi di essere stato rapito in paradiso e di avere udito “parole misteriose che l’uomo non può dire”.
La Bibbia offre dunque alcune allusioni sull’aldilà, ma non trattazioni ...
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DE ROSSI, Emilio
Domenico Celestino
Nacque il 10febbr. 1844 a Mentone (Francia, dipart. Alpi Maritt.) da Giovanni Battista, medico del principe di Monaco, e da Rosa Piana. Amante dello studio, specie [...] rivelano la predilezione del D. per la chirurgia funzionale dell'orecchio. La sua elevata considerazione per il senso dell'udito è dimostrata non solo dal suo entusiasmo nell'ideare e realizzare numerosi interventi a scopo acustico, ma anche dal suo ...
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RENIER, Federico
Giuseppe Gullino
RENIER, Federico. – Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Pantalon, il 30 dicembre 1543 da Bernardo di Federico e da Lucia Erizzo di Giacomo.
Il 4 dicembre 1466 [...] gl’assalì un’acerbissima febre con sangue sparso, di modo che […] è restato tutto perso et immobile havendo perso il senso dell’udito et in presente quello dil vedere. Di modo che in questi così fatti termini si attrova impotente et inhabile a far ...
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CHIAPPELLI, Francesco
Renato G. Mazzolini
Scarse sono le notizie biografiche pervenuteci: nacque a Pistoia nel 1816, da Luigi, e tra il 1835 e il 1839 studiò medicina all'università di Pisa, ove si [...] quale descrive le modificazioni dall'età infantile alla pubertà e alla vecchiaia, cogliendone alcuni rapporti con l'organo dell'udito; in questa pubblicazione è anche riportata una nuova classificazione delle simpatie. In una lettera del 24 ott. 1844 ...
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risonatore
risonatóre (o risuonatóre) [agg. e s. (f. -trice) Der. di risonare (→ risonante)] [LSF] Denomin., specificata da opportuna qualificazione, di dispositivi in cui avvengono o si fanno avvenire, [...] alla frequenza propria fondamentale, si determina un fenomeno di risonanza e l'ascoltatore nota un notevole rinforzo del suono udito; disponendo di una serie di r. di Helmholtz tarati per diverse frequenze si può effettuare una sia pur rudimentale ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...