In anatomia umana: rocca p., per la sua particolare durezza, la porzione più complessa dell’osso temporale, quella che è in rapporto con l’organo dell’udito; nervi p., rami collaterali del nervo facciale, [...] che decorrono all’interno della rocca petrosa. Petrosite Infiammazione della regione labirintica e dell’apice dell’osso temporale, che insorge come complicazione di una otite o di una mastoidite; petrosite ...
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temporale
Che ha sede o rapporti con le tempie.
Osso temporale
Osso pari e simmetrico che concorre alla formazione del cranio; è l’impalcatura ossea dell’organo dell’udito e dell’apparato vestibolare [...] dell’arteria meningea media, previa craniotomia. Sindrome t.: complesso di manifestazioni morbose che si osservano in soggetti colpiti da lesioni del lobo temporale del cervello, comprendenti fra l’altro diminuzione dell’udito e disturbi vestibolari. ...
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In acustica, fenomeno fisiologico (anche detto di mascheramento) per cui un suono, pur d’intensità notevolmente superiore a quella corrispondente alla soglia di udibilità, cessa di essere udito perché [...] coperto da un altro d’intensità superiore: di fatto, ogni suono puro, cioè di una ben definita frequenza, maschera un insieme di suoni puri, tutti e soli quelli che sono di intensità inferiore a un valore ...
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cornetto
cornétto [Dim. di corno] [FME] [ACS] C. acustico: apparecchio che raccoglie, rinforza e dirige verso la membrana timpanica le onde sonore, usato nel passato per deboli d'udito, consistente di [...] un semplice corno di bue, poi di un corno di metallo foggiato a tromba acustica ...
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Saba
Angelo Penna
Nell'esordio della lettera a Cangrande della Scala, D., per descrivere il motivo della sua andata a Verona (contemplare con i propri occhi quanto aveva udito decantare da tanti), ricorre [...] all'esempio della regina del Mezzogiorno (Austri regina) che si reca a Gerusalemme per ammirare la gloria e la potenza di Salomone (Ep XIII 3).
Si allude all'episodio descritto in III Reg. 10, 1-10; l'espressione, ...
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somatoestesia
Sensibilità corporea o sensibilità generale. Il termine indica le sensazioni prodotte dalla stimolazione di tutti i tessuti del corpo, a eccezione di quelle specifiche della vista, dell’udito, [...] dell’olfatto e del gusto.
Caratteri della somatoestesia
È possibile identificare molte qualità primarie della s.: la meccanorecezione (tatto-pressione), la sensazione di caldo, di freddo, di dolore, della ...
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MEANO, Cesare
Scrittore, nato a Torino il 22 dicembre 1899, morto a Palermo il 24 novembre 1957; collaborò, dal 1929, al Corriere della Sera.
Pubblicò volumi di prose (Ho udito solo io, Torino 1930, [...] ecc.), romanzi (Questa povera Arianna, ivi 1932; L'avventura è finita, ivi 1935; Fra poco sarà notte, Roma 1936, ecc.), e raccolte di liriche (Esplorazione dell'anima, nel vol. Liriche d'oggi, di varî, ...
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menzogna
Vincenzo Valente
La parola ricorre in una limitata serie di esempi, con usi ben distinti e perspicui. In Cv I IV 4 quasi menzogna reputano ciò che prima udito hanno, m., usato predicativamente, [...] vale " falso ", " non vero ". Verità rivelata e assoluta è quella di cui è depositaria la Chiesa, la quale perciò non può dire menzogna (II III 10). In II I 3 il senso allegorico è definito una veritade ...
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inebriare
Mario Musti
Ricorre sempre in senso metaforico, a indicare " l'estraniarsi dei sensi " dalla realtà quotidiana, causato per lo più da una sensazione piacevole.
Con riferimento al senso dell'udito, [...] in Pd XXVII 3 m'inebrïava il dolce canto; a quello dell'odorato, in XXX 67 inebrïate da li odori; al senso della vista (ma qui la sensazione è di stordimento doloroso), in If XXIX 2 la molta gente e le ...
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agnosia
Carlo Caltagirone
Disturbo del riconoscimento percettivo degli oggetti, limitato a una sola modalità sensoriale (visiva, uditiva, tattile ecc.), non imputabile a un deficit del corrispondente [...] organo di senso (vista, udito, sensibilità ecc). Il soggetto affetto da agnosia visiva (ma analoghe considerazioni possono farsi per i deficit legati alle altre modalità) può non essere in grado di riconoscere il disegno di un oggetto comune o un ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...