STIGLIOLA (Stelliola), Nicola Antonio
Saverio Ricci
STIGLIOLA (Stelliola), Nicola Antonio (Colantonio). – Nacque a Nola nel Regno di Napoli, nel 1546, da Federico e da Giustina, primogenito di sei figli.
Laureato [...] le repetitiones dei testi (Amabile, 1892, II, pp. 57 s.). Il principe di Conca negò allora di aver udito Stigliola pronunciarsi «chiaramente» contro le dottrine della Chiesa, né che si fosse dichiarato «fermamente» intorno a quelle degli eretici ...
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tosto (avverbio)
Ugo Vignuzzi
È presente in tutto il D. canonico e nel Fiore, con una frequenza abbastanza elevata: una decina di occorrenze nella Vita Nuova e nelle Rime, una ventina nel Convivio, quasi [...] ; la Cordati Martinelli glossa appropriatamente " alla prima occhiata "); se poi avviene che alcuna oppinione fanno ne l'altrui fama per udita, quando ne sono in presenza il loro imperfetto giudicio li porta a reputare quasi menzogna... ciò che prima ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Duecento, per impulso determinante degli ordini mendicanti, si diffonde un [...] nel Duecento, dal canto liturgico in latino alle preghiere nelle varie lingue volgari.
Lo stesso Salimbene attesta di avere udito a Parma, durante il grande moto devozionale che gli ordini mendicanti promossero nell’“anno dell’Alleluia” (1233), la ...
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MASINI, Angelo
Leonella Grasso Caprioli
– Nacque il 27 nov. 1844 a Forlì da Stefano e da Maria Zoli, all’epoca non ancora coniugati.
Il neonato, secondo la legge vigente nel territorio dello Stato pontificio, [...] ’anno seguente nel teatro della capitale portoghese, si cimentò per la prima volta ne I puritani di Bellini.
G. Ricordi, avendo udito nel 1874 il M. in un’audizione alla Scala, ne sostenne fortemente la candidatura presso Verdi in vista della tournée ...
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Ventriloquia
Vincenzo Mastrangeli
La ventriloquia (da ventriloquo, derivato, per la mediazione del francese ventriloque, del latino tardo ventriloquus, composto di venter, "ventre", e del tema di loqui, [...] : ottica perché l'ascoltatore non vede i regolari movimenti dell'apparato fonatorio terminale; uditiva perché l'udito percepisce la voce come qualcosa di misterioso, o di divino. Già nel 7° secolo a.C. era molto attivo l'oracolo di Delfi, cui si ...
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FATTORINI, Gabriele
Luca Della Libera
Nato a Faenza (Ravenna) nella seconda metà del XVI secolo, appartenne ad una famiglia che tra il XVI e il XVII secolo ricoprì importanti cariche civiche.
Tra il [...] trattato, criticò il F. per non aver numerato il basso dell'organo; in questo modo si richiedeva agli organisti un udito perfetto per evitare le dissonanze. Sempre il Banchieri loda il madrigale del F. Oquanto sei simile ingrata rondinella (della ...
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RICCIARDI, Francesco
Giampaolo Francesconi
RICCIARDI, Francesco. – Nacque a Pistoia nel 1474, quasi certamente in agosto (dal libro dei Battezzati della Cattedrale consta che fu battezzato il giorno [...] modesta sul piano quantitativo e per respiro storiografico, tutta condotta sul filtro autobiografico del ricordo vissuto o udito in prima persona, si inserisce in un filone ampio e di grande fortuna, dopo la stagione umanistica, caratterizzato ...
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FRANCESCO di Puglia
Lucia Megli Fratini
Scarsissime le notizie sulla vita di questo francescano vissuto nella seconda metà del sec. XV: l'unica indicazione sulla sua origine è quella contenuta nel nome [...] da più parti e in più occasioni messa in discussione: S. Filipepi nella sua Cronaca testimonia di aver personalmente udito le affermazioni di Doffo Spini, principale uomo dei Compagnacci, riguardo alle assicurazioni date al francescano sul fatto che ...
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TORTI, Francesco
Matteo Al Kalak
– Nacque a Modena il 30 novembre 1658 da Francesco, ufficiale dell’esercito estense, e da Colomba Marchesi.
Fu battezzato, con lo stesso nome del padre, presso la parrocchia [...] rinunciare alla pratica quando insorsero tremori alle mani, che gli impedivano di misurare correttamente il polso, e problemi di udito, a causa dei quali non riusciva a intendere le voci dei pazienti né ad auscultarli correttamente.
Si ritirò allora ...
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antico
Lucia Onder
1. L'aggettivo compare frequentemente in D. con il valore di determinazione temporale e il significato di " appartenente a un'età passata, remota ": Rime CVI 9 decreto antico; Cv [...] . Lo stesso valore ha in Pd XXXI 105, dove antica fame è detta la brama insoddisfatta del pellegrino " ché lungo tempo hae udito dire di questo sudario, e hae avuto desiderio di vederlo " (Buti). Tale lezione, ora accolta dal Petrocchi, fu difesa dal ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...