poscia
Riccardo Ambrosini
1. L'avverbio temporale p., di schietta tradizione toscana e dal significato di " dopo ", " in seguito ", ricorre 12 volte nella Vita Nuova, per lo più a inizio di frase o [...] su quella causale, cfr. If II 115, III 58 Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto; V 70 Poscia ch'io ebbi 'l mio dottore udito; XVI 109 Poscia ch'io l'ebbi tutta da me sciolta; XXXIII 67 Poscia che fummo al quarto dì venuti; per l'uso di p. col ...
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Giovanni Paolo II
– Karol Wojtyła (Wadowice 1920 - Roma 2005), eletto al papato il 16 ottobre 1978. La celebrazione del giubileo del 2000 (v.) rappresenta una data spartiacque nel pontificato di Giovanni [...] cause dei santi ha sancito con decreto la validità dell’inchiesta il 4 maggio 2007 e il 19 dicembre 2009, udito il parere positivo espresso dalla congregazione, Benedetto XVI ha autorizzato la promulgazione del decreto sulle virtù eroiche di Giovanni ...
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coronare
Amedeo Quondam
" Cingere il capo di corona ", e precisamente di corona d'alloro (simbolo dell'incoronazione poetica che D. si attendeva come giusto premio per la sua opera, soprattutto per [...] ] 256). Ma già il Boccaccio propendeva polemicamente a non interpretare troppo alla lettera il passo: " Non mi ricorda d'avere né udito né letto che segno di vittoria Cristo si portasse al Limbo altro che lo splendore della sua divinità; il quale fu ...
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letizia
Andrea Mariani
La parola letitia è fra quelle raccomandate in VE II VII 5,, certamente per la sua essenza latineggiante.
Per il significato e l'uso di l., che ha un numero notevole di occorrenze, [...] (Pg XXVIII 16). Una sola volta il sostantivo è usato al plurale (Pg XXIX 33), a indicare le " gioie " della vista e dell'udito, simili a quelle di cui D. ha già goduto nel Paradiso terrestre. In Pg XVI 72 letizia è contrapposta a lutto; l'una è il ...
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trigemino
Maria Grazia Di Pasquale
La terapia della nevralgia del trigemino
La gravità dei sintomi della nevralgia trigeminale e il carattere altamente invalidante di tale patologia hanno impegnato [...] della sensibilità facciale nella sede dove prima compariva il dolore. Dopo l’intervento può residuare una riduzione dell’udito. Il controllo della nevralgia del trigemino può essere definitivo o durare qualche anno: statisticamente, è prevedibile che ...
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tomba
Marisa Cimino
Ha in D. valore generico di " sepoltura ", ma può assumere significati più definiti a seconda del contesto in cui si trova. È in senso generico " luogo di sepoltura " in If VI 97, [...] essa caverna o tomba si estende, c'è un luogo, un punto... al quale Dante e Virgilio arrivano guidati non dalla vista ma dall'udito, cioè dal suono d'un ruscelletto che quivi, a quel punto, / discende per la buca d'un sasso ch'egli ha roso; e quella ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] una peculiare immagine mentale di ciò che viene ricordato, ma una capacità di fedele riproduzione di ciò che si è visto, udito ecc.; nella concezione di Wittgenstein le nozioni di m. e di ricordo non rinviano a un insieme di rappresentazioni mentali ...
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Tessuto organico proprio dei Metazoi destinato alla ricezione degli stimoli e alla trasmissione degli eccitamenti ad altri tessuti i quali reagiscono in vario modo: con il movimento o con la secrezione. [...] epiteliali in esili rami destinati a trasmettere le sensazioni di dolore. Invece negli apparati di senso specifico (dell’udito, dell’equilibrio, del gusto) le fibre nervose hanno connessioni più intime con cellule epiteliali differenziate in special ...
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OSSEO, SISTEMA.
Primo DORELLO
Tullio GAYDA
Piero PALAGI
Giovanni CAGNETO
Raffaele MINERVINI
Eugenio MILANI
Sommario: Anatomia p. 695; Fisiologia p. 703; Fisiopatologia p. 705; Anatomia patologica [...] dei malari. Il terzo gruppo comprende le ossa d'origine viscerale, cioè la mandibola, l'osso ioide e gli ossicini dell'udito.
Il metodo della separazione della vòlta dalla base consiste nel fare nel cranio, per mezzo della sega o dello scalpello, un ...
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RAPINA - Storia del diritto
Giovanni NOVELLI
Emilio ALBERTARIO
Nell'antico diritto romano la rapina (vi bona rapta), prima che un delitto a sé, è una specie di furto: da questa circostanza deriva la [...] a un tale reato: concetto, che era stato accolto invece da legislazioni anteriori a carico di coloro i quali, avendo udito le grida dell'aggredito, non fossero accorsi in suo aiuto. Alcuni statuti, infatti, li condannavano a risarcire il danno che ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...