GAI, Antonio
Maria Elena Massimi
Nacque a Venezia il 3 maggio 1686 da Francesco di Giacomo e da Fiorina, nella parrocchia di S. Michele Arcangelo. L'attività del padre, scultore in legno, si esaurì [...] Le Court (Brunetti, 1951, p. 160).
Intorno al 1738 il Semenzato (1966, p. 58) pone l'esecuzione della Vista e dell'Udito destinati allo scalone di villa Giovanelli a Noventa Padovana, per cui lavorarono anche A. Tarsia (Gusto e Odorato) e i fratelli ...
Leggi Tutto
informazione
Nicola Nosengo
Una 'materia prima' della società contemporanea
L'informazione è una delle più importanti risorse della nostra epoca. Si dice spesso, infatti, che viviamo nella società dell'informazione, [...] concetti. Ma esistono anche linguaggi non verbali, come per esempio quello dei segni usato dalle persone con difficoltà di udito.
Mezzi per trasmettere notizie
Che succede nel mondo? Con il termine informazione si indica però anche la produzione di ...
Leggi Tutto
STEFANARDO da Vimercate
Marino Zabbia
STEFANARDO da Vimercate. – Nacque a Milano attorno al 1230. Non è noto il nome della madre; il padre Resonando faceva parte della milizia cittadina (la sua provenienza [...] alle domande di un Discipulus, analizza la conoscenza nelle sue varie forme, da quella fornita dai sensi esterni (vista, udito, tatto, olfatto, gusto), a quella derivata dal senso comune e dall’immaginazione, a quella ottenuta con l’intelletto, alla ...
Leggi Tutto
Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] vocale finale -i ma in molti casi terminano anche in -o come: agro- «relativo all’agricoltura», audio- «udito, suono», cerebro- «cervello», frigo- «freddo», latero- «laterale». Sono di uso prevalentemente settoriale prefissoidi di origine greca quali ...
Leggi Tutto
PORDENON, Marc'Antonio
Franco Colussi
PORDENON, Marc’Antonio (Marcusantonius Furlanus, Marc’Antonio dal Violin o dalla Viola). – Nacque presumibilmente a Pordenone, alla metà degli anni Trenta del Cinquecento, [...] figliolo de domino Marc’Antonio Pordenon già maestro di capella in questa Terra, seben virtuoso, ma per infermità dell’udito fatto infermo» (Pordenone, Biblioteca civica, Libro dei Consigli, VI, c. 190v): l’assenza del quondam pare un indizio troppo ...
Leggi Tutto
GASTALDI, Ermenegildo (Gildo)
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Casalpusterlengo, a sud-est di Lodi, il 25 dic. 1907 da Dante e da Ida Vida. Studiò medicina e chirurgia nell'Università di Pavia ove, nel [...] delle vie acustiche secondarienel tratto bulbo-mesencefalico del nevrasse e loro rapporti coi disturbi della funzionalità uditiva. Rivista sintetico-critica, in Rivista sperimentale di freniatria e medicina legale delle alienazioni mentali, LVIII ...
Leggi Tutto
GRAZZI, Vittorio
Domenico Celestino
Nacque a Sinalunga, presso Siena, il 3 ag. 1849 da Pietro e Luisa Salvadori. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'Università di Siena il 22 luglio 1872, nel [...] patologia auricolare nelle prime età (Le malattie dell'orecchio nel feto e nella prima infanzia e loro gravi conseguenze sull'udito esulla loquela, in Bollettino delle malattie dell'orecchio, della gola e del naso, VIII [1890], pp. 75-81, 134-139 ...
Leggi Tutto
POTONE
Federico Marazzi
– Decimo abate di San Vincenzo al Volturno, Potone guidò la comunità monastica molisana nella prima metà degli anni Ottanta dell’VIII secolo, probabilmente fra l’inizio di novembre [...] bocca ed erano perciò del tutto false. Nel controinterrogatorio, Rodicauso non fu in grado di addurre altri testimoni che avessero udito le parole di Potone, e inoltre venne a sua volta accusato di aver agito per risentimento contro il proprio abate ...
Leggi Tutto
handicap
Vera Marzi
Impedimento, disagio fisico o mentale
Nato nel mondo del gioco e dello sport, il termine handicap si riferisce alla condizione di svantaggio o di inferiorità nei confronti dei propri [...] . Per comunicare con un amico che si trova in un'altra città, un ragazzo normodotato può telefonare mentre un ragazzo con problemi uditivi può scrivere una lettera. Se l'uno non ha un telefono e l'altro non ha una penna, entrambi sono 'disabili' nel ...
Leggi Tutto
PONTANI, Gaspare
Anna Modigliani
PONTANI, Gaspare. – Nacque con ogni probabilità alla fine degli anni Quaranta del XV secolo. Visse a Roma nel rione Ponte, tra Tor di Nona e la chiesa di S. Salvatore [...] è da collegare anche alla professione di notaio svolta da Gaspare, che lo portava a scrivere solo quello che aveva personalmente visto e udito («Alli 16 [luglio 1482] venne la nova come la Città di Castello era in tutto perduta...», p. 11).
Dal 1493 ...
Leggi Tutto
udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...