FABRICI d'Acquapendente, Girolamo (detto l'Acquapendente o Fabrizio d'Acquapendente)
Maria Muccillo
Nacque da Fabricio intorno al 1533 ad Acquapendente, che all'epoca faceva parte della diocesi di Orvieto [...] , pure edito a Padova nello stesso anno.
Nei suoi primi lavori anatomici, dedicati allo studio della vista, della voce e dell'udito, il F., nell'esporre le sue critiche agli autori antichi, in particolare ad Aristotele e Galeno, e, fra i moderni, ad ...
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COLOMBINI, Caterina, beata
Ambrogio Maria Piazzoni
Nacque a Siena intorno al quarto decennio del sec. XIV da Tomaso, ricco commerciante di panni di lana in Siena e in Perugia.
La famiglia della C. apparteneva [...] per la città; chi rientrava in monastero dopo la "limosina" non riferiva tuttavia nulla di ciò che aveva visto o udito per non turbare la vita contemplativa delle compagne. Accenni generici a "opere di carità" contenuti in tutte le fonti, non ...
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Beethoven, Ludwig van
Raffaele Pozzi
L'immagine del genio musicale tra Classicismo e Romanticismo
Contemporaneo e lettore di Immanuel Kant, Wolfgang Goethe e Friedrich Schiller, Beethoven incarna la [...] per tutta la vita. Il compositore avvertì infatti intorno al 1795 i segnali di una menomazione dell'udito, particolarmente crudele per un musicista, che andarono progressivamente aumentando fino alla completa sordità raggiunta intorno al 1819 ...
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BRANZOLI, Giuseppe
Clara Gabanizza
Nacque a Cento il 5 apr. 1835 (secondo lo Schmidl, a Imola nel 1845). Stabilitosi a Roma in giovane età, studiò mandolino, chitarra, viola e composizione; s'interessò, [...] musicale. Raccolta di articoli pubblicati in alcuni periodici musicali coll'aggiunta d'importanti note, Camerino 1882; Dell'udito. Schediasmi musicali, Bologna-Roma 1894(conferenza tenuta in Bologna, Sala dei Fiorentini, 5ma 1891), e Giuseppe Verdi ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] un rigore di moralista, che, indossati i paludamenti dell'erudito, appare inevitabilmente un censore pedante: "Ho bene io udito dire a frati, reputati santissimi e valentissimi, che gli uomini dabbene deono conversare con le belle donne, acciocché il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Savonarola
Gian Carlo Garfagnini
Girolamo Savonarola appartiene a quella schiera di predicatori e riformatori religiosi che segnarono il passaggio della cultura spirituale e politica italiana [...] in S. Lorenzo; e, perché né in gesti né in pronunzia satisfece quasi a nessuno, in modo che mi ricordo, avendo udito tutta la quaresima, all’ultimo restammo fra uomini, donne e fanciulli manco di XXV; onde vedendo questo, e anco essendoli detto da ...
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GRIMANI, Antonio
Roberto Zago
Nacque a Venezia probabilmente il 17 genn. 1434 (come risulta dal fatto che fu "provato" all'avogaria di Comun il 16 dic. 1453, dimostrando di avere diciotto anni) da Marino, [...] stato avere per vicino un debole nemico, come Ludovico il Moro, che un potentissimo alleato, come il re Luigi XII. "Fu udito con grande attenzione e con gli orecchi molto favorevoli", racconta Guicciardini nella Storia d'Italia, ma l'alleanza si fece ...
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GONZALES, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano, il 10 marzo 1882, da Eugenio e da Caterina Rava in una famiglia benestante. Laureato in giurisprudenza all'Università di Pavia, nel 1906 s'iscrisse [...] e Treves" - riferì la Kuliscioff a Turati - "trova che fu uno dei discorsi più belli, sentito ed elevato che abbia udito" (Carteggio, VI, p. 686).
Conclusa l'esperienza dell'Aventino, nel corso del 1926 il G. fu partecipe del tentativo di ...
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CIGNA SANTI, Vittorio Amedeo
Gianni Marocco
Poeta ed erudito torinese del quale si hanno scarse notizie biografiche.
Anche le date di nascita e morte sono incerte. Secondo alcune fonti, egli nacque [...] e con la varietà delle macchine, introducendo anche dei cori, che abbelliscono la festa e moltiplicano i diletti dell'udito", pur senza scostarsi dalla ragione poetica per servire solo al meraviglioso. La premessa del C. difende tale "spezie di ...
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FATTORINI, Gabriele
Luca Della Libera
Nato a Faenza (Ravenna) nella seconda metà del XVI secolo, appartenne ad una famiglia che tra il XVI e il XVII secolo ricoprì importanti cariche civiche.
Tra il [...] trattato, criticò il F. per non aver numerato il basso dell'organo; in questo modo si richiedeva agli organisti un udito perfetto per evitare le dissonanze. Sempre il Banchieri loda il madrigale del F. Oquanto sei simile ingrata rondinella (della ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...