Ramo specializzato della chirurgia, che ha per oggetto le patologie del sistema nervoso. Più delle altre branche chirurgiche, essa deve rispettare le strutture coinvolte nel tentativo terapeutico; ciò [...] più rari e tra questi va tenuto in particolare considerazione il neurinoma dell’acustico, tumore benigno che si rivela tipicamente con calo dell’udito. Nonostante la prognosi sia buona, frequentemente si associa al rischio chirurgico di perdita dell ...
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L'Ottocento: biologia. Neurofisiologia e neuroistologia
Guido Cimino
Neurofisiologia e neuroistologia
Gli studi sul sistema nervoso attuati nel corso dell'Ottocento conseguono grandi risultati, tanto [...] , un ramo cocleare e un ramo vestibolare del nervo; si comprende che il primo è preposto alla trasmissione degli stimoli uditivi e prende origine dall'organo del Corti; il secondo presiede invece agli stimoli connessi con l'equilibrio e proviene dall ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] e la verbalizzazione). Se lo stimolo esterno fosse emesso in un'altra modalità, per esempio mediante il tatto o l'udito, è prevedibile che il tasso di errore e lo scaglionamento temporale dei vari tipi di risposta risulterebbero diversi da quelli ...
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Neuroscienze. Coscienza
Giulio Tononi
La coscienza si può definire in modo intuitivo come ciò che scompare quando dormiamo un sonno senza sogni, oppure quando siamo sottoposti a un'anestesia generale [...] sia dotato (il secondo problema della coscienza). La nostra coscienza, è costituita da diverse modalità (per es., vista e udito), ciascuna suddivisa in sottomodalità (per es., forma e colore), a loro volta suddivise in numerose dimensioni. Che cosa è ...
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DE ROSSI, Emilio
Domenico Celestino
Nacque il 10febbr. 1844 a Mentone (Francia, dipart. Alpi Maritt.) da Giovanni Battista, medico del principe di Monaco, e da Rosa Piana. Amante dello studio, specie [...] rivelano la predilezione del D. per la chirurgia funzionale dell'orecchio. La sua elevata considerazione per il senso dell'udito è dimostrata non solo dal suo entusiasmo nell'ideare e realizzare numerosi interventi a scopo acustico, ma anche dal suo ...
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CHIAPPELLI, Francesco
Renato G. Mazzolini
Scarse sono le notizie biografiche pervenuteci: nacque a Pistoia nel 1816, da Luigi, e tra il 1835 e il 1839 studiò medicina all'università di Pisa, ove si [...] quale descrive le modificazioni dall'età infantile alla pubertà e alla vecchiaia, cogliendone alcuni rapporti con l'organo dell'udito; in questa pubblicazione è anche riportata una nuova classificazione delle simpatie. In una lettera del 24 ott. 1844 ...
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cervello e sistema nervoso
Margherita Fronte
Una macchina prodigiosa
Se riusciamo a pensare, muoverci, ricordare o provare un sentimento, lo dobbiamo all'attività del cervello e del sistema nervoso. [...] e dai muscoli della testa e li inviano ai centri più avanzati, che li elaborano. Arrivano qui anche i segnali relativi all'udito, al senso dell'equilibrio e al gusto. In questa regione si trova poi la sostanza reticolare, un'area che regola i ritmi ...
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ZOSTER HERPES
Vittorio Challiol
HERPES Malattia infettiva causata da un virus specifico, neurotropo, con localizzazione prevalente nei ganglî spinali o nei ganglî omologhi annessi ai nervi cranici. [...] è localizzata all'orecchio esterno ed è accompagnata quasi sempre da paralisi facciale e da disturbi dell'udito.
Cura. - Autoemoterapia, iniezione sottocutanea di sangue di convalescente, iniezioni intravenose di salicilato di sodio, marconiterapia ...
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NEUROSCIENZE
Antonio R. Damasio
Francesco Clementi
Vincenzo Bonavita e Simone Sampaolo
Autocoscienza di Antonio R. Damasio
Sommario: 1. Introduzione. 2. La creazione delle immagini nella mente. a) [...] reticolare); d) motilità oculare (nuclei del III, IV e VI paio di nervi cranici e collicoli superiori); e) reazioni motorie a segnali uditivi (collicoli inferiori); f) sensibilità e movimenti della faccia (nuclei del V e VII paio di nervi cranici); g ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] viene accomunato all'olfatto. Nell'uomo queste forme di sensibilità sono molto meno importanti della vista o dell'udito, al contrario di quanto avviene per la maggior parte degli animali. Le molteplici sensazioni gustative possono essere ricondotte ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...