COMA, Annibale
Oscar Mischiati
Nacque a Mantova intorno al 1543. La notizia che il C. fosse originario di Carpi, riferita da alcuni repertori, è erronea e fu già confutata dallo Spinelli. Nel frontespizio [...] 'organo e altro maggiore, e lo conosceano per persona di haver datto in stampa sue opere, quando l'haveano udito a sonare non l'haveano mai udito for di tono" (delibera capitolare dell'11 genn. 1572, cfr. Tagmann, p. 83).
Le mansioni di organista di ...
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DE LUCIA, Fernando
Maurizio Tiberi
Nacque a Napoli l'11 ott. 1860 da una famiglia di musicisti (il padre suonava il clarinetto e il fratello il violino): entrò nel conservatorio di musica di S. Pietro [...] a Palermo ed eseguì Mefistofele di A. Boito in una versione da concerto a Napoli in casa del maestro Lombardi; qui fu udito da C. Scalise, impresario del S. Carlo, alla ricerca di un tenore per la stagione 1885, che lo scritturò per cantare Faust ...
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Scienza greco-romana. Armonica
Andrew Barker
Armonica
La scienza armonica nel IV secolo
Dallo studio delle fonti greche si evince che i fenomeni musicali iniziarono a essere considerati secondo un [...] combinazione ordinata, determinare ciò che è musicale e ciò che non lo è. La melodia musicale è un fenomeno puramente uditivo, che può essere colto esclusivamente mediante l'ascolto e il carattere musicale degli intervalli non è percepito in guisa di ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria della musica
Thomas Christensen
La teoria della musica
Nel XVIII sec. la musica non ebbe particolare spicco come oggetto d'indagine scientifica. In effetti la [...] Sauveur (1653-1716) fu il primo a studiare l'acustica musicale in maniera sistematica. Sebbene avesse un evidente difetto di udito, Sauveur si specializzò nello studio del suono e coniò il nome di acoustique per questo nuovo settore di studio. In ...
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ARGIROPULO, Isacco
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Nacque a Costantinopoli probabilmente dopo il 1448, figlio di Giovanni.
Apprese i primi insegnamenti dell'arte di organaro da Antonio del Bessa a Firenze, dove il padre, ritornato [...] singolare homo che in questo mestiere habia l'Italia" e come organista, avendolo udito suonare egli, stesso nel convento carmelitano di S. Martino, tale che "chi lo aveva udito sembrava impazzito" (Motta).
L'A. rimase circa due anni in servizio alla ...
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ZARLINO, Gioseffo
Alfredo Bonaccorsi
Teorico della musica e compositore, nato a Chioggia nel 1517, morto il 4 febbraio 1590 a Venezia. Votato alla vita ecclesiastica, ebbe la prima tonsura il 4 aprile [...] perfetta si ritrouino sempre in atto la Quinta et la Terza ouer le sue Replicate, essendo che oltra queste due consonanze l'Udito non può desiderar suono, che caschi nel mezo, ouer fuori de i loro estremi, che sia in tutto differente et uariato da ...
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BORDOGNI, Giulio Marco
Angela Mattera
Nacque a Gazzaniga (Bergamo) il 23 genn. 1789. Formatosi alla scuola di G. S. Mayr, sembra che il suo debutto come tenore avvenisse al Teatro Nuovo di Novara nel [...] e di S. Pavesi. Chiamato a Napoli nella primavera 1818 per cantare al San Carlo il Tancredi (suo cavallo di battaglia), fu udito da un incaricato del Teatro Italiano di Parigi, il violinista J. J. Grasset, che lo ingaggiò subito come primo tenore per ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] e lo sbocco atonale sono una conseguenza del fatto che noi arriviamo a scoprire sempre nuove leggi della natura in rapporto al senso dell'udito, e che esse sono le leggi della musica perché ‟la musica è la natura con le sue leggi in rapporto al senso ...
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. Organismo architettonico destinato alla esecuzione e all'audizione di musica, o ambiente per la radioproduzione di musica o di prosa. In America col termine auditorium s'indica un particolare e caratteristico [...] , come nei teatri, secondo curve visuali, poiché, pur essendo interessato all'audizione musicale il solo organo dell'udito, una buona visibilità è una necessità insopprimibile dell'ascoltatore e aiuta molto l'audizione.
Per i problemi acustici ...
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MANZUOLI (Mazzuoli, Manzoli, Manzolini), Giovanni
Mario Armellini
Il M. nacque a Firenze, nella parrocchia di S. Lucia sul Prato, il 22 giugno 1712, figlio "di Gio. Lorenzo di Giuliano Mazzuoli e di [...] per il carnevale 1764: tale fu la soddisfazione del pubblico da farlo definire "forse il miglior soprano che si ha ancora udito sul teatro: si potrebbe paragonar nella voce a ciò che era Somis nel violino" (Butler, 2001, p. 188).
Dopo la consueta ...
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udito
s. m. [dal lat. auditus -us, der. di audire, rifatto secondo udire]. – Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli stimoli uditivi, cioè dei suoni: l’u. è uno dei cinque sensi; la facoltà dell’u.; perdere, riacquistare...
udita
s. f. [der. di udire2], non com. – Il fatto di udire, di percepire distintamente i suoni. Oggi è ancora usato sporadicamente nelle locuz. seguenti: 1. Testimone d’udita, che attesta d’avere sentito raccontare il fatto senza essere stato...