-LOGIA
-logìa è un ➔suffissoide che deriva dal greco logos ‘discorso’. Si trova in molte parole composte derivate dal greco o formate modernamente in cui significa ‘discorso, espressione’ o ‘studio, [...] (‘discorso che ripete la stessa cosa’)
psicologia (‘studio della psiche’)
zoologia (‘studio degli animali’)
ufologia (‘studio degli ufo’)
In alcune parole, però, il suffissoide -logìa assume un significato diverso, quello di ‘raccolta, scelta’, che ...
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GRATIS O A GRATIS?
La forma corretta è quella senza a, che deriva da una parola latina (forma contratta di gratiis ‘per i favori’, ‘grazie alle benevolenze’)
Computer da 100 dollari, telefonate a prezzi [...] , è sbagliata. Nella diffusione dell’errore avrà contato il parallelismo con l’espressione opposta a pagamento, ma anche la somiglianza con espressioni simili che contengono la preposizione a (a sbafo, a scrocco, a ufo).
VEDI ANCHE a (preposizione) ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] bene che ripasso», per «ragazza nel fiore dell’adolescenza che fisicamente promette bene», CAU «credeghe ai ufo» («credici agli ufo», in dialetto veneto), OPS «o per (favore) scopami».
Infine, meccanismi di formazione delle parole frequenti nell ...
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DETERMINATIVI, ARTICOLI
Gli articoli determinativi si usano in riferimento a una categoria generale di persone, animali, oggetti, concetti
L’uomo comparve sulla Terra migliaia di anni fa
La matematica [...] genere e dal numero della sigla, sia che venga pronunciata come una parola, sia che venga pronunciata lettera per lettera
gli UFO, l’ASL, l’ATP
– quando la prima lettera è una consonante, se la sigla viene pronunciata come una parola, si usano ...
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Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] Ci sono anche sigle che sono diventate, nel tempo, lessemi a tutti gli effetti: per es., laser, radar, ufo si sottraggono, ormai, anche all’uso della maiuscola iniziale. Alcune sigle, infine, comportano lettere maiuscole intercalate a minuscole (per ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] , ecc.), ai nomi propri diventati nomi comuni (barolo, pachino), ai ➔ latinismi (distinguo, placebo, lavabo), alle ➔ sigle (Iso, Ufo), ad altri nomi che, nell’uso comune, si presentano oggi come invariabili (stereo, video, spesso anche sabato, ecc ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] l’antifona, tirare le cuoia, vuotare il sacco, prendere un granchio, ecc.
(32) gridare ai quattro venti, mangiare a ufo, ridere a crepapelle, ecc.
Nella classe nominale, le espressioni idiomatiche possono essere formate da nome + aggettivo o da nome ...
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ufo1
ufo1 (ant. ufa) [etimo ignoto: quelli proposti sono tutti più o meno fantasiosi e mal sostenibili]. – Nella locuz. avv. a ufo, senza pagare, a spese altrui: mangiare, vivere a ufo, sulle spalle degli altri; per non mangiare il pane a...
ufo2
ufo2 (o UFO) s. m. [sigla della locuz. ingl. unidentified flying object «oggetto volante non identificato»], invar. – Oggetto volante di notevoli dimensioni e di natura non accertabile, chiamato anche disco volante, di cui si dà spesso...