ZUCCALA, Giovanni (Giovanni Battista Zuccala Locatelli)
Brian Zuccala
Primogenito di quattordici figli, nacque il 19 dicembre del 1788 dal possidente Carlo Ambrogio (della storica famiglia lombardo-veneta [...] imperiale 16 maggio 1819) a ricoprire l'ambita cattedra di Estetica (un tempo di Monti e brevemente di UgoFoscolo, nel 1808), vetrina di cui si servì l'amministrazione napoleonica per mostrare l’eccellenza anche umanistica raggiunta dal nuovo ...
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Le frasi eccettuative sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che introducono una restrizione sulla validità del contenuto espresso nella reggente. Si veda il seguente esempio:
(1) Un cartello all’entrata [...] di vizii e di virtù, di commercio protetto e di usura ricuperata (Carlo Gemelli, Della vita e delle opere di UgoFoscolo: libri tre, Firenze, Tipografia italiana, 1849, p. 182)
Non di rado, tuttavia, elementi abbandonati dall’uso contemporaneo sono ...
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upupe, martin pescatori e buceri
Giuseppe M. Carpaneto
Colori dei tropici
Le upupe, i martin pescatori, i gruccioni e i buceri appartengono all’ordine dei Coraciformi, Uccelli diffusi per lo più nelle [...] reputazione di questo uccello già al tempo degli antichi Giudei.
Nella Bibbia è annoverata, infatti, fra gli animali impuri e UgoFoscolo, nei Sepolcri (1806), scriverà: «e uscir del teschio, ove fuggia la luna, / l’upupa, e svolazzar su per le ...
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Gli avverbi temporali sono ➔ avverbi e locuzioni avverbiali (➔ avverbiali, locuzioni) che indicano il momento in cui si svolge un’azione indicata dal predicato, o quello in cui è dato registrare una certa [...] , Il podere)
(b) solitamente / di solito sono sinonimi di spesso:
(22) Io non amo di essere dipinto come solitamente io vo (UgoFoscolo, Epistolario)
(c) un poco / un po’ stanno per «un po’ di tempo»:
(23) aspetta un poco / un po’
(d) molto / tanto ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] connotazione rimasta nel tempo.
Nell’Ottocento è ormai schiacciante l’accezione lessicale, inserita nel dibattito pre-unitario (UgoFoscolo, Dell’origine e dell’ufficio della letteratura; Vincenzo Gioberti, Del primato morale e civile degli italiani ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] nuovo modo di intendere la poesia, probabilmente sotto la spinta della musica romantica e della sua poetica. Così ➔ UgoFoscolo si serve della sinestesia in toni classicheggianti e di riferimento petrarchesco: «mentr’io sentia dai crin d’oro commosse ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] negazione: si può dare litote anche senza negazione.
Essa entra così saldamente nelle tecniche compositive poetiche del secolo, come in ➔ UgoFoscolo («Tu non altro che il canto avrai del figlio / o materna mia terra», “A Zacinto”, vv. 12-13). Ma è ...
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CUNICH, Raimondo
Magda Vigilante
Nato a Ragusa in Dalmazia il 17 genn. 1719, dopo aver compiuto con profitto i primi studi nella sua città, entrò nella Compagnia di Gesù a Roma, il 20 nov. 1734. Studiò [...] ; più tardi il Monti la consulterà per la sua traduzione dell'Iliade, comeattesta la lettera inviata dal poeta a UgoFoscolo (Milano, 15 apr. 1807, III, p. 147).
Tuttavia il C. non trascurò i suoi prediletti autori alessandrini, pubblicando l ...
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Il plurale maiestatis (espressione lat.: «plurale di maestà») indica l’uso della prima persona del plurale (anziché del singolare) del verbo e dei corrispondenti aggettivi e pronomi personali e possessivi, [...] :
(3) Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura
(UgoFoscolo, “A Zacinto”, vv. 12-14)
Nella prosa narrativa l’uso del plurale in luogo del singolare è invece più spesso da ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] l’ossimoro e l’antitesi rispondono bene alle esigenze di armonizzare le contrapposte passioni e le scelte esistenziali. Così ➔ UgoFoscolo ne presenta inedite varianti, isolandolo nella posizione forte in fine di verso, come in “Alla sera”: «e mentre ...
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foscoliano
agg. – Appartenente o relativo al poeta Ugo Foscolo (1778-1827) e alla sua opera: il verso, lo stile, il pessimismo f.; la critica f., che ha per oggetto l’opera del Foscolo.
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...