La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] nuovo modo di intendere la poesia, probabilmente sotto la spinta della musica romantica e della sua poetica. Così ➔ UgoFoscolo si serve della sinestesia in toni classicheggianti e di riferimento petrarchesco: «mentr’io sentia dai crin d’oro commosse ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] negazione: si può dare litote anche senza negazione.
Essa entra così saldamente nelle tecniche compositive poetiche del secolo, come in ➔ UgoFoscolo («Tu non altro che il canto avrai del figlio / o materna mia terra», “A Zacinto”, vv. 12-13). Ma è ...
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Il plurale maiestatis (espressione lat.: «plurale di maestà») indica l’uso della prima persona del plurale (anziché del singolare) del verbo e dei corrispondenti aggettivi e pronomi personali e possessivi, [...] :
(3) Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura
(UgoFoscolo, “A Zacinto”, vv. 12-14)
Nella prosa narrativa l’uso del plurale in luogo del singolare è invece più spesso da ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] l’ossimoro e l’antitesi rispondono bene alle esigenze di armonizzare le contrapposte passioni e le scelte esistenziali. Così ➔ UgoFoscolo ne presenta inedite varianti, isolandolo nella posizione forte in fine di verso, come in “Alla sera”: «e mentre ...
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L’epifonema (dal gr. epíphō´nēma «voce aggiunta», composto da epí «su, sopra» e phōnē´ «voce») è una figura retorica che consiste in un’espressione sentenziosa, di tenore universale, posta di solito a [...] riflessione breve e di tenore universale.
Nella tradizione poetica italiana l’epifonema è ingrediente privilegiato in autori come ➔ UgoFoscolo e ➔ Giacomo Leopardi («è funesto a chi nasce il dì natale», “Canto notturno di un pastore errante per ...
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I ➔ titoli di opere (letterarie, ma anche musicali e artistiche in genere) richiedono sempre l’iniziale maiuscola del primo elemento, anche se si tratta di un articolo: Il barone rampante (di Italo Calvino), [...] nominale declinato in caso ablativo (anche con iniziale maiuscola estesa agli elementi successivi al primo): Dei Delitti e delle Pene (Cesare Beccaria), Dei Sepolcri (UgoFoscolo), Dello stato presente dei costumi degl’Italiani (Giacomo Leopardi). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] neoclassica Sehnsucht di un’antichità in cui il sapere letterario e il sapere scientifico erano pienamente integrati. Come si duole UgoFoscolo nelle Grazie, «era più lieta / Urania un dì quando le Grazie a lei / il gran peplo fregiavano» (Le Grazie ...
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GALLICCIOLLI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Venezia il 17 maggio 1733 da Paolo e da Adriana Grismondi, ricevette un'istruzione privata da Jacopo Scattaia, mediocre precettore; nel 1749 abbracciò lo [...] , così come il successivo governo austriaco e quello napoleonico. Tra i suoi allievi negli ultimi anni di vita della Repubblica fu UgoFoscolo, che lo ricordò come "ottimo" maestro.
Morì a Venezia il 12 maggio 1806 e fu sepolto nella chiesa di S ...
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PETRETTINI, Giovanni
Giorgio Piras
PETRETTINI, Giovanni. – Nacque a Corfù, il 12 settembre 1793, da Giorgio e Angelica Canaliotti. La famiglia paterna era nobile, distinta da quella, sempre corcirese, [...] , nel 1834 ricoprì tale ruolo anche a Padova). Sappiamo, tra gli altri, di interventi censori sulle tragedie di UgoFoscolo (Berti, 1989, p. 191) e sul Werther goethiano (ibid., p. 213), accompagnati però dal riconoscimento del valore letterario ...
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FIGLIO / FILIALE
Negli aggettivi derivati (➔derivate, parole) da figlio, si parte dalla base etimologica, il latino filium con il derivato originario filialis
sentimento filiale, amore filiale, rapporto [...] Nell’italiano dei secoli scorsi si registra una certa oscillazione. Figliale era usato ampiamente fino all’Ottocento (UgoFoscolo, Vincenzo Gioberti, Ippolito Nievo) ed era presente anche nella tradizione letteraria del Novecento: già dal titolo – ad ...
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foscoliano
agg. – Appartenente o relativo al poeta Ugo Foscolo (1778-1827) e alla sua opera: il verso, lo stile, il pessimismo f.; la critica f., che ha per oggetto l’opera del Foscolo.
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...