D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] personaggio dantesco; Ugolino, a proposito del quale esamina la questione, di ordine storico segni più grandiosi, o i più delicati, d'un'arte così potente e squisita; contemplar da vicino il fulgore d'un intelletto così eccelso; risentire entro di ...
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Machiavelli, Niccolò
Antonio Enzo Quaglio
Nella Firenze laurenziana nella quale si svolse la sua educazione letteraria, probabilmente il M. lesse, giovinetto, la Commedia nell'edizione commentata dal [...] compare tra i libri del padre Bernardo. Difatti i segni dell'incontro culturale con D., destinato a lievitare nel dolente ritratto (vv. 1-21) del conte Ugolino, ma si perde poi nei bassi orizzonti di una rassegna moralistica che chiede a Plutarco e ...
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La Commedia dantesca non è soltanto il primo dei testi capitali della letteratura italiana («assunta quasi a libro santo della nazione» fin dal Trecento; Migliorini 1994: 180), ma anche uno dei documenti [...] (Inf. VI), conte Ugolino della Gherardesca (Inf. la volgare schiera (Inf. II, 103-105)
conosco i segni de l’antica fiamma (Purg. XXX, 48)
disiato riso franco (Inf. XXVII, 54)
Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui, e come è duro calle / ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] pensata come un'eco del Settecento italiano. Si può rilevare che il tempo segnato 3/2 equivalente a 12/8 sia allargato fino a 15/8 nella seconda anni in due saggi: le Lamentazioni di Geremia e il canto dantesco diUgolino, il movimento verso lo stile ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] datato che si conosca di Leonardo: il celebre paesaggio degli Uffizi (8 P recto), segnato «dìdi S(an)ta Maria di Leonardo a Firenze, che già a primissimo Cinquecento, nelle annotazioni di Agostino Vespucci o nei versi diUgolino Verino si increspa di ...
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Virgilio Marone, Publio
Domenico Consoli
Alessandro Ronconi
Il poeta latino è il massimo auctor della cultura e della formazione letteraria di D., e uno dei maggiori protagonisti della Commedia, figura [...] 404; cfr. Pg XXVI 34). Così è mera traduzione conosco i segni de l'antica fiamma di Pg XXX 48, che è da Aen. IV 23 " agnosco del v. 233 di Virgilio). Il racconto del conte Ugolino si apre, com'è noto, rievocando l'esordio del racconto di Enea a Didone ...
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che (cong. e pron.)
Aldo Duro
La presenza in D. di questa voce grammaticale supera le 12.000 occorrenze, se nel calcolo si includono il Fiore e il Detto. La sua stessa altissima frequenza toglie ogni [...] di periodo o di frase: Lo latino conosce lo volgare in genere, ma non distinto: che se esso lo conoscesse distinto, tutti li volgari conoscerebbe (Cv I VI 7); Che se 'l conte Ugolino ch'i' odo?); che son li segni bui / di questo corpo... ? (Pd 11 49). ...
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COSIMO I de' Medici, duca di Firenze, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, il 12 giugno 1519, da Giovanni, detto delle Bande Nere, discendente da un ramo cadetto della famiglia [...] di Alessandro, se non addirittura di Lorenzo duca di Urbino e di Clemente VII., come Francesco Campana da Colle, Ugolino la guerra lasciò sull'economia cittadina e sul territorio di Siena segni non facilmente cancellabili, al ducato essa richiese uno ...
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Francesca da Rimini
Antonio Enzo Quaglio
Matilde Luberti
Figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna, F. (o Franceschina) andò sposa, intorno al 1275-1282, a Gianni Ciotto (" zoppo, sciancato [...] approdava al saggio di F. De Sanctis, condizionandolo nelle premesse (si pensi all'accostamento con Ugolino) e sovente anche lui, distinguere tra l'amore di Paolo (espresso dallo stilnovistico v. 100) e quello di F. (segnato dal passionale v. 103). ...
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numero
Antonietta Bufano
Gian Roberto Sarolli
All'accezione più comune, secondo la quale il termine designa una cifra, vanno ricondotte 'quasi tutte le occorrenze della Vita Nuova, con riferimento [...] Convivio, ma all'acribia dell'interprete e al reticolato dei ‛ segni ' inchiusi in uno o in più versi.
Nel Convivio sono il n. del poeta e lo ha scelto per il canto diUgolino, il grido di dolore del conte e la maledizione biblica su Pisa per aver ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...