I sinonimi (dal gr. synonymía «uguaglianza di nome») sono le parole (tecnicamente, i lessemi; ➔ lemma, tipi di) che hanno ugual significato fondamentale (Marello 1995), come casa e abitazione, morto e [...] deceduto, scappare e fuggire. Tuttavia, per essere considerati propriamente sinonimi, questi lessemi dovrebbero essere perfettamente equivalenti per significato e sostituibili tra loro in qualunque contesto ...
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Linguistica
Accordo delle sillabe finali, che forma la rima; talora s’intende per c. l’uguaglianza delle sole consonanti nella terminazione di due parole (per es., mare e dolore; padre e leggiadro), contrapposta [...] all’assonanza in cui sono identiche solo le vocali.
Musica
Nel sistema tonale intervalli e accordi capaci di produrre un effetto d’affermazione e di riposo. Tali, per es., fin dalle antiche civiltà classiche, ...
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La comparazione esprime una relazione di confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità oppure tra due qualità in riferimento allo stesso termine. In campo linguistico, la comparazione (dal lat. [...]
(6) Mario è più timido che sciocco
(7) Mario l’ha detto più per provocarla che per ferirla
Il comparativo di uguaglianza si forma senza ➔ alterazione dell’aggettivo, anteponendo al secondo termine quanto o come. Il primo termine può anche essere ...
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COMPARATIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni comparative sono proposizioni ➔ subordinate che introducono una comparazione con la proposizione reggente (➔principali, proposizioni).
Le [...] che, piuttosto di
Più che cantare, parlava
Farei qualunque cosa piuttosto che dir di no
• Le comparative di uguaglianza possono essere solo esplicite e sono introdotte da come, quanto, quale, anche in correlazione con vari elementi della ...
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Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] 13) ho letto tanti libri quanti ne hai letti tu
L’introduttore quanto concorda con l’antecedente anche nelle comparative di uguaglianza con ellissi del verbo:
(14) il professore ha fatto tante domande a Mario quante (ne ha fatte) a Luigi
Hanno quanto ...
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In grammatica, la capacità di confronto che possiede l’aggettivo (e l’avverbio) e che trova espressione in mezzi morfologici e sintattici. Questo confronto parte da una forma normale, detta positiva, alla [...] quale si oppone quella comparativa prima e superlativa poi. Il comparativo (o grado comparativo) può essere di uguaglianza, di maggioranza, di minoranza, ed è espresso di regola in italiano con una costruzione sintattica. Il superlativo si ...
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COMPARATIVE, CONGIUNZIONI
L’unica congiunzione comparativa propriamente detta è che, usata per introdurre il secondo termine di paragone o una proposizione comparativa
Adesso è meglio una tisana che [...] di un comparativo di maggioranza o di minoranza può essere introdotto anche dalla preposizione di; nel caso di un comparativo di uguaglianza, si usano gli avverbi quanto e come
Luca è più veloce di Marco
Sei meno attento di me
È buono quanto ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] cui è comparata la presenza di uomini e donne.
Inoltre è possibile applicare la costruzione con il comparativo di uguaglianza a una costruzione contenente un comparativo di maggioranza (o di minoranza): Andrea è tanto più intelligente di Luigi quanto ...
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transitivo linguistica In grammatica, si dice di verbi che sono in grado di accordarsi con l’oggetto diretto e che perciò esprimono un’azione che ‘transita’, cioè si estende dal soggetto all’oggetto. Poiché [...] , se l’oggetto logico appare formalmente come soggetto, il verbo assume la diatesi passiva. matematica Proprietà t. Proprietà della relazione di uguaglianza per la quale dall’ipotesi a=b, b=c si deduce, come conseguenza, a=c. Più in generale, si dirà ...
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Linguistica
Nella grammatica generativa, operazione svolta in base alle regole trasformazionali, consistente nella soppressione di uno o più elementi della frase. Un tipo di c. è quello che elimina il [...] nel quale sia definita un’operazione (astratta) di prodotto, di dedurre dall’uguaglianza: a∙c=b∙c (essendo c diverso dallo zero) l’uguaglianza a=b. Nelle ordinarie uguaglianze tra numeri, la regola di c. è sempre valida: ma già nelle congruenze ...
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uguaglianza
(o eguaglianza) s. f. [der. di uguagliare, eguagliare]. – 1. a. Condizione di cose o persone che siano tra loro uguali, cioè abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi (in generale, o in un certo ambito): u. tra due oggetti;...
uguagliamento
uguagliaménto (o eguagliaménto) s. m. [der. di uguagliare, eguagliare], non com. – Il fatto di rendere o diventare uguale o uguali: u. dei diritti o nei diritti.