Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] del 1402 il signore di Padova Francesco Novello da Carrara raccomandava a Uguccione dei Contrari, ministro di Niccolò III d’ sono quelle del domenicano Giordano daPisa (circa 1260-1311) e quelle del francescano Bernardino da Siena (1380-1444), che ...
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Nobile pisano (m. 1320). Ebbe parte nella cacciata daPisa di Uguccione della Faggiuola. Fu il primo della sua famiglia che, vincendo la pregiudiziale contraria all'origine nobiliare e appoggiandosi al [...] "popolo" dei ricchi mercanti, riuscì ad avere la carica di Capitano della masnada, poi (1317) quella di Capitano del popolo e infine di Gonfaloniere di giustizia. Si sospettò che fosse stato avvelenato ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] 1976, p. 564). Intorno al 1270 Rustichello daPisa mette insieme la sua vasta compilazione di materiale arturiano Filologia Italiana", 13, 1955, pp. 5-78; R. Broggini, L'opera di Uguccioneda Lodi, "Studi Romanzi", 32, 1956, pp. 5-125; G. Vidossi, L ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La posizione linguistica del veneziano medievale rispetto ai volgari dell'entroterra ha un nesso preciso con le vicende storiche che portarono all'insediamento lagunare, [...] anche dell'opera di autori lombardi come Uguccioneda Lodi e Girardo Patecchio. Basti dunque accennare visto che abeto è correttamente documentato al v. 156 (37):
Così enganà a Pisa la muier ser Martino:
en testa li fe' ponere en la çambra un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costruzione della monarchia papale
Agostino Paravicini Bagliani
Tra il pontificato di Leone IX (1049-1054) e quello di Bonifacio VIII (1294-1303), l’istituzione del papato si trasforma profondamente [...] hanno contribuito anche canonisti del livello di Uguccio daPisa. Secondo un’antichissima tradizione, i vescovi dovevano recarsi 1892, p. 160). Ma il passo decisivo viene compiuto daUguccione nel suo commento al Decreto (1188-1191). Egli intende per ...
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veltro
Antonietta Bufano
Charles T. Davis
Cane da caccia, di cui è peculiare la velocità (ogni bontade propria in alcuna cosa, è amabile in quella: sì come... nel bracco bene odorare, e sì come nel [...] o, ancora, un uomo di grande prudenza e virtù. Guido daPisa, invece, assimilando il v. a Scipione e paragonando la sua cui il v. sarebbe un altro sostenitore dell'Impero, Uguccione della Faggiuola. Altri ancora hanno sostenuto l'identificazione del v ...
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memoria
Il termine designa la capacità di conservare e riproporre le immagini delle esperienze passate, siano esse sensibili o intellettuali; ma designa anche le stesse immagini o ricordi di quelle esperienze. [...] Unde et ipse homo secundum mentem imago Dei dicitur "; Uguccione Derivationes (sub v. memini): " est memoria firma del De Fide orthodoxa di Giovanni Damasceno nella traduzione di Burgundio daPisa (cfr. l'ediz. E.M. Buytaert, St. Bonaventure N ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisada Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] guelfi conti Aldobrandeschi di Santa Fiora e fu posto al bando daPisa il 29 luglio 1274, mentre il D. - della cui Gaddo, che era stato capitano del Popolo nel 1285, e Uguccione, morirono col padre nella torre della Fame, gli altri tre ...
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CURLO, Giacomo (Iacopo)
Giovanna Petti Balbi
Nacque probabilmente a Genova, da Antonio, all'inizio del sec. XV.
Il C. si defini sempre genovese: pare quindi superflua la disputa che ha a lungo diviso [...] C. ricorda i precedenti illustri di Papias, di Uguccione di Pisa, di Giovanni Balbi. È questa, insieme con la , I (1958), pp. 250 s.; G. Resta, A. Cassarino e le sue traduzioni da Plutarco e Platone, ibid., II (1959), pp. 217, 219-223, 246 s., 278, ...
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pusillanimi (o vili, o ignavi)
Fiorenzo Forti
Gli antichi commentatori definiscono generalmente p. o vili l'anime triste di coloro / che visser sanza 'nfamia e sanza lodo, il primo gruppo di spiriti [...] derivare d'accordo con Isidoro da " non vilis " (Etym. X 184), contro l'etimologia proposta daUguccioneda nosco per sincope dell'aggettivo non teologice loquitur in hac parte ", notava Guido daPisa proprio a proposito di questo canto. Il poeta ...
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