(gr. Ναυσικάα, lat. Nausicăa) Figlia di Alcinoo, re dei Feaci, e di Arete; protagonista di uno degli episodi più celebri dell'Odissea (libro VI): conforta e aiuta Ulisse naufrago, accompagnandolo dal [...] padre; nutre verso l'eroe un senso di ammirazione che, al momento della partenza di Ulisse da Scheria, si rivela timido e ingenuo amore.
Polignoto l'aveva dipinta in un quadro nella Pinacoteca dei Propilei, ad Atene; compare su molti vasi dipinti ...
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(gr. Αὐτόλυκος) Mitico figlio di Ermete; ebbe dal padre il dono dell’abilità nei furti. Sposò Anfitea ed ebbe per figlia Anticlea, la madre di Ulisse; insegnò a Eracle l’arte della lotta. ...
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(gr. Νεοπτόλεμος) Eroe greco (detto anche Pirro), nato in Sciro da Achille e Deidamia, figlia di Licomede; dopo la morte del padre, fu persuaso da Ulisse a recarsi nel campo greco e partecipò alla distruzione [...] di Troia; uccise Priamo e prese come prigioniera e concubina Andromaca. Sul suo ritorno si hanno leggende diverse, tra cui quella che lo vide, in Epiro, diventare re dei Molossi. Ebbe in moglie Ermione, ...
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(gr. ῎Ιϕιτος) Mitico figlio di Eurito re di Ecalia. Arciere famoso come il padre, ne ereditò l’arco divino donato da Apollo e lo offrì ad Ulisse come pegno di amicizia, mentre si trovava in Messenia. [...] Una versione del mito vuole che I. sia stato ucciso insieme con il padre e i fratelli da Eracle che aveva assalito Ecalia; secondo un’altra fu ucciso da Eracle al quale aveva chiesto la restituzione dei ...
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(gr. Τειρεσίας) Mitico indovino cieco, appartenente alla stirpe degli Sparti (i nati dalla terra, che si ritenevano i fondatori di Tebe). Compare già nell’Odissea, quando Ulisse, sceso nell’Ade, lo interroga [...] e ne riceve profezie; ha inoltre ampia parte nella leggenda tebana. Secondo una tradizione, fu privato della vista da Era, perché, interrogato dalla dea, affermò che nel rapporto sessuale la donna gode ...
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(gr. ᾿Αλκίνοος) Mitico re dei Feaci di Scheria; figlio di Nausitoo, sposo di Arete, da cui ebbe Nausicaa e cinque figli maschi. Nell’Odissea, sovrano saggio e ricco, ospita Ulisse nel suo palazzo e lo [...] fa poi riaccompagnare in patria. Apollonio Rodio narra come A. accogliesse Giasone e Medea inseguiti dai Colchi ...
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(gr. Δηίϕοβος) Mitico figlio di Priamo e di Ecuba. Successe a Ettore come comandante dei Troiani. Morto Paride, sposò Elena e nella distruzione di Troia morì per mano di Menelao e Ulisse. ...
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(gr. Παλαμήδης) Personaggio della mitologia greca, figlio di Nauplio e di Climene, fratello di Eace e di Nausimedonte. All’inizio della guerra troiana partecipò alle ambascerie per chiedere la restituzione [...] , di cui P. aveva smascherato la pazzia simulata per non andare alla guerra, fu causa della sua fine. Infatti Ulisse fece nascondere nella sua tenda una finta lettera di Priamo e del denaro; si gridò al tradimento e P. fu abbandonato all’ira dell ...
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Uomo politico e letterato (Venezia 1602 - ivi 1654). Membro del Maggior Consiglio e senatore, è noto però soprattutto come autore di alcuni libretti d'opera, due dei quali (Il ritorno di Ulisse in patria [...] e Le nozze di Enea con Lavinia, ambedue inediti) furono musicati dal Monteverdi (la partitura per il secondo è andata perduta) e rappresentati nel 1640: mediocri dal punto di vista poetico, sono invece ...
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(gr. Λαμπετίη) Mitica figlia di Elio e della ninfa Neera, sorella di Faetusa, con la quale custodiva le mandrie del padre nell’isola di Trinacria; con Faetusa rivelò a Elio che i compagni di Ulisse avevano [...] ucciso i buoi ...
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ulisside
ulìsside (o ulissìde) s. m. e f. [der. del nome di Ulisse]. – Discendente di Ulisse. In usi fig., letter. o elevati, chi, come Ulisse, è spinto da un ardore incontenibile a nuove conoscenze ed esperienze; in questo ultimo sign. il...
odissea
odissèa s. f. [gr. ᾿Οδύσσεια, der. di ᾿Οδυσσεύς, nome greco di Ulisse; lat. Odyssēa]. – 1. Propr., titolo (Odissea) di uno dei due grandi poemi greci (l’altro è l’Iliade) attribuiti dalla tradizione a Omero, in cui si narrano le vicende...