PIACENTINO
Emanuele Conte
– Si presume sia nato a Piacenza verso il 1130. L’adozione del toponimico in luogo del nome ha impedito di identificare documenti di archivio che ne attestino l’attività negoziale [...] che gradivano le citazioni sofisticate, come quella dell’Ethica nova di Aristotele (Kantorowicz) o quella che definisce la giustizia seguendo non Ulpiano (D.1.10 pr. = Inst. 1.1 pr.) ma il Timeo di Platone tradotto da Calcidio (Stephan Kuttner). Una ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] elementi di uno stesso ordinamento giuridico, si trova già nei giureconsulti romani, fra le cui definizioni è rimasta celebre quella di Ulpiano, riferita nel Digesto (I,1, de iust. et iure,1,2)- "ius publicum est quod ad statum rei romanae spectat ...
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FERRINI, Contardo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, il 4 apr. 1859, da Rinaldo e da Luigia Buccellati.
La famiglia era di origine svizzera: il nonno Gaspare Antonio (1797-1867) fu farmacista [...] erano state adoperate dai compilatori: innanzitutto le Istituzioni e le Res cottidianae di Gaio, poi le Istituzioni di Marciano, Fiorentino, Ulpiano e, per finire, di Paolo.
Accanto a quest'opera scientifica di per sé già vasta vi fu il campo, quasi ...
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Fabio Toriello
Abstract
Premessi alcuni cenni storici sull’evoluzione della nozione di adempimento delle obbligazioni, viene trattato il rapporto tra adempimento, pagamento ed interesse del creditore [...] , G., Adempimento - diritto romano e intermedio, in Enc. dir., I, Milano, 1958, 548 ss.).
Pomponio, Gaio ed Ulpiano riferiscono infine dell’affermarsi in età classica dell’adempimento dell’obbligazione-debito come metodo normale e automatico di ...
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ARNO, Carlo
Roberto Abbondanza
Nacque a Torino il 4 ott. 1868 da Valentino, matematico, e da Paola Sineo, figlia di Riccardo, uomo politico. Nel 1890 si laureò in giurisprudenza nell'università di quella [...] di un diritto muciano e di un diritto serviano, egli li vedeva protagonisti di un dialogo che continuava in Celso, Marcello, Ulpiano da una parte, in Giuliano, Africano, Venuleio, Paolo dall'altra parte; ed essi sarebbero ancora alla base delle masse ...
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Forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico.
Diritto
Cenni sulla d. antica
La d. in Grecia. [...] moderne della d., fra titolarità ed esercizio del potere. Se da un lato, infatti, vale il principio enunciato da Ulpiano (Digesto, I, 4,1) che quod principi placuit legis habet vigorem, dall’altro si riconosce che la fonte di legittimazione ...
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È colui che impiega una nave per uno o più viaggi o spedizioni, munendola degli oggetti a ciò necessarî e affidandola a un capitano o padrone, sia egli o no il proprietario.
L'armatore nel diritto greco. [...] dall'exercitor come capitano alla nave (servo, figlio di famiglia. o anche persona libera) veniva detta magister navis. Dice Ulpiano: "Magistrum navis accipere debemus, cui totius navis cura mandata est" (Dig., ibidem, 1, 2).
L'attività di armatore e ...
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L'albergo è la casa nella quale l'albergatore esercita la professione di dare alloggio e spesso di fornire anche il vitto ai viaggiatori, contro una rimunerazione in denaro.
Storia. - Se è vero che nel [...] la revoca della licenza; dal privatistico un'azione per danni da parte del viaggiatore. La nota contraddizione, in cui sarebbe caduto Ulpiano fra il principio nec repellere potest iter agentes (Dig., XLVII., 5 furti, § 6) e l'altro nam est in ipsorum ...
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DONATI, Benvenuto
Franco Tamassia
Nacque da Salvatore e da Rosa Leblis a Modena, l'8 nov. 1883, da illustre famiglia israelita modenese; si laureò in giurisprudenza a Modena. Dal 1909 iniziò l'insegnamento [...] 'azione, al coordinamento esterno fini-atti, all'ordine esteriore realizzabile sulla base dei principî classici (Ulpiano) attualizzati dal D. nel riconoscersi reciprocamente fra soggetti: liberi e razionali (giustizia costitutiva), eguali (giustizia ...
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Augusto Cerri
Abstract
L’eguaglianza fra cittadini come principio/valore si afferma già nelle democrazie antiche ed investe la partecipazione al normativo ed i contenuti delle norme giuridiche. L’eguaglianza [...] , ivi, 154 ss.;) e del pensiero stoico (Russel, B., History of Western Philosophy, New York, 1945, 252 ss.; Ulpiano, D., L, XVII, 32). Sarebbe facile mostrare i precorrimenti di questo pensiero anche nella Grecia classica. Nell’ottavo libro della ...
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pandette
pandètte s. f. pl. [dal lat. tardo Pandectae, gr. Πανδέκται comp. di παν- «pan-» e tema di δέχομαι «accogliere»; è quindi l’equivalente gr. del lat. Digestum]. – 1. a. Titolo di vaste trattazioni complessive di diritto romano pubblicate...
semel heres, semper heres
(lat. «[chi è stato] una volta erede, [resta] sempre erede»). – Aforisma giuridico, che vuole esprimere l’irrevocabilità della qualità di erede, per cui, una volta accettata un’eredità, non si può più rinunciare ad...