Raffaele La Capria
Napoli
Napul’è mille culure
Napul’è mille paure
(Pino Daniele)
Tra autocritica e autoincanto
di 5 aprile
Va in scena al Teatro Mercadante, alla presenza del presidente della Repubblica, [...] Ubu sotto tiro, uno spettacolo diretto da Marco Martinelli e recitato da ragazzi di Scampia, il sobborgo di Napoli più violento e incoraggiò una delle speculazioni edilizie più devastanti di quest’ultimo cinquantennio, che pure ne ha viste tante. Il ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] infatti la provincia di Rovigo col 30,5‰ nel 1933-35, all'ultimo quella di Belluno col 20,5‰), e, secondo la norma generale, è come di un fatto raro, e quasi di uno spettacolo preparato dietro compenso delle formule di canto, chiamandole Psalmodie ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] poetico impone, sempre più abituato da altre forme di spettacolo al realismo e agli effetti facili. Da tale stato più influente nel ventennio fra il 1930 e il 1950. Nell'ultimo decennio, a questo impulso, ancora vivo, se ne sono affiancati altri ...
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TINDARI (XXXIII, p. 863)
Gino Vinicio GFNTILI
La città greca (Tyndaris) fu fondata sull'altura del capo omonimo sulla costa settentrionale della Sicilia, in un lembo del territorio di Abakainon, da Dionigi [...] quando forse fu distrutta dagli Arabi.
Gli scavi condotti nell'ultimo decennio (1950-1960) nel pianoro del colle longitudinalmente sviluppato da sì che potesse accogliere il genere di spettacolo gladiatorio. Affondando alquanto il piano d'orchestra ...
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Territorio, pianificazione del
Bernardo Secchi
Un termine polisemico
'Territorio' è parola polisemica che ha acquisito significati differenti entro diversi universi discorsivi e disciplinari. Spazio, [...] dell'umanità, la cornice in cui si collocano i suoi ultimi giorni felici è una città". Nelle immagini urbane delle chansons de paesi settentrionali e soprattutto l'Olanda e Scheveningen: lo spettacolo del mare e della sua conquista da parte degli ...
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La rappresentazione del territorio
Claudio Cerreti
Per capire come si sono costituite le immagini condivise – e quindi le rappresentazioni, discorsive e grafiche – relative al territorio oggi italiano, [...] sottolinea che le principali città vedono ridursi «l’inverecondo spettacolo del mendico infingardo» (Balbi 1845, p. 70), proposito di cavalli, asini e muli (specificando che questi ultimi si rivelavano insostituibili in Sardegna e in Sicilia, in ...
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Navigazione
Margherita Zizi
L’arte di percorrere fiumi, laghi, mari e oceani
La navigazione ha dato un contributo determinante allo sviluppo delle civiltà umane, ampliando gli orizzonti geografici e [...] promontori, oppure artificiali, come i fari. Il nome di questi ultimi deriva da Faro, un isolotto situato di fronte alla città egizia attraenti per la realizzazione di due ore di avvincente spettacolo! Tra i film più recenti dedicati all’argomento ...
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Olimpo
Emanuele Lelli
La dimora degli dei
Il Monte Olimpo si trova nel Nord della Grecia: altissimo e inaccessibile, sempre avvolto dalle nuvole, fu ritenuto la dimora degli dei, che per questo motivo [...] nuvole e scomparire nel cielo. È in questo straordinario spettacolo della natura che i Greci collocarono la sede degli romano Nettuno) e Ade (Plutone). Solo Zeus (Giove), l’ultimo nato, riesce a salvarsi dalla terribile sorte grazie a un inganno ...
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spettacolo
spettàcolo s. m. [dal lat. spectacŭlum, der. di spectare «guardare»]. – 1. a. Rappresentazione di opere teatrali, liriche, cinematografiche, d’arte varia; in senso ampio, qualsiasi esibizione artistica che si svolge davanti a un...
ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata non è seguito da altri: l’u. giorno...