MUSICAL
Eugenio Ragni
Mino Argentieri
Genere di spettacolo teatrale, misto di prosa, musica, canzoni e balletti, nato negli ultimi decenni del secolo 19° in Gran Bretagna e, quasi contemporaneamente, [...] spettacolo è senza dubbio una consistente solidità dell'intreccio, il che non comporta di necessità un assoluto rigore narrativo e un impegno ideologico ben definito (componenti, queste ultime attori e di uno spettacolo: 42nd street (Quarantaduesima ...
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FOSSE, Robert, detto Bob
Lorenzo Quaglietti
Coreografo, attore e regista statunitense, nato a Chicago il 23 giugno 1927, morto a Washington il 23 settembre 1987. Allievo di F. Weaver, sin da giovanissimo [...] nell'autobiografico All that jazz (All that jazz − Lo spettacolo comincia, 1979) nel quale, ancora una volta ispirandosi della propria creatività. Poco di nuovo aggiunge al mondo di F. l'ultimo suo film, Star 80 (1983), nel quale tenta di adattare i ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] Living Theatre" di J. Malina e J. Beck, il quale ultimo fu spesso anche autore delle scene (Frankenstein, The brig, The maids isolato di D. Fo (spesso autore delle s. per i suoi spettacoli), accanto alle iniziative di G. Scabia e di C. Bene, prendono ...
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Festival e premi cinematografici
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I festival
Nel 1932, con l'intento di far conoscere i prodotti migliori di un cinema inteso come forma d'arte, nacque il primo tra i festival cinematografici di prestigio, [...] i Nastri d'Argento e i David di Donatello. Questi ultimi, che furono istituiti nel 1955 da I. Gemini, presidente dell presidente della Repubblica e con il sostegno del Ministero dello Spettacolo. Nel 1957 la premiazione si spostò a Taormina, nel ...
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SOLANAS, Fernando Ezequel
Lorenzo Quaglietti
Regista cinematografico argentino, nato a Olivos (Buenos Aires) il 16 febbraio 1936. Abbandonati gli studi di giurisprudenza, si dedica alla musica, al teatro [...] − ma con un eccesso di enfasi e di calcolo spettacolare − alla ricchezza e al consumismo del Nord America. Contrasto l'arco delle drammatiche alternanze di potere in Argentina nell'ultimo ventennio è analiticamente raccontato in due volumi: La mirada: ...
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Masina, Giulietta
Simone Emiliani
Attrice cinematografica, nata a San Giorgio di Piano (Bologna) il 22 febbraio 1921, morta a Roma il 23 marzo 1994. Trasferitasi a Roma, frequentò la facoltà di Lettere [...] , ed Europa '51 (1952) di R. Rossellini. In quest'ultimo film l'attrice ha iniziato a delineare il personaggio a lei più Ginger e Fred, di Fellini, nostalgica riflessione sul mondo dello spettacolo, e con Frau Holle (La signora della neve), di ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] ideologia e dei miti del 19° sec. e porta in sé la vocazione spettacolare: l'uni-co modo per sfuggire a essa e l'unico tipo di anni Sessanta, come in À bout de souffle (1960; Fino all'ultimo respiro) di Godard o Les 400 coups (1959; I quattrocento ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] agì, come tanti, nell'una e nell'altra forma di spettacolo: nella seconda come primo attore comico, con la compagnia altri spesso per riviste che scriveva egli stesso, come L'ultimo Tarzan che concluse nel 1939 la fertile stagione degli anni Trenta ...
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Malasomma, Nunzio
Orio Caldiron
Regista cinematografico, nato a Caserta il 4 febbraio 1894 e morto a Roma il 12 gennaio 1974. Dopo un significativo apprendistato nel cinema muto, fu uno dei più prolifici [...] Dopo essersi laureato in ingegneria, iniziò a interessarsi di spettacolo dirigendo con Luciano Doria la battagliera rivista di cinema romanzo Fabio-la di N. Wiseman ‒ M. girò il suo ultimo film, 15 forche per l'assassino (1967), uno spaghetti-western ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] non ha proprio nulla della tecnica moderna, che ci ricorda gli spettacoli di quindici o venti anni fa, ma che strappa gli II, Bologna 2005; G. Martina, La Chiesa in Italia negli ultimi trent’anni, Roma 1977; D.E. Viganò, Teologia della comunicazione ...
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spettacolo
spettàcolo s. m. [dal lat. spectacŭlum, der. di spectare «guardare»]. – 1. a. Rappresentazione di opere teatrali, liriche, cinematografiche, d’arte varia; in senso ampio, qualsiasi esibizione artistica che si svolge davanti a un...
ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata non è seguito da altri: l’u. giorno...