CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] venne di nuovo denunciato allo stesso tribunale come detentore di "libri proibiti", seguace di dottrine eterodosse ultramontane, propagandista della Riforma protestante per mezzo della predicazione. Incarcerato e tradotto davanti al giudici, confessò ...
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MERRY DEL VAL, Rafael.
Annibale Zambarbieri
– Nacque a Londra il 10 ott. 1865, secondogenito di Rafael, diplomatico spagnolo, e di Josephina de Zulueta.
Al pari dei tre fratelli e della sorella, il [...] Ushaw a Durham, in Inghilterra, ricevendovi, il 5 ott. 1884, la tonsura e gli ordini minori.
Le tendenze ultramontane del cattolicesimo inglese modellarono presto le visuali del M., che ebbe modo di rinsaldarle a partire dall’autunno 1885, quando ...
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GIOVANNI da Moncalieri
Dario Busolini
Nacque nel 1579 a Moncalieri, presso Torino, dalla nobile famiglia Moriondo, introdotta nella corte sabauda. Orfano già da bambino, dopo la laurea in legge entrò [...] . Quindi il padre generale Giovanni Maria da Noto lo scelse come suo consigliere per la visita delle province ultramontane dell'Ordine, considerandolo un religioso istruito, esperto nelle materie di governo e conoscitore delle lingue francese e ...
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MASSAJA, Guglielmo
Mauro Forno
(al secolo Lorenzo Antonio). – Nacque l’8 giugno 1809 nella frazione Braja del comune di Piovà d’Asti, settimo degli otto figli di Giovanni Domenico e di Maria Lucrezia [...] , sostanzialmente estraneo ai grandi dibattiti politici, teologici e filosofici del suo tempo. Di accese tendenze ultramontane e legittimistiche, alieno dalle discussioni retoriche e dalle dispute dottrinali, egli auspicava soprattutto il ritorno ...
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FABRIANI, Severino
Giuliana Costantini
Nacque a Spilamberto, nei pressi di Modena, il 7 genn. 1792 da Luigi e Francesca Maria Vincenzi. Trascorse la prima infanzia a Correggio, dove il padre, medico [...] , di morale e di letteratura, edite dal 1822 a Modena a cura dell'apologista cattolico Giuseppe Baraldi, di tendenze ultramontane.
Nei suoi scritti il F. sosteneva soprattutto l'utilità per gli ecclesiastici di dedicarsi allo studio delle scienze ...
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LICHETO, Francesco
Silvano Giordano
Nacque, in data ignota, comunque collocabile tra il 1450 e il 1475, forse a Lovere, nel Bergamasco, oppure a Brescia, stando all'appellativo "de Brixia", con cui [...] 1520 si recò a Bordeaux, in Francia, dove il 27, giorno di Pentecoste, riunì il capitolo generale per le province ultramontane. Da Poitiers, dove rimase dall'11 al 14 giugno, scrisse ai ministri di Austria, Boemia, Ungheria e Polonia, annunciando il ...
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GIGLIOLI, Italo
Antonio Saltini
Nacque a Genova il 1° maggio 1852 da Giuseppe ed Ellen Hillyer.
Il padre, reggiano, patriota fervente e amico di Mazzini, aveva vissuto un lungo esilio a Londra, acquisendo [...] , per la mole degli scritti tra gli agronomi italiani più fecondi. Propugnava l'accoglimento delle conoscenze "ultramontane" G. Cantoni, la cui Enciclopedia agraria italiana rappresentava, nel 1880, stimolo vigoroso all'aggiornamento. Dalla stampa ...
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FRASCELLA, Francesco Antonio
Silvano Giordano
Nacque a San Fele, nella zona montana del Vulture, probabilmente nei primi anni del sec. XVII. Non è noto il nome del padre; quello della madre, Rosa, risulta [...] 20 genn. 1635 il F. divenne provinciale di Transilvania, visitatore e commissario generale per le province ultramontane.
In quegli anni Propaganda Fide si stava occupando attivamente della cristianità giapponese, travagliata dalla persecuzione, nell ...
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MAISTRE, Joseph de
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Chambéry, in Savoia, il 1 apr. 1753.
La famiglia, emigrata da Nizza, era di modeste origini. Le prime notizie archivistiche risalgono all'inizio del XVII [...] devient impossible sans la suprématie du Souverain Pontife" (cit. in Triomphe, pp. 333 s.).
Il libro del M. piacque agli oltranzisti ultramontani (tra questi F.-R. de Lamennais, che fu tra i primi a riceverlo, e Bonald), non piacque ai gallicani e ai ...
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BENIGNO da Genova (al secolo Agostino Rosso)
Francesco Cagnetti
Nacque nel 1575 nel ducato di Savoia, a Villa dei Gatti, presso Oneglia, o, secondo un'altra tradizione, a Sospello. Delle sue prime vicende [...] , B. incontrò nel suo proposito di ritornare all'integrale rispetto della regola, specialmente da parte delle province ultramontane per le quali promulgò nuovi statuti nel 1621, durante la visita d'ufficio alle province spagnole. In particolare ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...