Storico e polemista (n. Charlwood, Surrey, 1530 circa - m. 1581). Studiò a Oxford; dopo l'ascesa al trono di Elisabetta (1559), lasciò l'Inghilterra per Roma. Nel 1561 il legato papale, S. Hosius, lo portò [...] di Pio V, e l'anno dopo uscì la sua opera maggiore, De visibili monarchia Ecclesiae, abile esposizione delle tesi ultramontane, che provocò in Inghilterra vivaci reazioni. Lasciata Lovanio (1572), nel novembre 1573 S. raggiunse Madrid. Qui si adoperò ...
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DI NAPOLI, Carlo
Grazia Fallico
Nacque a Troina (Enna) nell'anno 1700 da Nicolò ed Elisabetta Di Napoli.
Apparteneva a uno dei rami cadetti di una famiglia che nel corso del secolo precedente, attraverso [...] semplicemente lo spunto per dare una nuova interpretazione della storia di Sicilia, vista nello spirito delle dottrine "ultramontane", e sostenuta da ampia e approfondita dottrina. La Concordia avrebbe avuto quindi l'importante funzione di ...
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FERRAIOLI (Ferrajoli), Alessandro
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 15 dic. 1846 da Giuseppe (fu creato marchese di Fflacciano), e da Francesca dei marchesi Elisei Scaccia Campana. Oltre a due [...] quando l'improvvisa sostituzione del Nina alla Segreteria di Stato (con un rafforzamento delle correnti intransigenti ultramontane) bloccò per allora quell'interessante tentativo di costituire in Italia un partito conservatore cattolico non clericale ...
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LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] . Infine, in seno al concilio Vaticano I, aveva assunto una posizione di equilibrio tra le correnti ultramontane e il gruppo degli antinfallibilisti. Pur riconoscendo e votando per l'infallibilità papale, riteneva necessario riconoscere maggiore ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] inediti, a cura di P. Stella, Firenze 1986, ad indicem.
D. Vanysacker, Cardinal Giuseppe Garampi (1725-1792): An Enlightened Ultramontane, Bruxelles-Roma 1995, ad indicem.
M. Caffiero, La politica della santità. Nascita di un culto nell'età dei Lumi ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] , S. Morpurgo. Ma in Italia, dove non c'era problema ebraico, l'antisemitismo del B. appariva una di quelle sue peculiarità ultramontane, come l'eccessivo amore per il vino dei Castelli, di cui si poteva sorridere. E del resto gli Ebrei non erano le ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...