BERNETTI, Tommaso
Giuseppe Pignatelli
Nato a Fermo il 29 dic. 1779 dal conte Salvatore e da Giuditta Brancadoro, dopo aver compiuto nella città natale gli studi di giurisprudenza si recò nel 1800 a [...] all'imperatore una lettera di Leone XII, che smentiva decisamente l'approvazione della S. Sede alle dottrine degli Ultramontani. Si chiariva, così, uno degli scopi principali della missione del B.: reinserire la Chiesa come forza politica tra ...
Leggi Tutto
BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] cambiamento di posizioni nei riguardi dei due partiti in cui si divideva il clero francese, a tutto beneficio degli ultramontani. Questi avevano tratto vantaggio anche dalle più recenti nomine di vescovi, avvenute sotto l'influenza del Le Tellier ...
Leggi Tutto
CHIGI, Flavio
Concetta Maria Lipari
Nacque a Roma il 31 maggio 1810, nono dei dodici figli del principe Agostino Chigi Albani e della principessa Amalia Carlotta Barberini. La sua formazione fu tipica [...] aveva bisogno dell'appoggio francese; contava quindi sull'azione del nunzio per sostenere la pressione che i cattolici ultramontani esercitavano sulla politica imperiale.
Ma nel 1864 il C. non seppe tempestivamente preavvertire Roma di un avvenimento ...
Leggi Tutto
GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] all'imperatore e al papa, vi presero parte anche l'arcivescovo di Ravenna, numerosi vescovi romani, italiani e ultramontani, nonché il principe Pandolfo di Capua e molti altri dignitari ecclesiastici e secolari. Evidentemente in questo sinodo romano ...
Leggi Tutto
CARBONE, Ludovico
Lao Paoletti
Nacque il 1º maggio 1430 da Antonio, forse a Cremona.
La famiglia, di modeste condizioni mercantili, era originaria di Cremona: il padre si trasferì dalla città natale [...] 1455 Borso disponeva, sia pur con la cautela necessaria a non irritare Venezia, che fossero offerte sovvenzioni agli studenti ultramontani che si mostravano inclini a lasciare Padova per Ferrara; i maestri più prestigiosi dello Studio, d'altra parte ...
Leggi Tutto
DELFINI, Egidio
Katherina Walsh
Non ci è nota la data della sua nascita, che deve tuttavia porsi, tenendo conto della sua successiva carriera, in un'epoca anteriore al 1440. Le fonti francescane lo [...] da Ceva all'opera di riforma e gli conferì il titolo di "doctor sacre theologie". Poi convocò gli osservanti ultramontani ad Amboise per la fine del giugno 1504, in un ulteriore tentativo di giungere alla riconciliazione con i conventuali. Nel ...
Leggi Tutto
CASELLI, Crescentino
Giuseppe Miano
Nacque a Fubine in provincia di Alessandria da Giuseppe e da Carolina Pane il 29 novembre 1849.
Dopo essersi diplomato presso l'istituto tecnico di Alessandria, il [...] ritroviamo infine altro sapore e sentimento complessivo d'arte, se si inizia con imitazione quasi diretta di elementi ultramontani, e propriamente anglosassoni, per venire in ultimo ad espressione più spiccatamente originale e personale, ed anche ad ...
Leggi Tutto
CALASSO, Francesco
Ennio Cortese
Nato a Lecce il 19 luglio 1904, da Vincenzo e da Adele Maria Longo, compì nella città natale gli studi secondari classici e a Roma quelli di giurisprudenza. Conseguita [...] paesi europei, collegato com'è alla realtà e alle esigenze proprie di ciascuno, è infine il tema di Citramontani, ultramontani scritto nel '54 (rist. in Storicità del diritto).
Il diritto comune come fatto spirituale, prolusione al corso romano letta ...
Leggi Tutto
GONZAGA, Francesco
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 15 marzo 1444. Destinato sin dalla nascita alla carriera [...] e S. Lorenzo in Damaso; fuori d'Italia ricavò rendite di modeste proporzioni da alcune diaconie, presbiterati e benefici ultramontani (in Francia, nella regione di Angers, in Scandinavia, grazie ai legami di parentela che lo univano alla regina ...
Leggi Tutto
BARBIANO di Belgioioso, Ludovico
**
Nacque il 15 marzo 1488 da Carlo e da Caterina Visconti. Venne avviato giovanissimo al mestiere delle armi, a fianco del maggior cqndottiero milanese del tempo Gian [...] tanto mal contento che si tiene, se '1 sapesse ove attaccarsi, che '1 pianterebbe costoro; et così se ha per servir ultramontani. De italiani costoro non ne fanno conto"(Sanuto, LI, col. 610). Tuttavia nell'ottobre Carlo V chiamò il de Leyva presso ...
Leggi Tutto
ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...