CASATI, Michele
Pietro Stella
Di famiglia gentilizia, nacque a Milano da Giovanni Paolo e da Margherita Visconti il 29 ott. 1699. Vestì l'abito teatino in S. Antonio a Milano ed emise la professione [...] , troppo spinti nel contrasto tra la tendenza universitaria tomista e antibenignista, e quella favorevole ai gesuiti e all'ultramontanismo.
L'insegnamento del C. non si distinse per originalità, ma per chiarezza e moderazione. L'antiaristotelismo e l ...
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FRANSONI, Giacomo Filippo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova il 10 dic. 1775 dal marchese Domenico e da Battina Carrega.
Anche il padre del F., meteorologo e studioso di C. Colombo nella vita privata, [...] della moglie e del figlio don Miguel. Costui, per trovare appoggio alle proprie trame dinastiche, offriva all'ultramontanismo un sostegno che, essendo strumentale, non mirava affatto a cancellare la tradizione regalista portoghese. Perciò, tra le ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] ). Era, questa, una linea assai delicata e non facilmente percorribile per via del nesso che era suscettibile di attivare con l'ultramontanismo. Chi in Francia l'accettò e la sostenne non fu dunque il potere civile che Roma pretendeva in tal modo di ...
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DE LUCA, Antonino (in religione Antonio Saverio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bronte, in provincia di Catania, il 28 ott. 1805 da Vincenzo e da Francesca Saitta. Ultimo di dieci figli, compiuti i primi [...] F. de Lamennais, da lui conosciuto di persona a Roma nel 1832, nel periodo in cui questi, superato l'ultramontanismo degli anni della giovinezza, gettava le basi teoriche del cattolicesimo liberale e dalle colonne dell'Avenir predicava l'urgenza di ...
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GASTALDI, Lorenzo
Maria Franca Mellano
Nacque a Torino il 18 marzo 1815 da Bartolomeo, avvocato di vaglia, e da Margherita Volpato. Primogenito di una famiglia di buona estrazione borghese (dei numerosi [...] G. Tuninetti, Mons. L. G., vescovo di Saluzzo (1867-1871) ed arcivescovo di Torino (1871-1883), tra rosminianesimo ed ultramontanismo, in Chiesa e società nella seconda metà del XIX secolo in Piemonte, a cura di F.N. Appendino, Casale Monferrato 1982 ...
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GUADAGNI, Francesco
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Roma nel 1769 da Giacomo, giureconsulto, originario di Fara Sabina e da Teresa Franceschini. Seguendo una prassi della società romana più tradizionalista, [...] zelantismo, quale il card. A. Della Genga, permise all'Accademia di rinsaldarsi su una linea intransigente che escludeva anche l'ultramontanismo. Nel 1824 ne divenne segretario il generale dei minori conventuali A.F. Orioli, cui il G. era vicino per ...
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FORNARI, Raffaele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 23 genn. 1787 da Francesco e da Teresa Galli.
Lo Stato delle anime del 1788 conservato nell'Archivio storico del Vicariato di Roma qualificava [...] della sua sovranità e quasi mai disponibile a sostenere il nunzio nelle sue contese con l'episcopato o nelle sue istanze ultramontane.
Costretto a operare in condizioni sfavorevoli, il F. si conquistò presto fama di uomo poco accomodante, e anche in ...
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AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] equilibrio fra i due poteri, operata, a vantaggio della Chiesa, dai cattolici conservatori, fu, nonostante l'adesione all'"ultramontanismo", più cauto e moderato in confronto, per esempio, a quello del Baraldi e del Ventura.
Al centro dell'Amicizia ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] ricordo commosso dell'amico (trad. da De Gubernatis, pp. 5-19), che venne criticato e smentito in più punti dai giornali ultramontani Ami de la religion et du roi e Memorie di religione, di morale e di letteratura.
Personalità di fede profonda e di ...
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PACCA, Bartolomeo
David Armando
PACCA, Bartolomeo. – Nacque a Benevento il 25 dicembre 1756, secondogenito di Orazio, marchese della Matrice, e di Cristina Malaspina dei marchesi di Lunigiana.
Compì [...] a Charles de Montalembert e Jean-Baptiste Lacordaire, per giustificare l’orientamento cattolico-liberale assunto dal suo ultramontanismo.
Pacca, cui Lamennais era stato raccomandato dal vicario generale di Marsiglia Charles-Joseph de Mazenod, fu il ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...