CALLEGARI, Giuseppe
Angelo Gambasin
Nacque a Venezia il 4 nov. 1841 da Pietro e da Angela Cescutti, in una famiglia appartenente alla piccola aristocrazia veneziana e di radicate tradizioni cattoliche; [...] e metodica; Matteo Fracasso in teologia morale. La direzione degli studi filosofici e teologici era nelle mani dell'ultramontano Zinelli. Il concilio provinciale del 1859 aveva codificato, estendendoli a tutta la regione, gli orientamenti del ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] 1855, in diversi istituti culturali, seminari e diocesi, si sviluppò una seria iniziativa epuratrice e uniformatrice in senso ultramontano. L’irrigidimento attorno alla difesa del potere temporale, sotto la guida abile anche se non lungimirante di un ...
Leggi Tutto
TSCHIDERER, Giovanni (Johann) de (Giovanni Nepomuceno)
Severino Vareschi
– Nacque a Bolzano il 15 aprile 1777, quinto di sette fratelli, da Giuseppe Gioacchino de Tschiderer de Gleifheim e da Caterina [...] di Trento, non solo doverosamente del tutto leale verso Casa d’Austria, ma anche convintamente guadagnato al movimento ultramontano (come dimostra il suo esplicito giubilo in occasione della stipula del concordato austriaco del 1855).
Morì a Trento ...
Leggi Tutto
POMPONIO LETO, Giulio
Maria Accame
POMPONIO LETO, Giulio. – Nacque probabilmente a Diano (oggi Teggiano) in Lucania nel 1428, anche se alcune fonti collocano la sua nascita in una località della Calabria [...] mediae et infimae aetatis, VI, Florentiae 1859, pp. 629-632; Excerpta a Pomponio dum inter ambulandum cuidam domino ultramontano reliquias ac ruinas Urbis ostenderet e il Catalogo regionario interpolato, in G.B. de Rossi, Note di topografia romana ...
Leggi Tutto
Costantino nella storiografia cattolica tedesca
Claus Arnold
Nel cattolicesimo di lingua tedesca del tardo Settecento e dell’Ottocento1 l’immagine di Costantino e lo studio della cosiddetta ‘svolta [...] le sue numerose edizioni36.
Se Costantino è stato inserito per la prima volta da Riffel in un’analisi di carattere ultramontano del rapporto Chiesa-Stato (seppur positivamente), allo stesso modo corrisponde a una tendenza ultramontana il fatto che l ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Riccardo
Alfred A. Strnad
Appartenente alla nobile famiglia napoletana dei Caracciolo Rossi (o Svizzeri), nacque probabilmente a Napoli prima della metà del sec. XIV. Mentre nelle storie [...] Messina, Barletta e Capua anche i priorati di Roma e di Pisa stavano compattamente dalla parte del Caracciolo. Come primo ultramontano si aggiunse il priore di Boemia, il duca Zemovits di Teschen, il quale fu nominato luogotenente del gran maestro e ...
Leggi Tutto
PETITTI, Carlo Ilarione, conte di Roreto
Manfredi Alberti
PETITTI, Carlo Ilarione, conte di Roreto. – Nacque a Torino il 21 ottobre 1790 dal conte Giuseppe Antonio e dalla nobile Innocenza Gabriella [...] di mostrarsi ai superiori come funzionario integerrimo ed estraneo alle idee liberali. In quel periodo collaborò con il foglio ultramontano di Cesare d’Azeglio, L’Amico d’Italia. Successivamente, nel corso degli anni Venti, Petitti approdò a un ...
Leggi Tutto
VIALE PRELÀ, Michele
Luca Sandoni
– Nacque a Bastia, in Corsica, il 29 settembre 1798, penultimo dei sette figli di Paolo Agostino Viale, esponente della borghesia cittadina e mercante di tessuti, e [...] del 1838, a fine luglio partì per Monaco di Baviera come internunzio straordinario.
Ormai accreditato campione del partito ultramontano, proseguì in Baviera la sua azione in difesa dei diritti e delle prerogative della S. Sede e dell’episcopato ...
Leggi Tutto
GIUSTINIANI, Andrea
Dario Busolini
Nacque ad Ajaccio, in Corsica, il 22 dic. 1570, da Leonardo Taranchetti, "cliente" dei patrizi genovesi Battista e Benedetto Giustiniani, e Barbara Blanchi. Ebbe due [...] sulla potestà del papa, promossa dal teologo gallicano Edmond Richer, al quale nel 1612 aveva replicato l'ultramontano André Duval con uno scritto successivamente rielaborato e ampliato nel De suprema Romani pontificis in Ecclesiapotestate… (Parigi ...
Leggi Tutto
LA MENNAIS, Félicité Robert de (per l'ortografia Lamennais v. sotto)
Pietro Paolo Trompeo
Nacque a Saint-Malo il 19 giugno 1782, morì a Parigi il 27 febbraio 1854. Malaticcio, con una forte depressione [...] fervore cattolico e dal suo temperamento romantico che da radicate convinzioni politiche come Maistre e Bonald. Ultramontano ardentissimo, incomincia a dubitare della restaurazione monarchica quando vede il gallicanismo riprendere vigore nelle file ...
Leggi Tutto
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...
ultramontiano
(ultra montiano) s. m. e agg. (iron.) Chi, che sostiene con grande convinzione Mario Monti e le sue posizioni. ◆ Il “potrei” (staccare la spina) “ma non voglio” (per ora) con il quale Silvio Berlusconi alterna sostegno e critiche...