ROMAGNANO, Antonio (Antonio da Romagnano) – Nacque probabilmente attorno al 1410; il padre si chiamava Giacomo da Romagnano, mentre si ignorano il nome della madre e il luogo di nascita.
Nella prima metà [...] Audientiarum, cioè responsabile delle udienze. Il 10 maggio 1451 ottenne inoltre la carica di Primo presidente del consiglio ultramontano residente a Torino, con uno stipendio annuo di 500 ducati; avrebbe esercitato l’ufficio sino al 1° marzo ...
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CIPRIANI (de Ciprianis), Lamberto
Luisa Miglio
Erede di una nobile famiglia fiorentina di parte ghibellina, nacque, presumibilmente a Firenze, nella seconda metà del XIII secolo, con ogni probabilità [...] Faggiuola, L'ultimo avvenimento della sua vita di. cui abbiamo notizia è infatti la sua presenza in qualità di testimone "ultramontano" alla lega stipulata tra Pisa e Lucca il 13 luglio 1314, che segnava una grande vittoria della parte ghibellina e ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] di ē, ĭ in ẹ (la differenza fra le due vocali non ci è conservata che dal sardo logudorese, campidanese e gallurese e dal còrso ultramontano), però non ha partecipato alla riduzione di ü, ŭ in ọ (cfr. XXIV, p. 569). In tal modo il romeno e l'albanese ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La diffusione delle idee illuministiche e delle molteplici istanze di riforma religiosa [...] il duplice ruolo di “buon pastore” e “campione della fede”, il corpo episcopale reagisce ove con spirito ultramontano, ove cercando una mediazione con il potere temporale.
L’ubicazione geopolitica delle rispettive diocesi diviene naturalmente per i ...
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Nacque fra il 1431 e il 1434, pare il 1° gennaio 1431, a Xátiva presso Valenza nel regno d'Aragona, da Jofré de Boria y Doms, nobile cittadino (v. borgia, famiglia), e da Isabella, sorella di Alonso, che [...] e il Moro, protestando di voler opporre alle ambizioni francesi l'unione degli stati italiani, perché "quantunque fussi ultramontano, non amava manco la Italia che qualunque altro signore italico" (Archivio di stato di Firenze: Medici avanti il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandro Cavagna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Cinquecento il tessuto della cristianità si lacera in diverse chiese [...] di autoriforma della Chiesa è da lui concepita come un profondo intervento in capite et membris. Ma il papa ultramontano suscita diffidenze anche in chi sembra aperto a influssi erasmiani: il poeta satirico Francesco Berni definisce il pontefice ...
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Nazionalismo
Francesco Tuccari
La parola e la cosa
Nel linguaggio politico e nel lessico delle scienze storico-sociali il termine 'nazionalismo' viene abitualmente impiegato per indicare fenomeni di [...] l'uso fissato da Herder, Weishaupt e Barruel. Fu altresì il vecchio Metternich, in una conversazione con il cattolico ultramontano Louis Veuillot (v., 1860) avvenuta a Bruxelles intorno alla metà del secolo, ad attestare un uso almeno relativamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Battista De Rossi
Paolo Vian
Fondatore dell’archeologia cristiana come moderna disciplina scientifica, estraneo a teorizzazioni storiografiche e disimpegnato dalla politica, Giovanni Battista [...] su di lui dal benedettino paragonandola all’influenza di san Filippo Neri su Cesare Baronio. L’incontro con l’ultramontano restauratore del monachesimo benedettino in Francia, nonché fautore della liturgia romana contro le tendenze gallicane, con il ...
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ORSI, Agostino Francesco (in religione Giuseppe Agostino)
Adelisa Malena
– Nacque a Firenze il 9 maggio 1692 da Giuseppe e da Elisabetta Gianotti, entrambi non nobili, ma di condizione abbastanza agiata.
A [...] – ma in senso decisamente antigallicano e filopapale. L’esigenza di compendiare la Histoire di Fleury in senso «favorevole al sistema ultramontano» (Appolis, 1960, p. 237) era emersa già da alcuni anni ai vertici della S. Sede, e posta allo studio di ...
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BONIFACIO da Ceva
Gaspare De Caro
Nacque a Ceva (Cuneo), nella famiglia marchionale che prendeva il nome da questo feudo, presumibilmente tra il 1460 e il 1470. Inviato giovanissimo, in qualità di paggio, [...] . Un suo appello al Parlamento di Parigi, nel gennaio del 1511, vide un suo vivace contraddittorio con il commissario ultramontano degli osservanti, Giovanni Silvestris. B. ribadì le sue tesi sul ritorno alla regola e sulla fusione di tutte le ...
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ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...
ultramontiano
(ultra montiano) s. m. e agg. (iron.) Chi, che sostiene con grande convinzione Mario Monti e le sue posizioni. ◆ Il “potrei” (staccare la spina) “ma non voglio” (per ora) con il quale Silvio Berlusconi alterna sostegno e critiche...