Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] primi anni, tornati dopo la dispersione, riprendevano l’attività al Collegio Romano, con il loro insegnamento tipicamente ultramontano, antigallicano, antigiuseppinista, antigiansenista, ed erano ora visti con fiducia e simpatia. E il papa faceva sua ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] sicurezza" sostenne migliaia di ecclesiastici durante gli anni 1789-1814, e ispirò opere come la storia della Chiesa dell'ultramontano Rohrbacher, ma la stessa sicurezza, superata ben prima del Vaticano II, impediva di cogliere i segni dei tempi e ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] papato, e assai desiderata da P. che la lesse in Concistoro e la fece pubblicare, benché molto esaltata dal "partito ultramontano", non segnò che un'effimera vittoria. Nel tentativo di far recedere l'imperatore dalla sua politica ecclesiastica, P. si ...
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Innocenzo XI, beato
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio Odescalchi e Livia Castelli di Gandino. La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - la [...] avrebbe esitato un istante a vendersi al migliore offerente. Con ciò si sarebbe rischiato anzitutto l'elezione di un papa "ultramontano" e allora la Chiesa si sarebbe ridotta in uno stato servile "e subordinato ad un re". Non che queste previsioni ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] ferroviaria, che sembrano sostituire gli elementi tradizionali per la scelta del luogo sacro.
Anche don Bosco, teologicamente ultramontano, era praticamente pronto ad accettare gli aiuti che gli venivano dai liberali moderati. Entrambi, tuttavia, non ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] borghesi urbani55.
Anche il padre Pavissich si accostava a una nuova definizione del Centro germanico come partito ultramontano e romano56, contribuendo a sconfessare qualsiasi ipotesi nel senso dell’autonomia dalla gerarchia ecclesiale. Per parte ...
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ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...
ultramontiano
(ultra montiano) s. m. e agg. (iron.) Chi, che sostiene con grande convinzione Mario Monti e le sue posizioni. ◆ Il “potrei” (staccare la spina) “ma non voglio” (per ora) con il quale Silvio Berlusconi alterna sostegno e critiche...