Umanista alsaziano (Horburg, Colmar, 1480 - Hagenau 1545). Insegnò nelle scuole di Schlettstadt e, poi, di Strasburgo. Avverso alla Riforma protestante, abbandonò Strasburgo, passata nel campo dei riformati, [...] e si stabilì a Hagenau dove diresse fino alla morte la scuola parrocchiale di S. Giorgio. Tra le sue opere merita di essere ricordata una cronaca di Strasburgo ...
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Umanista lettone (n. in Curlandia 1593 - m. Jelgava 1654). Diede alle stampe due opere, fra le più importanti della letteratura lettone antica, composte in lingua lettone, ma dal titolo tedesco: il dizionario [...] tedesco-lettone Lettus, das ist Wortbuch sampt angehengtem täglichen Gebrauch der Lettischen Sprache (1638) e la raccolta di sermoni Langgewünschte Lettische Postill (1654) ...
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Umanista (Zurigo 1388 circa - Lucerna 1458 circa), cantore del capitolo di Zurigo. Scrisse tra l'altro, all'epoca del Concilio di Basilea, il De libertate ecclesiastica, il Dialogus de nobilitate et rusticitate [...] e il De credulitate daemonibus adhibenda, opere di polemica politico-religiosa nelle quali già si rivela il libero spirito critico del Rinascimento umanistico ...
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Umanista (n. Città di Castello, l'antica Tiferno Tiberino, 1414 - m. Venezia dopo il 1462); insegnò a Napoli, Roma, Milano, Parigi, Mantova, Venezia; tradusse dal greco (Aristotele, Dione Crisostomo, Strabone), [...] e scrisse versi latini. n Il figlio Lelio (o Lilio), suo scolaro, e anch'egli umanista, dimorò a lungo a Costantinopoli e tradusse Filone Ebreo. ...
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Umanista (n. Spilimbergo - m. Venezia 1589). Il suo vero cognome sembra fosse Franceschini. Insegnò ad Ancona (1549), a Vicenza (1556) e a Venezia (1560), e promosse lo studio del latino, del greco e dell'ebraico. [...] Lasciò poesie e prose latine e un trattato Dell'imitazione poetica (1560), da lui stesso poi tradotto in latino ...
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Umanista abruzzese, donde l'appellativo "dei Marsi" (n. 1472 - m. Napoli 1555). Ne ignoriamo il vero cognome. Ebbe fama, oltre che come poeta latino e volgare, come maestro nell'arte "delle invenzioni [...] e imprese". Due sue tragicommedie, la Cecaria e la Mirzia (circa 1535-40), sono importanti per la storia del dramma pastorale ...
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Umanista e riformatore benedettino (Schongau, Svevia, 1403 - Melk 1482). Insegnò, in qualità di "magister artium", a Vienna e a Melk, dove introdusse l'umanesimo monastico italiano: fu priore nei monasteri [...] di Austria e Baviera (1468-72). Scrisse una Gemma Bibliae seu memoriale minus Bibliae (1447) e trattati e lettere intorno alla riforma monastica ...
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Umanista (Foligno 1432 - Roma 1512). Gonfaloniere più volte in patria, servì a Roma i papi, da Paolo II a Giulio II. Lasciò lettere, poesie, scritti di erudizione, opera maggiore: Historiae suorum temporum, [...] pubbl. solo nel 1853 (libri I-VIII) e 1883 (libri IX-XVII). Raffaello l'effigiò nel quadro della Madonna di Foligno ...
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Umanista (Bologna 1482 - ivi 1545). Insegnò filosofia a Roma e Bologna. Allievo di A. Achillini, continuò allo Studio bolognese la tradizione moderatamente averroistica del suo maestro, trovandosi perciò [...] spesso in contrasto con il Pomponazzi. Restano di lui, pubblicati dopo la sua morte o tuttora inediti, numerosi corsi di lezioni su opere di Aristotele ...
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Umanista fiammingo (Bruges 1511 - Salamanca 1561). Fu chiamato in Spagna (1531) da Fernando Colombo a lavorare nella Biblioteca Colombina; passò poi a dirigere il collegio di Braga (1538) e di Évora (1541) [...] in Portogallo; dal 1550 professore di grammatica a Salamanca. Scrisse una Chronica rerum memorabilium Hispaniae, sino al 1020 (I vol., 1552) ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...