Umanista polacco, poeta e storico, nacque nel 1540 e morì nel 1599. Figlio di Marcin (v.) fu varie volte soldato ed ebbe cariche sociali. Nel 1587, a causa delle lotte interne della Polonia, si rifugiò [...] presso la Corte. Questo riavvicinamento lo spinse a correggere le opere del padre, biasimate dai gesuiti. In particolare dalla cronaca mondiale del padre trasse la parte relativa alla Polonia che pubblicò ...
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LEONICO TOMEO, Nicolò
Giuseppe Pavanello
Umanista, nato nel 1456 da padre albanese a Venezia, morto a Padova nel 1531. Passò la gioventù fra queste due città. Recatosi a Firenze a scopo di perfezionamento, [...] seguitò ad ascoltarvi il Calcondila, già suo maestro a Padova. Laureatosi (1485) e fissata definitivamente a Padova la dimora, fu nel 1497 eletto a leggere nell'università il testo greco di Aristotele, ...
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GIOVANNI di Montreuil
Giuseppe Martini
Umanista francese, nato verso il 1354. Fu prevosto di S. Pietro a Lilla, e segretario delle Finanze del re di Francia Carlo VI, il quale lo inviò spesse volte [...] delle fazioni che travagliarono la Francia, e finì ucciso a Parigi dai Borgognoni nel giugno 1418.
Fu uno dei primi umanisti francesi e stretto d'amicizia con i principali rappresentanti della cultura del suo tempo, tra i quali alcuni italiani, come ...
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Umanista, nato a Novara il 6 febbraio 1717, morto in Milano l'11 febbraio 1790. Entrò nella compagnia di Gesù il 20 giugno 1733. La non breve sua vita (trascorsa sino al 1773 tra i gesuiti, e poi, soppresso [...] l'ordine, da sacerdote secolare) passò tutta insegnando belle lettere prima in Como e Pavia, indi nell'università milanese di Brera, dove per più di vent'anni tenne la cattedra di eloquenza. Trattò il ...
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LATOMUSI, Bartholomaeus
Joseph Engert
Insigne umanista cattolico, nato ad Arlon (Lussemburgo) verso il 1485, morto a Coblenza il 3 gennaio 1570. Nei documenti relativi alla sua gioventù viene chiamato [...] Bartholomaeus Henrici, dal nome del padre, che era un tagliapietre (Steinmetz, Masson), onde il figlio grecizzò più tardi il nome del mestiere paterno, chiamandosi Latomus. Studiò a Friburgo in Brisgovia; ...
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RINUCCIO d'Arezzo
Remigio Sabbadini
Umanista, nato a Castiglione circa il 1395; viveva ancora nel 1450. Almeno fin dal 1415 comparisce nell'isola di Candia insieme col fiorentino Cristoforo Bondelmonti [...] e col medico veneziano Pietro Tommasi. Ivi imparò il greco da Giovanni Simeonachi protopapa di Creta, cercò codici e si esercitò a tradurre. Quindi si trasferì a Costantinopoli, dove ebbe rapporti personali ...
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QUINZIANO STOA, Gianfrancesco
Luigi Fassò
Umanista, nato in Quinzano (Brescia) nel 1484, ivi morto nel 1557. Si chiamava Conti, ma, secondo l'uso, si ribattezzò Quinziano in onore del paese nativo, [...] e Stoa perché sin da fanciullo veniva detto, per i suoi versi latini, "Portico delle Muse". Professore all'università di Pavia, coronato poeta in Milano nel 1509 da Luigi XII (che seguì poi in Francia ...
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Umanista, nato verso il 1560, probabilmente a Firenze, morto forse al principio del 1604. Educato a studî liberali, il C. fu presto tratto dall'amicizia con i poeti e i musici della corte medicea ad occuparsi [...] specialmente del compito e del valore della poesia e della musica nel dramma. Alla tendenza anticontrappuntistica dell'umanesimo musicale (manifestatasi nel '500) il C. apportò non solo pratici soccorsi, ...
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SIGEIA, Luisa
José Pereira Tavares
Umanista portoghese nata a Toledo (Spagna) nel 1530, morta a Burgos (Spagna) nel 1560. Vissuta nel Portogallo, dove si recò ancora dodicenne, fu insegnante dell'Infanta [...] Maria, figlia di Manuel I del Portogallo, del cui circolo letterario fece parte per molto tempo.
La grande notorietà di cui godette la S. derivava dal suo talento linguistico e dalla sorprendente facilità ...
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NIKLAS von Wyle
Giuseppe Zamboni
Umanista, poeta e pittore tedesco, nato al principio del sec. XV a Bremgarten (Svizzcra), morto poco dopo il 5 aprile 1478.
Fu dapprima segretario municipale a Radolfzell [...] lungo influsso e larga fortuna (specie nella Germania meridionale), sia con traduzioni varie dagli antichi, ma soprattutto dagli umanisti italiani, da Bonaccorso da Montemagno iunior (1470, Dialogo della nobiltà), da Enea Silvio, col quale fu in ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...