Nome sotto il quale è noto l'umanista Anton Maria Conti (Maioragio, Lombardia, 1514 - Milano 1555). Insegnò dal 1540 eloquenza a Milano. Promosse l'Accademia dei Trasformati. Entusiasta, poi detrattore [...] di Cicerone nell'Antiparadoxon libri VI (1546), ebbe una violenta polemica col ciceroniano M. Nizzoli ...
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Letterato spagnolo (Santander 1856 - ivi 1912). Insigne umanista, tradusse da Eschilo, Orazio, Cicerone; fu bibliografo ricco di dottrina e accuratissimo, come appare dal suo più antico lavoro, La novela [...] entre los latinos (1875), e dall'opera della sua maturità, Bibliografía hispanolatina clásica (1902), che contribuì a restaurare la tradizione scientifica spagnola. Alla storia della cultura apportò validi ...
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MIECHOVITA, Matteo (Maciej z Miechowa)
Giovanni Maver
Umanista e storiografo polacco, nato a Miechów presso Cracovia nell'anno 1457 (secondo alcuni invece nel 1456), morto a Cracovia l'8 settembre 1523.
Compiuti [...] gli studî all'accademia di Cracovia, M. soggiornò tra il 1480 e il 1485 in Italia, laureandosi in medicina a Padova. Ritornato a Cracovia vi divenne professore all'accademia e medico alla corte di Sigismondo ...
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Tegrimi, Niccolò
Carlo Varotti
Uomo politico e umanista, nato a Lucca nel 1448. Figlio di Raffaele, appartenne a una delle famiglie più in vista di Lucca. Studiò diritto a Ferrara (con Gian Maria Riminaldi), [...] molti riscontri oggettivi, anche se le sistematiche alterazioni storiche introdotte da M. ci indicano come l’opera dell’umanista e giurista lucchese gli fornì molti spunti, ma non una traccia narrativa. Il Castruccio rivela infatti una libera ...
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TURNÈBE, Odet de
Natale ADDAMIANO
Figlio dell'umanista Adriano (v.), fece i primi studî nel collegio di Coqueret, a Parigi. Fu avvocato al parlamento di Parigi, poi primo presidente della Corte delle [...] monete fino alla morte, che lo colse improvvisa, nel febbraio del 1581, a meno di 28 anni.
Ci rimangono alcuni lepidi versi, che egli, in una curiosa gara, compose nel 1579, a Poitiers, ad esaltazione ...
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Diplomatico e umanista inglese. Nacque ad Exeter, il 2 marzo 1545; fu educato a Ginevra e poi a Oxford. Divenne quindi gentiluomo alla corte della regina Elisabetta, e fu inviato in frequenti missioni [...] diplomatiche sul continente. Tra il 1588 e il 1596 fu ministro d'Inghilterra all'Aia, e attivamente si adoperò, nell'interesse del suo paese e in momenti difficili, contro la preponderanza della potenza ...
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AMALTEO, Giovanni Battista
Anna Buiatti
Figlio dell'umanista Francesco e fratello di Girolamo e Cornelio, poeti anch'essi di una certa fama, nacque a Oderzo nel 1525. Si avviò giovanissimo agli studi [...] onore di Arturo Graf, Bergamo 1903, pp. 610 ss.; L. Berra, L'Accademia delle Notti Vaticane, Roma 1915, passim; Id., Un umanista del Cinquecento al servizio degli uomini della controriforma, in L'Arcadia, 1917, I, pp. 20-48; II, pp. 47-86; 1918, III ...
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MARULO (Marulić), Marco
Arturo Cronia
Apologista e umanista dalmata, nato a Spalato il 1450 ed ivi morto il 1524. Studiò a Padova; a Spalato prima visse spensieratamente, poi condusse vita solitaria, [...] assorto in studî filosofici e in meditazioni ascetiche. M. è il più caratteristico rappresentante degli umanisti dalmati che agirono e scrissero nello spirito del Rinascimento cristiano.
Imbevuto di cultura classica e ispirato da profondo sentimento ...
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Poeta e umanista tedesco, nato intorno al 1475 a Ingstetten, nel Württemberg, da una famiglia di contadini. Studiò dapprima diritto a Cracovia, poi belle lettere a Basilea. Nel 1497 venne nominato professore [...] di eloquenza e di poesia a Tubinga e nel 1501 l'imperatore Massimiliano lo incoronò poeta a Innsbruck. Egli resse la sua cattedra a rubinga sino alla sua morte, di cui si ignora la data (verso il 1518). ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...