CREMA, Antonio da
Gabriele Nori
Nacque a Mantova nel 1435 da Gabriele che era stato creato conte palatino, come testimonia il D'Arco, subito dopo il suo ritorno (1458) dalla corte imperiale, dove era [...] Guido, dal modo affettuoso con cui il C. lo ricorda, che ne influenzò profondamente la formazione. Tipica figura di umanista, tutto dedito ai suoi studi di medicina e di fisica, Guido dovette pure avere una conoscenza non superficiale degli scrittori ...
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BARTOLINI, Pio Antonio
Roberto Abbondanza
Visse nella seconda metà del sec. XV e nei primi anni del seguente. Di lui sappiamo soltanto che seguì i corsi dell'università di Bologna; come egli stesso [...] della storiografia umanistica sul basso Impero; con ciò si rinnova l'affermazione metodologica che era tipica del giurista umanista, e che consisteva nella utilizzazione dell'analisi filologica ed erudita ai fini dell'esegesi giuridica. Si affaccia ...
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GADDI, Angelo (Agnolo)
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 26 genn. 1398 da Zanobi di Taddeo e da Caterina di Donato Aldighieri.
La famiglia Gaddi, celebre fin dalla fine del XIII secolo per aver avuto [...] più antico inventario a noi pervenuto risale al 1496, quando vi erano già confluiti i libri del figlio Francesco, famoso umanista; ma dalla presenza della sua nota di possesso su molti manoscritti si evince che gli interessi del G. si concentrarono ...
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MAGALOTTI, Cesare
Marco Gemignani
Nato a Roma nel 1602 da Giulio e da Settimia Aldobrandini, per il ramo paterno discendeva dalla famiglia Magalotti originaria di Firenze, con residenza antica nel sestiere [...] dell'igrometro costruito da F. Folli.
Il M. morì a Roma nel 1666.
Numerosi scritti di carattere genealogico e di varia umanità sono conservati presso la Biblioteca apostolica Vaticana, nel fondo Chigiano.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. del Convento di S ...
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BERNARDO d'Alemagna (Bernardo il Teutonico, Bernardus ab horganis, ab horgano, Bernardus de Venetiis)
Oscar Mischiati
D'origine tedesca, risiedette a Venezia intorno alla metà del sec. XV; la documentazione [...] la loro adozione era in quell'epoca l'innovazione tecnica di maggior rilievo.
A B. fu attribuita dallo storiografo umanista Sabellico l'invenzione del pedale nell'organo. Tale testimonianza è stata ritenuta poco attendibile, essendo il pedale nell ...
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FONTANESI, Giovanni Giacomo (Foritanetis, Fontanesiis, Fontanesis)
Lorenzo Baldacchini
Tipografo, nato sicuramente a Reggio Emilia nella seconda metà del Quattrocento, fu attivo a Bologna negli ultimi [...] quella sorta di adozione ipotizzata in precedenza. Da ricordare anche la stampa del poemetto Divi Sebastiani Encomion dell'umanista camerinese M. Muzio.
Se ci limitiamo a considerare la produzione firmata dal F., possiamo considerarlo uno dei tanti ...
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ACQUAVIVA D'ARAGONA, Belisario
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Nato intorno al 1464, secondogenito di Giulio Antonio e di Caterina Orsini, ebbe una compiuta educazione, letteraria ad opera di Gioviano Pontano e militare a cura [...] figlia di ebrei (anche se ebrei convertiti al cristianesimo), permettendo anche che il fatto fosse celebrato in un'epistola dell'umanista Antonio Galateo.
Sposò Sveva Sanseverino. Morì di peste a Napoli il 24 luglio 1528. Il suo corpo, trasportato a ...
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BINDINO da Travale
Giulio Prunai
Nacque in Travale nei primi anni della seconda metà del sec. XIV, in quanto, nel 1414, narra di aver passato da poco il sessantesimo anno; suo padre, Ciallo, era un [...] appartenuto a un Giulio d'Angelo matematico, passò quindi a tal Serafino Scafucci, che lo donò alla famiglia del cancelliere ed umanista senese Agostino Dati; da essa, in seguito, passò a Celso Cittadini, che ne fece dono ai Pannocchieschi da Elci, e ...
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BARDUZZI, Domenico
Mario Crespi
Nacque a Brisighella, in provincia di Ravenna, il 5 ag. 1847, da Carlo e da Angela Tani. Compiuti gli studi classici a Faenza e a Firenze, seguì il corso di medicina [...] 1930, pp. 281-288; D. Giordano, D.B., in Scritti e discorsi,Milano 1930, PD. 463-491; A. Bussi, L'ultimo umanista (ricordo di D.B.), in Forze sanitarie, Il (1933), pp. 1202-1204; A. Pazzini, Elementi propedeutici di storia della medicina,Roma 1944 ...
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DOVIZI, Maria
Raffaella Zaccaria
Nacque sicuramente negli ultimissimi anni del sec. XV, dal matrimonio di Antonio con una certa Piera. Il padre della D. era notaio e fratello dei più famosi Piero e [...] del suo secolo, Città del Vaticano 1936, pp. 31-33, 119-120; G. L. Moncallero, Il cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena, umanista e diplomatico, Firenze 1953, pp. 229-234; Id., Ricerche sul Cinquecento, in Nuova Antologia, luglio 1954, pp. 382-388; M ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...