Umanista spagnolo (n. forse Cordova 1425 circa - m. Roma 1485); visse a lungo in Italia e fu in rapporti con Lorenzo Valla, col cardinale Bessarione, con la curia pontificia. Scrisse opere di teologia [...] e di esegesi biblica, di politica, di medicina, di diritto canonico, di filosofia, di astronomia: tra esse la più importante è il trattato di logica De artificio ...
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Umanista (Bologna 1482 - ivi 1545). Insegnò filosofia a Roma e Bologna. Allievo di A. Achillini, continuò allo Studio bolognese la tradizione moderatamente averroistica del suo maestro, trovandosi perciò [...] spesso in contrasto con il Pomponazzi. Restano di lui, pubblicati dopo la sua morte o tuttora inediti, numerosi corsi di lezioni su opere di Aristotele ...
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Umanista e filosofo (n. Cremona 1400 circa - m. suicida Avignone 1435). Appassionato studioso di codici antichi, decifrò il manoscritto dell'Orator di Cicerone. Autore di scritti filosofici non pervenuti, [...] nelle Epistole che di lui restano esprime la sua adesione alla filosofia epicurea ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] viaggiò in tutta Europa e che nutriva il sogno di un'umanità unita da radici culturali comuni. Per questa ragione l'Unione di arricchimento anziché di divisione. Al grande filosofo e umanista di Rotterdam è stato così intitolato un programma di ...
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FICINI, Ficino
Lucia Felici
Nipote del filosofo umanista Marsilio Ficino, nacque probabilmente verso gli anni Settanta del sec. XV da Cherubino, fratello minore di Marsilio, e da Benedetta di Antonio [...] di Lorenzo; ebbe due fratelli, Zanobi e Costanza.
Sul F. possediamo scarse notizie biografiche. L'evento più significativo della sua vita fu rappresentato dallo stretto e fertile rapporto che instaurò ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] 'ispirarono ad Agricola e a Melantone e ne ripresero e diffusero le dottrine. Ma non si potrà ignorare un altro celebre umanista tedesco, Johannes Sturm che, oltre a tutto, fu, per alcuni anni (dal 1529 al 1536), professore al Collège Royal di Parigi ...
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Filosofo (Taurisano 1899 - Roma 1989), prof. di storia della filosofia nella univ. di Bari (1954-69). Tra le opere: Umanesimo e religione in G.B. Vico, 1935; Il pensiero religioso italiano dall'Umanesimo [...] Il pensiero di G. Bruno nel suo svolgimento storico, 1940; Tommaso Campanella, 1944, 2a ed. 1961; Ugo Grozio. L'umanista, il teologo, il giurista, 1948; Studi sul Rinascimento, 1949; Giambattista Vico, 1956; La morale dell'empirismo britannico da Th ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] , unica è anche la res da esso indicata – sia in virtù di una concezione armonica, unitaria della natura e della conoscenza umana, in cui corpo e anima collaborano a vicenda per procurare l’uno all’altro la voluptas, la quale quindi è unica. Inoltre ...
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PERSIO, Antonio
Laura Carotti
PERSIO, Antonio. – Nacque a Matera il 17 maggio 1542 da Altobello, scultore, e da Beatrice Goffredo; fu il primo di cinque fratelli.
Trascorse un’infanzia difficile a causa [...] superiori e inferiori. A occuparsi della sua prima istruzione e di quella dei suoi fratelli fu lo zio materno, l’umanista Leonardo Goffredo; l’ambiente familiare fu dunque assai stimolante e da ciò trassero profitto i giovani Persio che, a eccezione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] l’entrata in circolazione di testi in greco, giunti in Italia a partire dagli anni Trenta del Quattrocento. Nel 1417 fu l’umanista toscano Poggio Bracciolini (1380-1459), che si trovava in Svizzera per il concilio di Costanza, al seguito del papa, a ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...