GADDI, Giovanni
Vanna Arrighi
Figlio di Taddeo di Angelo e di Antonia di Bindo Altoviti, nacque a Firenze il 25 apr. 1493.
La sua famiglia si dedicava con successo all'attività bancaria, con imprese [...] G., che ospitava anche una ricca biblioteca (ma i preziosi codici ereditati dal nonno e dallo zio Francesco, noto umanista, erano rimasti presumibilmente a Firenze presso il fratello Sinibaldo), divenne luogo di incontro e di riunione di una vasta ...
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PARACLETO da Corneto
Claudia Corfiati
PARACLETO da Corneto. – Nacque nel 1408 a Corneto, l’odierna Tarquinia, discendente, forse non legittimo, di un membro della famiglia Malvezzi di Bologna, motivo [...] a lasciare Roma.
Si tratta di sei egloghe, in cui Enea Silvio Piccolomini è cantato ora come nuovo papa, ora come umanista e poeta, ora come l’organizzatore della crociata contro i turchi. L’opera ebbe una discreta fortuna: è tramandata, oltre che ...
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BORNIO da Sala
Gianni Ballistreri
Nacque a Bologna agli inizi del sec. XV da Beltrame di Bornio, di nobile famiglia originaria di Sala nel Bolognese, e da Sara di Conte de' Ruffini. Nella città natale [...] corruzione dilagante nella città e invocò il papa di intervenire per far rispettare le leggi e riformare i costumi. Il papa umanista ammirò il coraggio e lodò l'oratoria e la dottrina di B., ma questi dovette allontanarsi per qualche tempo da Bologna ...
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DURANTE, Pietro (Piero o Piero Antonio)
Floriana Calitti
Appartenente a una famiglia di notai, nacque a Gualdo Tadino (Perugia) presurnibilmente intorno al 1450 e vi mori verso il 1510: al 1507 si interrompono [...] , dico, prima / che venghi al fin, / se scorda quel davante"). La Leandra è cosi il frutto che un buon umanista di provincia ha potuto raccogliere da un'immaginazione votata al meraviglioso, da uno sperimentalismo stilistico piuttosto ingenuo, e dall ...
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Scienza e letteratura
Carlo D'Amicis
Nel saggio Filosofia e letteratura, pubblicato nel 1967 sulla Fiera letteraria, I. Calvino scriveva che "la scienza si trova di fronte a problemi non dissimili da [...] 1965, a A scanner darkly, 1977, trad. it. 1979, associa in modo indissolubile progresso scientifico e degrado dei valori umani), ma anche una poetica, lontana dal clima culturale americano del secondo dopoguerra, come quella di P. Volponi (1924-1994 ...
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OLSEN, Lerner Tillie
Marina Camboni
Scrittrice statunitense, nata a Omaha (Nebraska) il 14 gennaio 1913. Figlia di ebrei russi, rifugiati in America dopo la rivoluzione del 1905, nel 1931 aderì all'organizzazione [...] Nella costruzione del rapporto madre-figlia e nello spirito stesso del romanzo si legge però − e la visione risulta più umanista che marxista − una sostanziale fiducia nel rigenerarsi, con ogni nuovo essere, dell'energia creativa e, con questa, delle ...
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SØRENSEN, Villy
Alda Castagnoli Manghi
Narratore e saggista danese, nato a Copenaghen il 13 gennaio 1929. Di formazione filosofica, aperto alla cultura classica come alla produzione letteraria internazionale, [...] digtning (1968, "L'opera di Kafka"); Schopenhauer (1969) e Seneca, Humanisten ved Neros hof (1976; trad. it., Seneca, l'umanista alla corte di Nerone, 1988), che rende attuale la figura del filosofo. Allo sviluppo della vita culturale danese hanno ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] grammatico) e poi dal curato del luogo, passando indi alle scuole reali di Saluzzo per i corsi di filosofia e d'umanità. Nel 1745 perse il padre, il quale lasciò la famiglia in così cattive condizioni economiche che, nonostante la parsimonia materna ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] oppositore in una disputa di argomento medico, a confermare ad Erasmo la reale identità dell'autore del pamphlet. Scrivendo all'umanista olandese, in data 30 nov. 1532, Rabelais ribadiva l'esistenza di uno Scaligero, medico ad Agen, ma in realtà un ...
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CAPRETTO (Del Zochul, Haedus, Edus), Pietro
Massimo Miglio
Nacque a Pordenone nel 1427 dal "magister" Benvenuto.
Il cognome con cui il C. è più conosciuto bibliograficamente, quello appunto di Capretto, [...] sul Fortunio, in Giorn. stor. della letter. ital., CXI (1938), pp. 222 s.; A. Benedetti, P. C. pordenonese dotto sacerdote e umanista, in IlNoncello, XVIII(1962), pp. 3-91 (pubblica un elenco delle opere edite ed inedite del C.); N. Bridgman, La vie ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...