Giurista, filosofo, teologo e filologo olandese (Delft 1583 - Rostock 1645). Considerato il fondatore del diritto naturale, o giusnaturalismo, moderno, nella sua opera principale De iure belli ac pacis [...] : e quanto si riferisce a tale facoltà non è certo comune a tutti gli animali, ma è proprio della natura umana". Abbiamo dunque come dati originarî l'inclinazione alla vita sociale e la capacità di formulare norme generali. Questa attività razionale ...
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PAPIAS
Roberta Cervani
– Le notizie biografiche sono scarse e incerte, a iniziare dal nome stesso, sulla cui autenticità sono stati avanzati dubbi. È stato ipotizzato che Papias designi l’opera e non [...] e il 1496, tutte a Venezia a cura di Bonino Mombricio. Accanto a una serie di giudizi globalmente positivi di umanisti, tra i quali Guarino Guarini e Ciriaco di Ancona, va ricordato che Giovanni Boccaccio, in diversi luoghi delle Genealogie deorum ...
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WEISS, Roberto
Filologo ed epigrafista italiano naturalizzato inglese, nato a Milano il 22 gennaio 1906. Insegna italiano nell'University College di Londra dal 1938 come lettore e dal 1946 come professore.
Il [...] An inaugural lecture (Londra 1947); Il primo secolo dell'Umanesimo (Roma 1949); The Greek culture of South Italy at the end of the Middle Ages, The Italian Lecture of the British Academy for 1951; Un umanista veneziano, papa Paolo II (Firenze 1958). ...
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MALCOVATI, Enrica
Filologa, nata a Pavia il 21 ottobre 1894; prof. dal 1940 all'università di Cagliari di letteratura latina, poi di letteratura greca e dal 1950 di letteratura latina all'università [...] critico con traduzione di Il Panegirico di Traiano, Firenze 1949 e il commento, Firenze 1952; notevoli e interessanti i suoi studî su donne romane (1946 e 1947) e l'umanista Madame Dacier. Una gentildonna filologa del gran secolo (Firenze 1953). ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] del poeta tedesco Friedrich Gottlieb Klopstock nel 1756.
In Francia, l’idea della corruzione dell’italiano è assunta dall’umanista Estienne Pasquier, che, nelle sue Recherches de la France (1560), vedeva l’italiano come una mescolanza del latino con ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] potente. Nella Roma di Leone X non era difficile per un uomo come l'A. farsi strada, sia in virtù della personalità d'umanista, sia per l'esperienza di cose dell'Europa del nord, tanto rara nei curialisti italiani, e che diventerà sempre più uno dei ...
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DALLE LASTE (Delle Laste), Natale
Paolo Preto
Nato a Marostica (Vicenza) il 30 marzo 1707 da Pietro e Margherita Tisocco, entrò in seminario a soli undici anni e conseguì a ventidue la laurea in teologia. [...] di applicazione allo studio, lo mise subito in evidenza tra gli allievi padovani e indusse i superiori a trattenerlo come docente di umanità. Facilità e politezza di scrittura in prosa e in versi, in italiano e in latino, lo imposero ben presto all ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] papa Leone X lo nominò segretario ai brevi, cioè epistolografo, ovviamente in latino. Così, offrendo i suoi servigi di umanista al papa, e al prezzo di rinunciare allo stato laicale, poté sottrarsi all’obbligo sociale, che la nascita gli imponeva ...
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FORTUNIO, Giovanni Francesco
Gino Pistilli
Nacque probabilmente a Pordenone nel decennio 1460-70.
Il luogo di nascita non è sicuro, perché se in documenti d'archivio di area triestina è chiaramente [...] Mantica, giurisperito e latinista, e che vedeva nella zona compresa fra Pordenone, Udine e Trieste operare in quegli anni vari umanisti e letterati: Pietro Edo, G.S. Emiliano detto il Cimbriaco, i fratelli Amalteo, J. Caviceo, il Sabellico e altri ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] e soltanto nel 1515 lo si trova a Roma; ma doveva esservi almeno dal 1512, giacché menziona l'incontro ivi fatto dell'umanista Antonio Flaminio, morto in quell'anno. Il cardinale di Santa Croce, Bernardino Lopez Carvajal, lo mise in relazione con tre ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...