Umanista tedesco, il cui cognome originario era Liebhard (Bamberga 1500 - Lipsia 1574); prof. di latino al ginnasio di Norimberga (1520), quindi di greco nelle univ. di Tubinga (1535) e Lipsia (1541); [...] nel 1530 collaborò con Melantone alla redazione della Confessio Augustana. La sua notorietà è legata soprattutto alla traduzione del De re equestri di Senofonte, ma è ricordato anche per numerose, importanti ...
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Umanista (n. Firenze 1535 - m. in Francia fine del sec. 16º). Esule nel 1562 per ragioni politiche, pubblicò a Parigi, dove godé il favore di Caterina de' Medici e di Enrico III, alcuni antichi testi tra [...] cui il Corbaccio del Boccaccio (1569) e il De vulgari eloquentia di Dante (1577), prima edizione del trattato nella sua veste originale (il Trissino nel 1529 ne aveva pubblicato una traduzione) ...
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Umanista (Rovigo 1469 - ivi 1525), noto anche col nome umanistico di Celio Rodigino. Insegnò nella sua città (1491-99; 1503-04) e in varie altre, tra cui Milano (1511-16). Nel 1523 tornò in patria. Già [...] nel 1516 aveva pubblicato la 1a ed., in 16 libri, delle sue Antiquae lectiones (la 2a ed., ampliata in 20 libri, fu pubbl. postuma nel 1542), opera d'immensa erudizione ...
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Umanista (Bologna 1472 - Roma 1518), figlio d'un cugino e discepolo di F. B. il Vecchio, insegnò a Bologna (1498-1502), poi alla Sapienza in Roma. Nel 1516 Leone X lo creò bibliotecario della Vaticana. [...] Scrisse tre libri di eleganti odi latine e uno di epigrammi. Pubblicò per primo nel 1515 i primi sei libri degli Annali di Tacito, da poco scoperti nel monastero di Korvey ...
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Umanista (n. forse Sarzana 1390 - m. Genova 1466 circa). Cancelliere della Repubblica genovese dal 1411 alla morte, e suo storiografo. Illustrò Genova e la sua regione (De claris Genuensibus libellus; [...] Orae ligusticae descriptio) e narrò con qualche spirito critico la guerra tra Genova e Alfonso V d'Aragona nei 5 libri De bello Hispaniensi (1477 circa; ripubbl. a Parigi nel 1520 con altre opere del B.) ...
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Umanista (n. forse a Roma 1415 circa - m. 1464). Uditore di Rota (1449), vescovo di Ancona (1460) e quindi di Camerino (1463), lasciò pregevoli carmi latini: fu dottissimo in diritto civile e penale. È [...] spesso confuso con il padre Cencio (n. 1390 circa - m. dopo il 1445), anch'egli umanista, di cui restano traduzioni dal greco, un'orazione, alcune dediche e, particolarmente notevoli, 25 lettere. ...
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Umanista (n. Medina del Campo 1500 - m. 1560 circa). Esercitò la professione di medico a Burgos, Segovia e Ávila e alla corte di Filippo II, che gli affidò la cura del principe Don Carlos. In filosofia [...] è considerato da molti un precursore di Descartes. Espose le sue teorie filosofiche nell'opera Antoniana Margarita. Opus nempe physicis, medicis ac theologis non minus utile quam necessarium (1554) ...
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Umanista e medico (Weil 1412 - Ulma 1483); laureatosi in medicina a Padova, si stabilì (1450) a Ulma, dove esercitò l'arte medica e fu al centro di un circolo di insigni umanisti. Si rese noto per le sue [...] traduzioni di Apollonio di Tiro, Boccaccio (la novella di Griselda, dalla versione latina di Petrarca, e il De claris mulieribus) ed Esopo che ebbero grande diffusione ...
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Umanista e teorico della musica (Mollis, Glarona, 1488 - Friburgo 1563). Studiò a Berna e a Colonia. Nel 1512 fu poeta laureato; visse poi a Parigi, Basilea, Friburgo, insegnando e scrivendo musica e lavori [...] musicologici. Rimane celebre soprattutto per questi ultimi: Isagoge in musicen (1516) e Dodekachordon (1547), opera in cui sono trattate, con audacia pari alla dottrina, questioni relative ai modi e alle ...
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Umanista e frate minorita (n. 1398 circa - m. 1450 circa), insegnò eloquenza in Milano dopo la morte di Gasparino Barzizza (1431). Fu in polemica con L. Valla, col Panormita, con F. Filelfo; è uno dei [...] più notevoli rappresentanti dell'umanesimo lombardo. Lasciò un'ampia enciclopedia grammaticale, De imitatione eloquentiae (composta intorno al 1430-1434) e altre opere minori in prosa e in versi ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...