Umanista fiammingo (Bruges 1511 - Salamanca 1561). Fu chiamato in Spagna (1531) da Fernando Colombo a lavorare nella Biblioteca Colombina; passò poi a dirigere il collegio di Braga (1538) e di Évora (1541) [...] in Portogallo; dal 1550 professore di grammatica a Salamanca. Scrisse una Chronica rerum memorabilium Hispaniae, sino al 1020 (I vol., 1552) ...
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Umanista e filosofo (n. Cremona 1400 circa - m. suicida Avignone 1435). Appassionato studioso di codici antichi, decifrò il manoscritto dell'Orator di Cicerone. Autore di scritti filosofici non pervenuti, [...] nelle Epistole che di lui restano esprime la sua adesione alla filosofia epicurea ...
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Umanista perugino (n. 1443 - m. 1518). Nel 1471 intraprese un viaggio in Grecia, donde tornò portando molti codici. Successe a Vicenza al suo maestro L. Ognibene. Lasciò scritti storici, un commento a [...] Cicerone assai apprezzato, carmi, orazioni e un copioso epistolario ...
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Letterato spagnolo (Santander 1856 - ivi 1912). Insigne umanista, tradusse da Eschilo, Orazio, Cicerone; fu bibliografo ricco di dottrina e accuratissimo, come appare dal suo più antico lavoro, La novela [...] entre los latinos (1875), e dall'opera della sua maturità, Bibliografía hispanolatina clásica (1902), che contribuì a restaurare la tradizione scientifica spagnola. Alla storia della cultura apportò validi ...
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ANTONIO da Rho
Riccardo Fubini
Frate minorita e umanista. Nato verso il 1398, di umile origine campagnola, entrò a diciotto anni nell'Ordine francescano, per sottrarsi, come egli accenna in uno scritto [...] umanistici (A. era strettamente legato a P. C. Decembrio) e dell'intento di allontanare la forte e invadente personalità dell'umanista siciliano. È pure in contatto con L. Valla, durante la permanenza di questo a Milano, è al corrente delle sue ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] (è il Laurenziano Plut. XXVIII 45). Ma negli anni 1490-1492 si svolse la ricerca più proficua di cui fu incaricato l'umanista greco Giano Lascaris, che nel 1490 percorse dapprima il Nord Italia e poi la Grecia e nel 1491-1492 il Sud Italia da ...
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Cenacolo napoletano fondato nel 1458 da Antonio Beccadelli, detto il Panormita, sotto la protezione di Alfonso d’Aragona. Più tardi prese il nome di Accademia pontaniana, dall’umanista Giovanni Pontano [...] che diede una fisionomia più precisa al sodalizio e carattere ufficiale alle riunioni, consistenti in declamazione di versi latini. Sopravvisse fino al 1543 ...
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CASTALDI, Panfilo
Paolo Veneziani
Nacque a Feltre intorno al 1430 da una famiglia appartenente alla piccola nobiltà feltrina, i cui membri tuttavia esercitarono spesso le professioni liberali: il nonno [...] Vittore era stato medico, il fratello Daniele fu notaio, un figlio di quest'ultimo sarebbe stato il noto giureconsulto e umanista Cornelio. L'11 gennaio del 1449 il C. era già studente in arti a Padova dove ebbe probabilmente per maestri alcuni ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...