VITELLI, Cornelio
Daniela Caso
– Nacque a Cortona intorno alla metà del XV secolo. Non si hanno notizie sulla sua famiglia. Studiò a Bologna e a Roma con Francesco Filelfo e Domizio Calderini intorno [...] Costantino d’Andrea, che lo aiutò per ottenere un incarico di insegnante a Firenze. Il solo dato certo è che l’umanista, intrapresa la carriera ecclesiastica, resse la pieve di S. Antimo, vicino a Monterchi, nella diocesi di Arezzo, a partire dall’8 ...
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Umanista e statista transilvano (n. 1540 circa - m. Szamosújvár, od. Gherla, 1594). Compagno di studî di Stefano Báthory a Padova, lo seguì a Cracovia quando questi fu eletto re, e gli fece da segretario [...] di Transilvania. Alla morte di lui si adoperò per assicurare il trono alla dinastia dei Báthory, ma fu strangolato per ordine del principe Sigismondo Báthory, contrario alla sua politica antiturca. Fu in relazione con scienziati e umanisti italiani. ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] di segretario (per Firenze si pensi a Coluccio Salutati, al Landino, a ➔ Niccolò Machiavelli; per la cancelleria aragonese a umanisti come il Pontano e il Carafa; per la corte pontificia a ➔ Pietro Bembo), nell’età comunale e signorile i cancellieri ...
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CONTRARIO, Andrea
Rosario Contarino
Nacque a Venezia agli inizi del secolo XV da una famiglia di origine ferrarese, i cui componenti, grazie alle benemerenze verso la Repubblica, erano stati ascritti [...] : sospetto che oggi appare del tutto infondato.
Nel 1458 l'ascesa al soglio pontificio con il nome di Pio II dell'umanista Enea Silvio Piccolomini riaccese nel C., che l'aveva conosciuto e corteggiato già a Napoli, speranze di nuovi onori. Tuttavia ...
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Pittore e incisore (forse Isola di Carturo, Padova, 1431 - Mantova 1506). Allievo a Padova di F. Squarcione, si formò in un ambiente ricco di stimoli culturali maturando un nuovo linguaggio di ampio respiro [...] e caratterizzato da un sicuro costante riferimento al mondo classico, stimolato e approfondito anche attraverso gli stretti contatti con umanisti e letterati quali F. Feliciano e G. Marcanova. Chiamato inizialmente a collaborare con N. Pizzolo, G. D ...
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Teologo e scrittore tedesco, di cognome Pupper ma più noto sotto il nome della città natale (Goch inizî del 15º sec. - ivi forse 1475); occamista e mistico, fu direttore spirituale delle suore del priorato [...] erroribus circa evangelicam legem exortis e (frammenti) In divinae gratiae et christianae fidei commendationem, opere che piacquero agli umanisti e a Lutero (che stampò l'ultima): precipuamente per questa ragione fu posto all'Indice dal Concilio di ...
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CIOFANO, Ercole
Vera Lettere
Di nobile famiglia, nacque a Sulmona da Giovanni prima della metà del sec. XVI. Si ignora l'anno di nascita.
Fin da giovane si applicò allo studio del greco e del latino, [...] Mureto, cui forse si deve la pubblicazione del commento ad Ovidio presso il Manuzio nel 1578. Ma è grazie all'interessamento dell'umanista spagnolo B. Arias Montano che il C. poté dare alle stampe le sue opere presso il Plantin. Subito dopo iniziò la ...
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Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] col quale s'incontrò nel 1515, e venne considerato, prima della sua attività di riformatore, come uno dei principali umanisti svizzeri; come parroco di Glarona e come predicatore al servizio pontificio (fino al 1520 percepì una pensione papale) seguì ...
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PATRISTICA
Alberto Pincherle
. È quella fra le scienze teologiche, la quale fa oggetto di studio speciale i Padri della Chiesa (v.). Sorta come ramo distinto della teologia in ambiente luterano, dove [...] caso di ricordare le prime edizioni a stampa di testi patristici e il grande impulso che ad esse venne dai grandi umanisti, tra i quali nomineremo, uno per tutti, Erasmo da Rotterdam. Un impulso ulteriore venne dalla Riforma, con le controversie ch ...
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Umanista tedesco e poeta latino, nato il 1° febbraio 1459 a Wipfeld presso Schweinfurt, morto il 4 febbraio 1508 a Vienna. A diciassette anni fuggì dalla casa paterna, e studiò dapprima a Colonia (1477) [...] (1484) con Rudolf Agricola. Dopo la morte di questi, condusse quella vita errabonda che caratterizza la maggior parte degli umanisti tedeschi; e, a Lipsia, nel 1480, pubblicò il suo primo scritto: Ars versificandi et carminum, che lo rese celebre ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...