. Locuzione bibliografica che equivale a libro pubblicato in più esemplari mediante la stampa e posto in commercio, o comunque diffuso, da organismi librarî (v. editore).
Le varie caratteristiche delle [...] in Italia coincise col fervore degli studî e con la grande ricerca dei classici latini e greci per opera degli umanisti, cosicché, fatta eccezione per pochissimi testi, moltissimi di questi classici vennero in luce per la prima volta appunto in ...
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PEDANTESCA, LETTERATURA
Enrico Carrara
. Sotto questa denominazione si possono raggruppare certe espressioni letterarie caricaturali, affini bensì ma distinte, e aventi per carattere comune l'uso del [...] tentava di riaccostarlo al nobile modello. Ce ne dànno esempio le lettere private e in generale le prose d'umanisti, pur petrarchescamente squisiti nelle poesie; ma tipica in questo genere è l'Hypnerotomachia Poliphili (v. colonna, francesco). È un ...
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SOMMARIVA, Giorgio
Manlio Torquato Dazzi
Letterato, appartenente ad antica famiglia veronese, che ebbe per alcun tempo dominio sull'Isola di Andro.
Giovane amò Laura Loredan, Angela Maffei e altre donne [...] la repubblica veneta. Ebbe inimicizie e subì un lungo esilio. Morì dopo il 1497.
Il S. ebbe corrispondenza poetica con umanisti e scrisse versi d'amore anche per altri. Amò stampare in opuscoli e fogli volanti, oggi rarissimi, "verseggiate riduzioni ...
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LANG, Matthäus
Giovanni Battista Picotti
Nato nel 1468 in Augusta da una famiglia borghese che, nobilitata nel 1498, prese il cognome di von Wellenburg, studiò lettere e giurisprudenza e, dottore nel [...] nella convocazione del concilio scismatico di Pisa. Venuto in Italia nel 1511 a trattare della pace, fu deriso dai raffinati umanisti come "barbaro" e fatto segno a sconce beffe e a intrighi disonesti. Ma esteriormente il "bello et biondo" "Gurgense ...
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VITEZ János
Giulio de Miskolczy
Umanista ungherese. Nato verso il 1408 a Sredna, fu dal 1433 notaio della cancelleria regia e segretario dei diversi sovrani succedutisi. Nel 1445 fu nominato vescovo [...] 1471 a una congiura contro il re. Morì cardinale il 9 agosto 1472 a Esztergom.
V. fu il primo cosciente umanista ungherese che introdusse nello stile dei discorsi e della cancelleria l'imitazione dei modelli classici. La formazione del suo spirito ...
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COTRUGLI (Contrugli, Cotrulli, Kotrulja, Kotruljević, Kotrulj, Kotruljić), Benedetto (Benko)
Michele Luzzati
Figlio di Giacomo e di Nicoletta Illich, nacque a Ragusa, (Dubrovnik), forse intorno al 1410, [...] il C. stese più di un lavoro letterario, di cui abbiamo solo indirettamente notizia.
Latina, e su di un tema caro agli umanisti, era un'opera, De uxore ducenda, anteriore al 1458, cui il C. accenna nel sesto capitolo della sua opera sulla mercatura ...
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SOZZINI (Socini), Mariano il Vecchio
Paolo Nardi
SOZZINI (Socini), Mariano il Vecchio. – Nacque a Siena, dove fu battezzato il 12 agosto 1397, da Sozzino di Giovanni di ser Mino e da Margherita Malavolti.
La [...] ai bagni di Petriolo, dove ebbe modo di incontrare gli umanisti Leonardo Bruni e Berto Ildibrandini e il cardinale Giuliano Cesarini, i suoi stretti rapporti con molti e autorevoli umanisti e i suoi molteplici interessi culturali, egli analizzò ...
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CAPRIOLO (Caprioli, Cavriolo), Elia
Mirella Giansante
Nacque a Brescia nella prima metà del sec. XV da Guelmino e da Caterina Pedaria, in una nobile ed agiata famiglia di radicati principi religiosi [...] materie giuridiche. Nell'ultimo decennio del secolo fu tra i maggiori esponenti locali, stimato da molti fra gli umanisti bresciani che si raccoglievano intorno all'Accademia dei Vertumni, da Battista Mantovano al Manuzio. Testimonianza di questa ...
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Skinner, Quentin
Maurizio Viroli
Politologo e storico britannico, nato a Oldham, nel Lancashire, nel 1940. Dopo avere insegnato scienze politiche e storia moderna a Cambridge, dal 2008 è professore [...] un libro sui generis, per S. il significato rivoluzionario dell’opuscolo consiste nell’esplicito attacco rivolto alla dottrina degli umanisti, secondo la quale il principe che intenda conservare il proprio Stato e ottenere gloria perenne è tenuto a ...
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. Uomini che cercano ventura per il mondo, ogni tempo ne ha prodotti: ma il secolo classico degli avventurieri è il Settecento; e ne abbiamo un riflesso anche nella nostra letteratura di quel secolo: da [...] Gritti ne fece la parodia.
Inutile perciò, come qualcuno ha fatto, avvicinare gli avventurieri del Settecento agli umanisti del Quattrocento, ai cerretani del Cinquecento, ai politici cortigiani del Cinque e del Seicento, ai libellisti accattoni ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...