CAYADO, Enrico
Nicola Longo
Nato a Lisbona nella seconda metà del sec. XV da Alvaro e da una Anna, rientra nel novero dei tanti umanisti della letteratura italiana tardoquattrocentesca per il suo breve [...] Cavicchi, Un umanistaportoghese in Italia, in Ann. del liceo I. Sannazzaro di Napoli, 1923-24, pp. 17-33; P. Verrua, Umanisti ed altri "studiosi viri" italiani e stranieri, Ginevra 1924, pp. 107 ss.; A. Farinelli, Divagaz. Erudite,Torino 1925, p. 271 ...
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Critico letterario (Anita, Iowa, 1881 - Dunewood, Michigan, 1926); studiò a Harvard dove subì l'influenza di I. Babbitt e altri cosiddetti nuovi umanisti, come si può vedere nelle opere Matthew Arnold [...] how to know him (1917) e On contemporary literature (1917). Polemizzò con H. L. Mencken, al quale tuttavia successe nel 1924 quale direttore del supplemento letterario del Herald Tribune. Del resto S. ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] Books in Italy 1465-1515, in The Painted Page, a cura di Jonathan J.G. Alexander, London 1994, pp. 35-47. L'umanista pistoiese Girolamo Rossi, amico di Marsilio Ficino e di Ermolao Barbaro, si fece a Venezia, ove soggiornò tra il 1480 e il 1495 ...
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SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] della unicità della forma essenziale. Mentre i seguaci dell'agostinianesimo pretendevano che vi fosse anche nello spirito e nell'anima umana una combinazione di materia e forma e che oltre all'anima spirituale vi fosse nell'uomo per lo meno anche ...
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RINASCENZA
H.L. Kessler
L'idea di r. è strettamente connessa con il concetto stesso di Medioevo, che venne introdotto dagli umanisti del sec. 15° per definire il periodo che separava la loro epoca dal [...] probabile prototipo del sec. 4°, ma ne ricrea anche l'uso raffinato della luce, l'eleganza descrittiva e il concetto delle forme umane. Un altro compendio astrologico prodotto a Metz tra l'820 e l'840 (Madrid, Bibl. Nac., 3307) conserva nell'uso del ...
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POLIZIANO, Angiolo
Enrico Carrara
Agnolo di Benedetto nacque il 14 luglio del 1454 a Montepulciano da una famiglia popolana, che poi fu detta "dei Cini", ma che al padre e a lui piacque di denominare [...] (Stanze, II, 75). Il P. infatti deve primamente la sua fama alla traduzione dell'Iliade.
Era un'antica aspirazione degli umanisti, codesta: e ci avevano insieme spese invano le loro forze, male armate quanto alla filologia, il Petrarca e il Boccaccio ...
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Club di Roma
Fabio Catino
Organizzazione senza scopo di lucro e senza finalità politiche o religiose, aperto ai contributi intellettuali di scienziati e umanisti, economisti e politici, uomini d’affari [...] e persone della società civile. È stato il primo forum internazionale ad affrontare le problematiche dello sviluppo su scala globale. Fondato a Roma nel 1968 dall’economista italiano A. Peccei (➔) e dallo ...
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GRIMANI, Marino
Giampiero Brunelli
Nacque a Venezia intorno al 1488 da Girolamo e da Elena Priuli. La sua formazione fu affidata a importanti umanisti come Gregorio Amaseo, M. Masuro, Girolamo Aleandro. [...] Nel 1504 il G. fu condotto dallo zio, il cardinale Domenico, a Roma, dove fu istruito da Scipione Forteguerri, un amico di Aldo Manuzio; rimase invece senza successo il tentativo di ottenere che si impiegasse ...
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MARRASIO, Giovanni
Remigio Sabbadini
Poeta, nato a Noto (Sicilia) verso il 1405, morto ivi dopo il 1457. A vent'anni si trovò, come altri umanisti, a dovere scegliere tra le armi e le lettere. Scelse [...] le lettere e si recò a Siena a frequentare i corsi delle arti nel 1425, quando stava per allontanarsene il Panormita. Nei primi mesi del 1430 si trasferì a Firenze, forse per continuarvi gli studî; ma ...
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post-umanista
(post umanista), s. m. e f. e agg. Chi o che tende a superare i limiti e la centralità dell’uomo.
• Per i post-umanisti, invece, trasformare il proprio corpo, migliorarlo e «aumentarlo» [...] dominati dalla Young british art. In consonanza con i protagonisti di quel gruppo, Hirst muove dalla lezione dei post umanisti: Francis Bacon e Lucien Freud. Lavora sulla corporeità. (Vincenzo Trione, Corriere della sera, 26 novembre 2010, p. 56) • è ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...