facèzia Motto arguto, frase spiritosa. Già nell'antichità si raccolsero f. come quelle di Cicerone; f. si ritrovano poi nella novellistica neolatina. Alle f. G. Boccaccio dedicò la 6a giornata del Decameron; [...] nel Quattrocento umanisti come P. Bracciolini e A. Poliziano raccolsero e inventarono f.; nel Cortegiano B. Castiglione costruì una teoria esemplificata della f. quale arte fondamentale per l'uomo di società. ...
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Poeta e critico francese (Caen 1555 - Parigi 1628). Dopo aver studiato giurisprudenza in Francia e in Germania, si pose al servizio del duca d'Angoulême (1576), trasferendosi a Aix, dove si legò a magistrati [...] umanisti. Nel 1605 divenne poeta di corte. La sua opera non è copiosa: il poemetto, poi rinnegato, Les larmes de Saint-Pierre (1587), a imitazione del poema di Tansillo, le stanze della Consolation à M. du Périer per la morte della figlia (che è la ...
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VALENCIA, Pedro de
Umanista spagnolo, nato a Zafra (Badajoz) nel 1555, morto a Madrid nel 1620. Fatti gli studî a Cordova e poi all'università di Salamanca, il V. entrò in contatto con gli umanisti dell'epoca, [...] specie con Arias Montano, che gli fu maestro d'ebraico e di esegesi biblica. Nel 1607 Filippo III lo chiamava a corte, nominandolo cronista del regno.
Il V. s'acquistò rinomanza con un'opera speculativa: ...
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CASSARINO, Antonio
Gianvito Resta
Nacque a Noto, una cittadina del Siracusano, verso la fine del Trecento.
Il C. fu, quindi, concittadino (oltre che contemporaneo) di una cerchia di letterati decisamente [...] , è spia una sua lettera a un allievo, appartenente ad una delle famiglie più nobili della città, Prospero Adorno: in essa l'umanista, seppur tra i veli di una tematica pedagogica assai in voga, attesta il suo impegno d'insegnante e la sua fede nella ...
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Trasformazione di un nome proprio, o più spesso di un cognome, mediante traduzione in altra lingua, per lo più mediante latinizzazione o grecizzazione (per es. Trapassi mutato in Metastasio ecc.). La m. [...] fu frequente soprattutto tra gli umanisti o tra i membri di accademie. ...
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Umanista greco (n. Tessalonica - m. 1400 circa). Figura importante della corte dei Paleologhi, cercò di stringere legami tra Costantinopoli e l'Occidente. Avversò gli esicasti; si avvicinò poi alla Chiesa [...] romana, e fu sostenitore dell'unione. Amico degli umanisti italiani, contribuì alla diffusione della cultura greca in Italia. Lasciò opere filosofiche e teologiche e un ricco epistolario. ...
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Uomo politico e umanista (Vigevano 1350 circa - Treviglio 1427). Segretario dal 1391 dell'arcivescovo Pietro Filargo (poi Alessandro V), e dal 1402 di Giov. Maria Visconti; podestà di Treviglio (1422 e [...] 1427). Fu in Lombardia uno dei primi umanisti; amico del Crisolora; lasciò orazioni, trattati e dialoghi morali, tra cui 4 libri De Republica, la traduzione della Repubblica di Platone, e lettere, importanti per la storia della cultura. ...
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Poeta francese (Parigi 1425 circa - ivi 1466); autore del mistero drammatico Destruction de Troye lagrant (1452-54; pubbl. 1484) di 30.000 versi, del poema allegorico La forrest de tris tesse (perduto), [...] e di versi latini; fu in relazione con umanisti italiani. ...
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Bizantinista (Piacenza 1918 - Milano 1979); prof. di filologia bizantina (1955), poi di letteratura greca (1973) nell'università Cattolica di Milano. Ha pubblicato testi (De Thematibus di Costantino Porfirogenito, [...] 1952; Scholia vetera in Hesiodi carmina, 1955; i Panegirici epici di Giorgio di Pisidia, 1959), ricerche su umanisti (Leonzio Pilato tra Petrarca e Boccaccio, 1964; Martino Segono di Novi Brdo, vescovo di Dulcigno, post., 1981) e le testimonianze di ...
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Umanista (Firenze 1364 circa - ivi 1437). Protetto da Cosimo de' Medici, si dedicò attivamente all'incremento degli studî classici a Firenze; ricercò e trascrisse codici in compagnia del Traversari e in [...] un viaggio nel Veneto intrapreso nel 1430-31; fu in relazione con i maggiori umanisti contemporanei; raccolse monete e antichità e una ricca biblioteca che destinò morendo a pubblica utilità, e che, acquistata da Cosimo, ebbe sede in S. Marco. Ci ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...