. È la disciplina che tratta degli stemmi, e si divide in due parti: storia degli stemmi, cioè sorgere, fiorire, decadere del loro uso; e regole araldiche che ne disciplinano la forma, le figure e gli [...] motti. Per l'Italia, la pubblicazione migliore, quella di Umberto Dallari, Motti araldici editi di famiglie italiane, Roma, 1922 quali vennero allora confermati i titoli nobiliari. b) Il codice Barbaro arbori dei patrizî veneti. c) Il codice n. 794 ...
Leggi Tutto
È nato a Pescara il 12 marzo 1863 da Luisa de Benedictis e da Francesco Paolo D'Annunzio (che, nato nella famiglia Rapagnetta, prese il cognome D'Annunzio che era del nonno Antonio da cui fu legittimato: [...] in quello stesso anno vede la luce a Prato un'Ode a re Umberto. Nel 1880 appare ancora, a Pistoia, una piccola raccolta di poesie dal in cui si afferma prepotentemente la sua ispirazione di barbaro ingenuo in accesa e anelante comunione col mare, con ...
Leggi Tutto
PASSAPORTO
Gian Piero BOGNETTI
Ferdinando Umberto DI BLASI
. Storia. - Il nome è relativamente recente (indicò dapprima soltanto una licenza concessa a navi) e recente è pure l'adozione di tipi fondamentalmente [...] fa allo straniero (dove esso era considerato nemico, il passaporto assumeva il valore dell'odierno salvacondotto: così per il barbaro, non alleato né tributario, nell'Impero romano o per lo straniero infedele nell'Islām), dagli organi che lo emanano ...
Leggi Tutto
NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] quest'ultimo che poco si intonava al suo comportamento da "barbaro". Pertanto la presentazione dell'elezione di N. come una , che nell'862, appena quindicenne, aveva sposato la vedova di Umberto, conte (forse) di Nevers, senza il consenso del padre ma ...
Leggi Tutto
Gli Ebrei e la città
Donatella Calabi
I luoghi, i traffici, la convivenza di più «nationi»
La mobilità degli Ebrei italiani è singolarmente elevata nel corso del Seicento; essa è sensibile alle altalenanti [...] anche con i nobili colti veneziani. Ermolao Barbaro, uomo notoriamente attento al suo denaro, era , Il ghetto veneziano nel ’700 attraverso i catastici, Roma 1981, pp. 48-56; Umberto Fortis, Il ghetto in laguna, Venezia 1967, tab. p. 80.
50. A.S ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Italiani e stranieri
Molto tempo fa ho avuto fra le mani un libro sulla spedizione dei [...] mai sinonimo di straniero, perché indicava tutto ciò che non era romano ma neanche greco (e anzi, nel suo senso originario barbaro per i Greci includeva anche i Romani, i quali lo sapevano benissimo, e un po’ ci pativano).
Escluso dunque barbarus, in ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fil rouge dell’età umanistico-rinascimentale, la riflessione sulle arti anima ininterrotta [...] quello antico dell’arte egizia, greca, romana) verso la perfezione naturalistica: la prima, “maniera vecchia”, “gotica” o “barbarica” (infanzia dell’arte), da Cimabue a Giotto (fine XIII-XIV sec.); la seconda, “moderna”, della “rinascita” (giovinezza ...
Leggi Tutto
BRANCA, Vittore
Franco Cardini
Nacque a Savona il 9 luglio 1913 da Antonio, ingegnere, direttore del centro di studi dell’ILVA di Priamar, e da Lucia Branca, figlia dello scultore Giulio, sua lontana [...] quale era stato fondatore e a lungo segretario generale insieme con Umberto Bosco, e tra 1979 e 1985 dell’Istituto veneto di scienze nelle edizioni critiche tanto degli scritti di Ermolao Barbaro, quantodella Amorosa Visione del Boccaccio, uscita nel ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La drammaturgia tragica cinquecentesca nasce dal tentativo umanistico di dare nuova [...] dell’immaginario cristiano e pagano. Con maggior compostezza formale la via della tragedia “storica” è battuta anche da Daniele Barbaro, autore di una Tragedia sulla presa di Buda (1541). Nel 1546 il benedettino Francesco Buonamonte, divenuto nel ’25 ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] in quanto prodotto della «forza», non nascondeva il suo volto «barbaro» sotto lo schermo formale delle «leggi», come l’altro), del ‘nuovo corso’ degli studi cuochiani, Napoli, Milano (intorno ad Antonino De Francesco), Pisa (intorno a Umberto Carpi). ...
Leggi Tutto
forcolandia
s. f. (spreg.) Il Paese delle forche; espressione usata da Umberto Bossi nei confronti dell’Unione europea, in merito alle scelte prospettate per il mandato di cattura comunitario. ◆ Non sono mancati riferimenti polemici contro...
iperlaicista
(iper-laicista), agg. Che sostiene a oltranza l’autonomia di giudizio da scelte aprioristiche, ideologiche e religiose. ◆ Le ragioni multiformi del no olandese, con un connubio incrociato tra incubi razzisti di destra e difesa...