LUCATELLI, Luigi
UmbertoBosco
Scrittore e giornalista, figlio di Annibale, nato il 21 gennaio 1877 a Roma, dove morì il 3 agosto 1915. Popolarissimo è un suo tipo, quello del "cittadino che protesta", [...] Oronzo E. Marginati, umile travet abituato a esser calpestato, che interviene a discutere gli argomenti del giorno con solido ma limitato buon senso, in una sua lingua che ricalca umoristicamente il dialetto ...
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. Pseudonimo di Eva (Evelina) Cattermole, nata a Firenze il 26 ottobre 1849. Col suo nome pubblicò nel 1867, a Firenze, Canti e ghirlande: poco più che tentativi. Separatasi nel 1875, in seguito a un tragico scandalo, dal marito Francesco Eugenio Mancini, visse a lungo nell'ombra, finché un volume di Versi (Roma 1883) pubblicati con lo pseudonimo che non abbandonò più, suscitò gran clamore. Oscillante ...
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Poeta, nato a Casal Monferrato il 4 febbraio 1845, morto suicida a Torino il 2 luglio 1905. Studiando legge a Pavia strinse amicizia con molti dei cosiddetti scapigliati, massime con E. Praga e con A. Boito, e con essi mantenne relazioni anche quando si trasferì a Torino, dove, divenuto magistrato, trascorse quasi tutta la sua vita.
Sotto l'austerità dei suoi versi si sente un dolore contenuto e profondo. ...
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Letterato calabrese, nato a Serra Pedace (Cosenza) il 29 marzo 1799, morto a Langenschwalbach (Assia) il 29 luglio 1868. Autore di tragedie (Ferrante, Sergio, Ludovico il Moro, Il Bosco di Dafne), di moltissime [...] liriche, di qualche discorso letterario, il C. è noto soprattutto per un poemetto, L'abate Gioacchino, col quale occupa un posto notevole in quel romanticismo calabrese che ha, pur nell'esasperazione talvolta ...
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PRATI (de' Prati), Giovanni
UmbertoBosco
Poeta, nato a Campomaggiore nelle Giudicarie (Trento), il 27 gennaio 1814; morto a Roma il 9 maggio 1884. Dasindo, che il P. soleva indicare come suo paese [...] nativo, è un villaggio, poco distante da Campomaggiore, dov'era la casa paterna e la residenza abituale della sua famiglia.
Studiò prima a Trento, poi assai malvolentieri legge a Padova, ma non arrivò ...
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IMPROVVISAZIONE
UmbertoBOSCO
Musica. - L'arte di comporre eseguendo (le origini della quale son quelle della stessa musica) nella storia musicale dell'era nostra si manifesta già negli organa (v.) [...] improvvisati dai cantori medievali sul canto liturgico. Si ritrova nelle analoghe diminuzioni (v.) della scuola di S. Gallo e delle irlandesi e francesi, e poi, via via attraverso i secoli, nelle fioriture ...
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GUERZONI, Giuseppe
UmbertoBosco
Patriota e letterato, nato a Mantova il 27 febbraio 1835, morto a Montichiari il 25 novembre 1886.
Volontario nel 1859 tra i cacciatori delle Alpi, fu l'anno dopo dei [...] Mille; seguì poi Garibaldi sino ad Aspromonte, ebbe da lui delicati incarichi e fu per qualche tempo suo segretario; partecipò alle campagne del 1866 e del 1867. Fu deputato dal '65 al 1874, quando fu ...
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GOZZANO, Guido
UmbertoBosco
Poeta, nato a Torino il 19 dicembre 1883, morto ivi il 9 agosto 1916. Già a vent'anni, mentre studiava legge all'università di Torino, era minacciato dalla tisi che poi [...] lo trasse alla tomba. Raccolse i suoi primi versi in La via del rifugio (Torino 1907). Viaggiò poi molto per curarsi (le sue impressioni di un viaggio in India furon raccolte in Verso la cuna del mondo, ...
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PARZANESE, Pietro Paolo
UmbertoBosco
Poeta, nato ad Ariano di Puglia l'11 novembre 1809, morto a Napoli il 29 agosto 1852. Dedito al suo ministero sacerdotale e agli studî, il P. trascorse quasi intera [...] la sua vita ad Ariano, donde si mosse solo per frequenti gite a Napoli, assai apprezzato nei circoli letterarî di quella città, e presto largamente popolare. Come la sua vita, così la sua poesia è circoscritta ...
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MALPICA, Cesare
UmbertoBosco
Letteratoi nato nel 1804 a Capua, morto a Napoli il 12 dicembre 1852. Laureato in legge a Napoli, esercitò la professione di avvocato a Salerno dal 1833 al 1835; tornò [...] quindi a Napoli. Dotato di una certa cultura, assimilatore rapido e superficiale della poesia altrui, massime di quella francese a lui contemporanea, fecondo poligrafo, giornalista, improvvisatore, il ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...