Gruppo linguistico indoeuropeo che comprende la lingua degli antichi Umbri, la lingua osca delle genti di stirpe sannitica (Sanniti, Campani, Lucani, Bruzi), i dialetti di Sabini, Equi, Ernici, Volsci, [...] Marsi, Vestini, Marrucini e Peligni. Oltre che da isolate glosse, queste lingue sono note da un’abbondante documentazione epigrafica. Tra i testi più importanti, per l’umbro, le Tavole iguvine, per l’osco, ...
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Sanscritista (Leschnitz, Slesia, 1822 - Bonn 1907); allievo di F. Bopp, di C. Lachmann e di A. Boeckh, iniziò le sue indagini con studî sui primi monumenti linguistici umbri (1849-1851). Dal 1850 libero [...] docente all'univ. di Berlino, fondò nel 1851 con A. Kuhn la Zeitschrift für vergleichende Sprachforschung; prof. a Edimburgo (1862) e a Bonn (1875), l'A. ha legato soprattutto il suo nome alla prima edizione ...
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Umbria Regione dell’Italia centrale (8464 km2 con 870.165 ab. nel 2020, ripartiti in 92 Comuni; densità 103 ab./km2). Priva di sbocco al mare, confina a N con Toscana e Marche, ancora con le Marche a E, [...] . Quest’ultima durante il 9° sec. passò alla Chiesa, che tentò fin da questo periodo di affermare la sua autorità sui territori umbri. Tra i sec. 11° e 12° il fenomeno comunale si appoggiò al papato, che nel 1198, con Innocenzo III, stabilì il suo ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] centrale dove si registrava «un uso del dialetto in famiglia superiore alla media nazionale (rispettivamente 56,1% nelle Marche e 52,6% in Umbria)» (media nazionale 48,5%). Ma c’è di più: se infatti, fra il 2000 e il 2006, è scesa quasi ovunque la ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] confine settentrionale coincide con la linea Roma-Ancona (cfr. Loporcaro 2009: 139-140).
L’area dialettale mediana comprende quindi il Lazio, l’Umbria e le Marche ad est e a sud di questo confine, con esclusione oggi dell’area laziale di sud-est, già ...
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VENETI (lat. Veneti; gr. Οὐένετοι, ‛Ενετοί, 'Ενετοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Il nome di Veneti indica le popolazioni indoeuropee diverse dalle italiche e dalle celtiche, stabilite nella pianura [...] questa civiltà "veneta" sia stata fin dal principio esclusivamente veneta o non piuttosto umbra (v. umbri), perché data la comune origine e la possibilità che il cammino di Umbri e Veneti verso l'Italia sia stato press'a poco lo stesso, non è detto ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] , in Come parlano gli italiani, a cura di T. De Mauro, Scandicci, La Nuova Italia, pp. 25-33.
Vignuzzi, Ugo (1997), Lazio, Umbria and the Marche, in The dialects of Italy, edited by M. Maiden & M. Parry, London - New York, Routledge, pp. 311-320 ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] gli Etruschi, i quali durante l’ultima età monarchica dominarono direttamente anche a Roma. Tra i secondi gli Osco-Umbri, sovrappostisi nell’Italia centro-meridionale ai più antichi immigrati Protolatini, e affiancatisi nel Lazio ai Latini, con cui ...
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(lat. Italici) Antica denominazione comprensiva delle popolazioni dell’Italia centro-meridionale, eccettuati gli abitanti delle Puglie (Iapigi), gli Etruschi e i coloni greci (Italioti) trapiantatisi nelle [...] lusso delle abitazioni e dagli apprestamenti tombali (Arpi, Ruvo, Canosa, Egnazia). In Italia centrale l’affioramento degli Umbri provoca, sul versante tiberino, la formazione di città di ‘frontiera’ esemplate sul modello etrusco (Todi). Sul versante ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] La desinenza -iamo della prima persona plurale del presente indicativo, tipicamente fiorentina, comincia ad apparire in testi non toscani, dall’Umbria al Veneto a Napoli; lo stesso si dica dell’➔anafonesi (chiusura di é e di ó, rispettivamente da i e ...
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umbro
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Umber -bri]. – Dell’Umbria: 1. Con riferimento all’Umbria moderna, regione interna dell’Italia centrale con capoluogo Perugia: il territorio u., l’economia u., il paesaggio u.; la popolazione u., e, come...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...