Voce
Lorenzo Calvi
La voce è un fenomeno sonoro prodotto da uno strumento a fiato e da una cassa di risonanza: lo strumento è rappresentato dalla laringe, tubo cartilagineo, che regola il passaggio [...] fonologico (per es., mālus, "melo", mălus, "cattivo"), attualmente lo si osserva soltanto in poche lingue europee (ceco, ungherese ecc.). In italiano la quantità può costituire una semplice variante fonetica tra due vocali ugualmente accentate (per ...
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LEONI, Franco
Johannes Streicher
Nacque a Milano il 24 ott. 1864 da Alberto. Studiò composizione con Amilcare Ponchielli presso il conservatorio di Milano, ove il padre era docente di canto, diplomandosi [...] Edgar Allan Poe, mentre il 3 febbr. 1910, al teatro Carlo Felice di Genova, fu rappresentata Tzigana, "scene dalla vita ungherese" in quattro atti su libretto di Paul Ferrier, tradotto da Ettore Moschino. Pubblicata dall'editore Chappell, come già L ...
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PELLICCIA, Arrigo
Renato Ricco
PELLICCIA, Arrigo. – Nacque a Viareggio il 20 febbraio 1912 da Apsido e da Emilia Veronesi.
Arrigo Pelliccia fu avviato agli studi musicali dal padre, violinista stimato [...] peculiare di Pelliccia, distante da una certa prassi esecutiva tipica di altre scuole violinistiche, come quella boema e ungherese. Nel 1933 fu a Berlino, invitato da Wilhelm Furtwängler alla testa dei Berliner Philharmoniker per eseguirvi il ...
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DEL PUENTE, Giuseppe
Carlo Matteo Mossa
Nacque a Napoli il 30 genn. 1841. Secondo alcuni autori (La musica. Diz.; Enc. d. musica Ricordi), compì gli studi musicali da autodidatta, mentre secondo altri [...] stagione, conclusasi il 28 luglio con il Flauto magico di Mozart, e caratterizzata dalla presenza trionfale della cantante ungherese Etelka Gerster, il corrispondente scriveva: "Compagno alla Gerster in quasi tutti i suoi trionfi, che si può dire ...
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CLEMENTI, Aldo
Raffaele Pozzi
Nacque a Catania il 25 maggio 1925. Il nonno Gesualdo Clementi, noto chirurgo, si laureò a Napoli nel 1871 e completò la sua formazione in varie sedi all’estero; professore [...] Tre piccoli pezzi (Omaggio a Bartók) per pianoforte a quattro mani, che testimoniano l’ingresso del compositore ungherese negli interessi e nell’orizzonte formativo del musicista.
Nel 1951 Clementi incontrò Goffredo Petrassi, che a Bolzano era ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] di Bizet, F. Dubois, H. Wieniawski e V. D'Indy. Se consta che il C. fu attratto dal pianista ungherese Ketten, discepolo del conterraneo Heller, non è da escludere che il "petit italien" (come lo chiamavano i condiscepoli affettuosamente), come ...
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PATTI, Adela Juana Maria, detta Adelina
Giancarlo Landini
PATTI, Adela Juana María, detta Adelina. – Soprano, prima donna assoluta, una delle più grandi di tutti i tempi; appartenne a una illustre famiglia [...] 1884), con la quale volle smentire la diceria che tra i maestri di canto della Patti ci fosse stato un musicista ungherese (alludeva forse allo Strakosch?). A suo dire, la giovane cantante era stata educata da tre maestri: Elisa Valentini Paravalli ...
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LONGO
Annunziato Pugliese
Primo musicista di questa famiglia fu Achille senior, che nacque a Melicuccà, presso Reggio di Calabria, il 23 febbr. 1832. Rimasto orfano in tenerissima età, passò l'infanzia [...] , op. 12; Album lyrique, op. 16; Nupitalia, suite di tre pezzi, op. 20; 24 piccoli pezzi, op. 24; Variazioni su un tema ungherese, op. 34; 12 studi di terze, op. 35; 24 piccoli studi di arpeggi, op. 37; 24 pezzi caratteristici, op. 40; 6 studi di ...
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CURCI, Giuseppe
Maria Primiceri
Nacque a Barletta (Bari) il 15 giugno 1808 da Angelo e da Irene Cortese.
Ricevette i primi insegnamenti musicali dallo zio Leonardo che gli insegnò anche la chitarra [...] si fermò due anni impartendo lezioni di canto a esponenti della migliore aristocrazia locale. Durante la permanenza nella capitale ungherese continuò a comporre musica da camera e didattica tra cui il Petit solfège, un'opera diffusa anche in Francia ...
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forme musicali
Ennio Speranza
I diversi modi di organizzare i suoni nella storia della musica
L'organizzazione dei suoni ha dato vita con il passare dei secoli a diverse forme musicali. Tragedia greca, [...] moderna i compositori inventano anche nuove forme sempre più personali. Un esempio è la forma ad arco dell'ungherese Béla Bartók che costruisce spesso le sue musiche in modo simmetrico (ABCBA).
Menzioniamo inoltre gli esperimenti dell'americano ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
orbanizzare v. tr. Conformare ai modelli, alle proposte e alle scelte del politico ungherese Viktor Orbán || orbanizzarsi v intr. pron. Conformarsi alla linea politica e ai comportamenti del politico ungherese Viktor Orbán. ♦ Matteo Renzi bolla...