Figlio (Carskoe Selo 1796 - Pietroburgo 1855) di Paolo I. Il regno di N. non segnò alcuna riforma sostanziale della costituzione e della vita interna di Russia: il suo sforzo maggiore si volse alla difesa [...] divenne parte integrante dell'impero russo. Nel 1848-49 lo zar aiutò l'Austria a reprimere il movimento nazionale ungherese. L'interesse sempre maggiore delle potenze europee alla questione d'Oriente e l'influenza anglo-francese a Costantinopoli ...
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Nazione
RRosario Romeo
di Rosario Romeo
Nazione
sommario: 1. Nazioni e nazionalismi alla prova della seconda guerra mondiale. 2. Il dopoguerra: a) vincitori e vinti; b) la divisione della Germania e [...] significative di ritorno a una qualche collaborazione fra i popoli danubiani. Ma dopo il 1956 il regime comunista ungherese, definitivamente compromesso in senso filosovietico, ha potuto giovarsi assai poco dell'ondata di nazionalismo che in tutti i ...
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GRADENIGO, Giovanni
Franco Rossi
Figlio di Nicolò di Bartolomeo, protagonista di primissimo piano della vita politica e diplomatica veneziana della seconda metà del secolo XIV, nacque a Venezia con [...] la nomina di un bailo in sua vece.
Il 22 novembre dello stesso anno, mentre ancora si protraevano le ostilità con gli Ungheresi, il G. fu eletto dal Pregadi, unitamente a Pietro Trevisan e al cancelliere Benintendi de' Ravagnani, ambasciatore al re d ...
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CONTARINI, Andrea
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque a Venezia nei primissimi anni del '300 dal patrizio Nicolò, appartenente al ramo di S. Paternian. Dei suoi quattro fratelli maschi, Tommaso, Marino, [...] fece parte dal 25 novembre; quella, al ritorno dall'Ungheria nel febbraio 1357, per impostare le trattative con i messi ungheresi giunti a Venezia; quella infine che tra il maggio e il giugno 1358 preluse alle già citate missioni al Carrarese e ...
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CASTALDO, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Figlio di Carlo e di Mariella de Raynaldo, nacque nel 1493 nel borgo di Cesinola, presso Cava dei Tirreni. Nel 1515 si trasferì a Napoli, dove si arruolò [...] e spregiudicata politica dell'ungaro-croato Giorgio Martinuzzi era riuscita a conservare un residuo di autonomia all'antico regno ungherese sottoposto al doppio urto degli Asburgo e del sultano. Anche dopo che, con la morte di Giovanni Szapolyai ...
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GATARI, Galeazzo
Isabella Lazzarini
Figlio di Andrea di Montino, nacque probabilmente nel 1344 a Padova da un ramo della cospicua famiglia bolognese che si era trasferito a Padova.
Il nonno del G., [...] , a Pisa, a Firenze e a Ferrara. A nome del vescovo di Siena, ambasciatore del papa, nel 1373 chiese al voivoda ungherese Stefano, che si trovava a Padova con 2000 ungari in soccorso di Francesco il Vecchio contro Venezia, di non porgere aiuto allo ...
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Christopher Hein
Identikit del rifugiato
Quali sono, chi sono, dove vanno i migranti che bussano alle porte dell’Europa? L’attuale migrazione di massa ha posto la UE di fronte alla necessità di adottare [...] corpo del piccolo Aylan, riverso sulla spiaggia di Bodrum in Turchia, invita alla riflessione. I migranti, dopo il blocco ungherese dei treni, si mettono in marcia verso l’Austria; la Germania dichiara di essere nelle condizioni di accogliere 500.000 ...
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GRIOLI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mantova il 4 apr. 1825 da Luigi e da Livia Nardini. Giovane lavorante in un negozio di pollami, fu probabilmente indotto dall'esempio del fratello Giovanni [...] sentimento antiaustriaco; nell'aprile 1854 fu però arrestato a Lodrino, presso Brescia: trovato in possesso di lettere di Mazzini e dell'ungherese L. Kossuth, fu condotto in carcere a Mantova, dove attese per più di un anno il processo (nel corso del ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. Gli Unni
Ciro Lo Muzio
Gli unni
Nonostante abbia lasciato un’impronta duratura nella storiografia e nell’immaginario occidentali, [...] . d.C. Questa tesi, sviluppatasi inizialmente in ambito storiografico e filologico, ha trovato fautori anche nell’archeologia (soprattutto ungherese e russa), secondo i quali l’ipotesi di un movimento migratorio sarebbe suffragata dalla diffusione di ...
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BERNARDO, Alessandro
Gino Benzoni
Di famiglia "cittadina", nacque a Venezia nel 1632 da Andrea e da Laura Occioni. Suo padre era figlio di Alessandro, a sua volta figlio naturale del nobile Andrea Bernardo. [...] irresponsabili incursioni in territorio ottomano degli "ussari" - incapaci, osservava il B., di star "quieti" - avrebbero provocato nel settore ungherese.
Certo le occupazioni del B. non si limitavano a questioni di confine, a favori da chiedere o da ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
orbanizzare v. tr. Conformare ai modelli, alle proposte e alle scelte del politico ungherese Viktor Orbán || orbanizzarsi v intr. pron. Conformarsi alla linea politica e ai comportamenti del politico ungherese Viktor Orbán. ♦ Matteo Renzi bolla...