CONTARINI, Andrea
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque a Venezia nei primissimi anni del '300 dal patrizio Nicolò, appartenente al ramo di S. Paternian. Dei suoi quattro fratelli maschi, Tommaso, Marino, [...] fece parte dal 25 novembre; quella, al ritorno dall'Ungheria nel febbraio 1357, per impostare le trattative con i messi ungheresi giunti a Venezia; quella infine che tra il maggio e il giugno 1358 preluse alle già citate missioni al Carrarese e ...
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DELLA SCALA, Brunoro
Alfred A. Strnad
Figlio di Guglielmo - che era figlio illegittimo del signore di Verona e Vicenza, Cangrande (II) Della Scala - e della moglie di questo di cui si ignora il nome, [...] fatto che l'11 febbr. 1430 Sigismondo accolse il D. nuovamente nella sua famiglia con una pensione annua di 1.100 ducati ungheresi (ibid., n. 7635).
Nel maggio 1431 il re, che si trovava a Norimberga, incaricò il D. di aprire nuove trattative con la ...
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BUZZACARINI, Ludovico (Lodovico Ongaro; Alvise)
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Nacque, probabilmente a Padova, nella seconda metà del sec. XIV - forse verso il 1360 - da Arcoano e dalla faentina Nobilia Manfredi.
Sposatosi due [...] Nel 1410 il B. militava nell'esercito armato da Venezia per scongiurare l'invasione del Friuli da parte delle truppe ungheresi di Pippo Spano, inviate da Sigismondo d'Ungheria (imperatore dal 30 settembre di quell'anno) per suggestione di Marsilio da ...
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GIANNONE, Pietro Celestino
Mario Pecoraro
Nacque a Camposanto, piccolo comune sul Panaro nel Modenese, il 14 marzo 1791 (e non il 5 o 15 marzo 1792 come erroneamente riportato in quasi tutti i repertori [...] dell'inno patriottico dei carbonari Sei pur bella cogli astri sul crine e di un proclama in latino ai soldati ungheresi diretti a Napoli per reprimervi la rivolta.
Pesantemente interrogato dal capo della polizia ducale G. Besini (già poliziotto dei ...
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DE MARRA, Placido
Stefano Andretta
Nacque a Napoli intorno alla metà del sec. XVI da Giovanni Donato e Ippolita Carbone. Inesistenti sono le informazioni di rilievo sull'andamento della sua formazione [...] una pesante sconfitta dell'imperatore costretto, oltre all'assegnazione dei titolo, alla cessione dei territori austriaci, moravi e ungheresi al fratello. Nella sua residenza viennese in questo periodo l'attività del D. fu incentrata nella puntuale ...
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BUONDELMONTI (Montebuoni), Simone
Franco Cardini
Di antica famiglia magnatizia, nacque a Firenze nel 1387 da Andrea di Lorenzo e da Maddalena di Granello Ricasoli.
Suo padre nel 1393 aveva ottenuto [...] a Venezia, in Savoia e nel Monferrato per conchiudere la pace col Visconti, si giovava del B. e delle sue relazioni ungheresi per saggiare l'ambiente vicino all'imperatore.
Nel 1427 il B. era podestà di Perugia; nel frattempo il papa lo nominava ...
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ESTE, Taddeo d'
Franco Rossi
Figlio di Azzo di Francesco di Bertoldo, appartenente al ramo cadetto dei marchesi d'Este che riconosceva la sua origine in Francesco (m. 1312), secondogenito di Obizzo [...] Aquileia che, sollecitato dalla diplomazia milanese, si era spinto a recuperare, alla testa di più di 6000 uomini tra Ungheresi e, Tedeschi, almeno una parte del suo dominio temporale. Le autorità veneziane, in attesa del Carmagnola, trattenuto con ...
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BRUZZESI, Giacinto
Bruno Di Porto
Nato a Cerveteri il 17 dic. 1822 da Lelio e Barbara Ponziani, trascorse la fanciullezza a Civitavecchia e a Torrita, dove il padre amministrava i beni del principe [...] Mazzini e Kossuth.
Entrato infatti nel 1851 nella fortezza di Kutaja, col pretesto di effigiare in un cammeo l'esponente ungherese lì relegato, gli portò un messaggio di Mazzini con istruzioni per l'evasione. Dal canto suo il Kossuth dettò in quel ...
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FOSCARI, Giovanni
Giorgio Ravegnani
Patrizio veneziano, era figlio di Nicolò, uno dei quaranta cavalieri armati in Verona da Cangrande Della Scala in occasione delle feste indette per la conquista di [...] il controllo dei territori dalmati) nel 1356, egli si trovava ad Asolo come podestà: la città venne investita dalle truppe ungheresi e in luglio, non essendo in grado di resistere, il F. si arrese. Le autorità veneziane non ritennero giustificabile ...
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CESCONI, Domenico
Sergio Cella
Nato a Verona il 13 febbr. 1803 da Giacomo e da Domenica Vicentini, non seguì un corso di studi regolare, ma venne avviato dal padre, modesto libraio, nella sua attività, [...] degli aderenti. Fu pure di passaggio per Verona A. Scarsellini, che stimolò la propaganda rivoluzionaria fra i militari ungheresi della guarnigione.
Con l'arresto del Dottesio presso il confine svizzero (gennaio 1851) la polizia poté colpire e ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...